Parco regionale Polhograjski Dolomiti
La natura ha arricchito questi luoghi di boschi in cui sono rappresentati in modo abbastanza equivalente gli aghifoglie e le latifoglie. Lungo i crinali e i versanti più pianeggianti, nelle vicinanze dei centri abitati e chiaramente nelle valli, ci sono tanti bei prati che per merito di un agricoltura meno intensa hanno conservato la loro varietà biotica.
Sono caratteristiche le cime appuntite in dolomia che hanno dato alle montagne il famoso nome di Polhograjski Dolomiti. Nella composizione delle rocce, oltre alla dolomia, è presente anche il calcare più puro, vari rocce impermeabili e una piccola percentuale di rocce ignee. Il calcare si presenta compatto in una maggiore superficie tra il Toško Čelo e Topol sull'altipiano di Ravnik dove osserviamo anche dei fenomeni carsici. Tra le cime che spiccano dai monti vicini per i loro versanti ripidi e rocciosi, le più note sono il Grmada (898 m) e il monte di Sv. Lovrenc.
Castello Jeterbenk
Sul monte Jeterbenk (storpiatura dal tedesco Hertenberg) si erigeva una volta il castello dei principi di Hertenberg, duchi ministeriali della Carinzia di Spanheim. I ministeriali appartenevano alla piccola nobiltà e svolgevano servizi militari o amministrativi per l'alta nobiltà; gli Spanheim erano quei famosi castellani che avevano sede nel castello di Ljubljana e che come primi hanno utilizzato il famoso stemma con una pantera nera che scatta su uno sfondo bianco per il quale una volta avevano desiderato che diventasse anche il simbolo dello Stato della Repubblica di Slovenia. Poiché gli Spanheim non ebbero discendenti, il potere sulle loro regioni (inclusa la Carniola) fu ereditato dal re ceco Ottocaro II che ne assunse anche lo stemma suddetto. Ma non per molto perché in una battaglia con gli Asburgo in Moravia rimase ucciso, il potere su questa parte della Slovenia fu invece assunto dai conti di Gorizia che lo tennero fino al 1335 quando passò nelle mani degli Asburgo. Il castello di Jeterbenk è stato menzionato dalle fonti scritte espressamente nel 1252, l'ultima volta invece nel 1444 quando era già abbandonato. L'origine edificio turrito in cima al monte è stato sostituito nel XIV secolo da un edificio più moderno nel castello vicino alla chiesa di s. Margherita (sv. Marjeta) a Žlebe (dall'altro lato del monte, che vediamo dinanzi a sé), tuttavia fu di lì a poco abbandonato, forse anche intenzionalmente distrutto. I cavalieri di Hertenberg erano, infatti, di indole brigantesca ed è proprio possibile che siano stati fatti fuori in una delle spedizioni punitive ad opera degli Asburgo. Oltre al suddetto edificio i cavalieri di Hertenberg costruirono anche la torre Nebovz (Nebojse) che è menzionata nella tradizione popolare, tuttavia non hanno scoperto la sua effettiva posizione. Parimenti non hanno ancora scoperto il tesoro che i cavalieri avrebbero nascosto sotto il castello di Jeterbenk.
Chiesa di s. Margherita (sv. Marjeta)
La chiesa ad una navata con un presbiterio arcuato di cinque ottavi e il campanile eretto in solitaria è stata ultimata nel 1526. Il soffitto nella navata è a volte, gli affreschi decorativi sono del XVII secolo. Sull'arco c'è una decorazione policroma in tardo gotico con il gruppo della Crocifissione del 1680. L'altare principale è del 1740, i tre altari laterali in oro sono invece del 1641, 1665 e 1680.
Ponte di Napoleone
È un interessante e ben conservato ponte in pietra sul ruscello Mavelščica sotto Seničica dove la strada svolta verso l'hotel Medno. Il ponte è stato costruito nel 1666, il che è dimostrato dall'anno inciso su di esso e ai quei tempi era una delle più importanti opere di infrastruttura stradale nella strada da Ljubljana verso la Gorenjska. Napoleone non ha alcun legame con la nascita del ponte in quanto il ponte è stato costruito almeno un secolo prima dei tempi di Napoleone ma successivamente ha preso questo nome perché è stato attraversato anche dall'esercito di Napoleone.
La cappella di Plečnik
A Preska presso Medvode è stata eretta nel 1934 la cappella di Hafner, su quest'ultima c'è scritto che si tratta di un monumento culturale. La cappella è stata posta dal commerciante, maestro di canto e compositore Lovro Hafner dopo la morte dell'unico figlio. Per i progetti della cappella della Vergine Maria pregò l'architetto Jože Plečnik.
La Chiesa di San Giovanni Battista a Preska
La chiesa di s. Giovanni Battista è menzionata per la prima volta nel 1631, dopo il 1641 è noto che il cimitero intorno alla chiesa era già circondato da un muro. Dopo la costituzione della »parrocchia« fu abbandonato, quello nuovo è nato nella posizione attuale dove nel 1858 era stata costruita la cappella mortuaria.
Nel 1884, quando della »parrocchia« scrive Anton Koblar, era stata più volte costruita ed aveva una forma insolita di croce ortodossa della misura di 18 x 18 m. La nuova chiesa, quella attuale, è stata eretta nel 1941 secondo i progetti dell'architetto J. Valentinčič. Della vecchia chiesa è rimasto il campanile, l'ingresso laterale, alcune statue, due quadri di Langus e uno di Metzinger, sopra l'altare principale c'è un quadro di Kregar del 1957.