VRANJA PEČ
Lunghezza
53,7
Lunghezza 53,7 km
Durata del percorso
03:30
Durata del percorso 03:30
Največja strmina vzpona[%]
4
Livello massimo della salita: 4 %
Livello massimo della discesa: 5 %
Livello medio della salita: 6 %
Livello della salita oltre 5%: 5,80 km
Altezza minima del percorso: 692 m
Altezza massima del percorso: 281 m
Differenza d'altitudine: 856 m
Poraba kalorij
7122
Consumo di energia per gli uomini: 7122 kJ (1701 kcal)
Consumo di energia per le donne: 5803 kJ (1386 kcal)
Difficoltà
Difficoltà: Molto difficile
Tipologia del terreno ciclabile
Tipologia del terreno ciclabile: Asfalto
Tipo di bici: Bici da strada
Breve descrizione

Il percorso è adatto per una gita di un intero giorno il fine settimana, quando le strade non sono così trafficate. Per affrontare le dure salite e godersi pienamente il sentiero bisogna avere alle spalle qualche chilometro in sella alla bicicletta. Lungo il viaggio si possono visitare diversi siti di'interesse culturale e naturale ed ammirare viste mozzafiato. Ma la gita offre anche diversi punti di ristoro i quali accontentano tutti i gusti e i palati più esigenti.

Percorso

Ljubljana (Šentjakob) – Pšata - Dragomelj – Šentpavel – Ihan – Prelog - Dob – Krtina – Imovica – Gradišče pri Lukovici – Lukovica – Brdo pri Lukovici – Preserje pri Zlatem Polju - Velika Lašna - Vranja Peč - Zgornje Palovče – Kamnik – Domžale - Podgorica - Ljubljana (Šentjakob)

Lo slalom che attraversa l'autostrada
Si inizia a Šentjakob per poi procedere in direzione Nord, più precisamente per Pšata. La Chiesa di Šentjakob si può intravedere già da lontano. Poco più distante si trova la trattoria Pečnikar ed il cimitero che mettono a disposizioni parecchi posti macchina. Si continua per Zajčeva pot verso il cavalcavia dell'autostrada, subito dopo il quale si svolta a sinistra e si scende dalla trafficata Zasavska cesta. In mezzo ai campi alla propria destra vi è il Centro reattivo di Podgorica . La cappella e l'albero solitario ricordano i tempi passati. A Pšata si gira a sinistra e si passa la trattoria Janežič. Si continua per i due ponti, il primo sul fiume Pšata e l'altro sul Mlinščice, un ruscello artificiale creato per alimentare il Mulino di Leskovec. Nel nome del paese dovrebbe esserci qualcosa di malvagio, probabilmente per le numerose esondazioni del fiume Pšata. Nei pressi del mulino svoltiamo a destra in direzione di Dragomelj e si attraversa il paese percorrendo prima il sottopassaggio dell'autostrada. Pedalando per questi borghi quasi ci si dimentica che ci troviamo solamente qualche chilometro fuori Lubiana. L'ambiente paesano è assai cambiato, ma per i vicoli del posto si può comunque ancora sentire lo stile di vita di una volta. Alla fine del paese si trova la cappella con l'imponente salice . Nel cuore di Šentpavel si volta in direzione del cavalcavia che attraversa l'autostrada. Tra gli alberi dei campi è situata una sfera di insolite proporzioni . Si tratta dello stabilimento della Bioplinarna Ihan, la quale produce gas e energia elettrica biologici dai rifiuti organici e dai terricci di letame. L'impianto, insieme alla Centrale comunale di trattamento delle acque di Domžale-Kamnik, fa parte del complesso industriale del comune. Si prosegue lungo l'autostrada, si attraversa il fiume Kamniška Bistrica e si dà un'occhiata al paese di Ihan. Presso i trampolini di salto con gli sci a Prelog si attraversa per la quarta volta l'autostrada e si passa Domžale sulla parte orientale della città.

A Krtina
Attraversato il torrente Rača si volta a destra verso Dob. A sinistra si vedono le Alpi di Kamnik . Si dice che il paese abbia ricevuto il nome Dob per via delle pianeggianti alluvioni nelle foreste di quercia (in sloveno dob), le quali furono rovinate anche dalla scarsa cura delle aree umide e dall'abbassamento del livello della falda acquifera. Le foreste sono sparite, ma a ricordarle sono rimasti i nomi dei paesi nei dintorni. Si pedala per la strada con diritto di precedenza attraversando Dob e si passa di nuovo l'autostrada, prima di Krtina però anche la strada regionale verso Moravče. Appena entrati nell'abitato si può sentire l'atmosfera molto speciale del paese. In cima al rilievo sopra Krtina, al quale si può accedere a piedi, si può vedere l'interessante roccaforte e la chiesa con il campanile a sé . E come riuscirono i turchi a vedere oltre le mura, che al tempo erano qualche metro più alte ? Annessa alle mura vi è una casa, i proprietari della quale offrono visite guidate della chiesa. Vale la pena chiedere . Il paese Krtina non lascia indifferente proprio nessun turista.

Per l'ondeggiante Valle di Moravče
A Brezje nei pressi del monumento si gira a destra verso Škocjan. Passando la fattoria ecologica si raggiunge la Chiesa di San Canziano proprio nel cuore del paese. Škocjan è situato su un terreno calcareo carsico, dove affiorano e si incavernano le acque della superficie. Nel pressi delle grotte sotterranee si trovano diverse sorgenti del fiumi. Proseguendo verso Imovica si entra nel Comune di Lukovica che ha come proprio stemma la figura di un brigante . Si volta a sinistra verso Prevalje, subito dopo invece a destra in direzione di Imovica. Pedalare per questi paesaggi ondeggianti della Valle di Moravče è come viaggiare nel regno della grande talpa, con l'unica differenza che questi cumuli di terra sono abitati , coltivati e, se si ha fortuna, anche accarezzati dai raggi di sole. Si sale accanto a Spodnje Koseze andando verso il lago di Gradišče. Dalla cima si vede Spodnje Koseze in una luce differente. Si sale per la cresta verso il paese Gradišče pri Lukovici. Sul Colle di Gradišče si erge la Chiesa di Santa Margherita che vigila sul paese. Se si osserva attentamente si può vedere alla propria destra il Lago di Gradišče , il quale dista meno di un chilometro dall'incrocio. Attorno al lago si snoda uno sterrato di circa 4,2 chilometri. Oltre la valle tra gli alberi del bosco fanno capolino i resti dello storico castello a Brdo pri Lukovici . Si continua verso il centro del paese, dove a Mačkov pod si gira verso la Valle Črni graben.

Lukovica dei briganti
Si attraversa ancora l'autostrada e si scende a Podpeč pri Lukovici. All'inizio della Valle Črni graben a destra ci saluta un brigante e sullo sfondo il grande casello postale e la posta . Per questa valle e verso Trojane per molti centinaia di anni correva una via commerciale. Si volta a sinistra e si arriva alla piazza centrale di Lukovica. Il paese era un tempo conosciuto per essere la stazione dei carrettieri, trafficanti della merce. In piazza si vede la trattoria Furman, dove servono la nota birra Rokovnjač ed il gulasch dei briganti . Ai margini della piazza si gira a destra su Šolska pot . Passando il teatro estivo e la cappella si inizia la ripida salita verso Brdo pri Lukovici. Speriamo che a Lukovica non avete gustato troppe specialità dei briganti! A sinistra della spianata si trova la casa del compositore sloveno France Marolt e a destra il Centro dell'apicoltura slovena , nel quale vendono souvenir, offrono molte informazioni sull'apicoltura e dove ci si può anche rinfrescare un po'. Si continua dunque accanto alla Chiesa di Maria in stile barocco , presso la quale vi sono le mura del castello Brdo . Purtroppo l'interno del complesso non è aperto ai turisti, perciò bisogna accontentarsi della visita del parco. Si procede a destra per il viale di carpini .

Verso Vranja Peč
Tutte le salite fino ad adesso sono servite solo da piccolo riscaldamento. Da questo punto la strada sale tra i boschi, tutti disseminati di cavi elettrici. Come sarebbe meravigliosa la natura senza gli elettrodotti! Per Čeplje si raggiunge lo svincolo che porta a Preserje pri Zlatem Polju. La ripida strada porta accanto a diverse fattorie solitarie . Arrivati in sella si entra nel Comune di Kamnik . La salita era così stancante che probabilmente non ci siamo resi conto del paese di Zlato Polje. Alla spianata prima di Veliko Lašno si vedono gli isolati essiccatoi per il fieno . Il paese è pieno di maestose fattorie . Dopo un breve ma ripido rilievo si raggiunge la vetta più alta di questo percorso. La parte più difficile di oggi è già alle spalle. Da qua si vede benissimo Vranja Peč e poco più il là anche la Valle di Tuhinj . Nel cuore di Vranja Peč si erge la Chiesa di San Ulrico . Sulle rocce , situate proprio sopra la cappella mortuaria ai margini del paese, si radunavano un tempo le cornacchie, dando al paese il suo nome. Oggi il posto è molto popolare tra gli scalatori, amanti delle pareti perpendicolari rocciose. Qua si apre anche un panorama spettacolare sulla Conca di Lubiana.

L'altopiano panoramico
Si scende fino al bivio per Spodnje Palovče . La strada a sinistra porta in direzione di Kolovec ma bisogna continuare con la salita verso Zgornje Palovče, paese situato lungo l'altipiano panoramico sul versante del monte . Nel cuore del borgo, proprio ai piedi della strada si trova la casa ed il museo di Budnar . , luogo di molti ricordi della vita vissuta dai nostri nonni. Presto la strada inizia a scendere tra il bosco verso la città di Kamnik. Sulla sinistra si può vedere l'altura isolata di Homec e l'intera valle .

Kamnik – città con un'anima
La prima panoramica di Kamnik è la vista sul suo centro storico e il palazzo Zaprice . Poi si intravede il castello Mali grad , tra i più belli siti d'interesse di Kamnik, nonché simbolo della città. In cima al monte Bergantova gora si trovano invece le rovine del vecchio castello . Si continua per la strada con diritto di precedenza fino ad arrivare alla scuola. Al semaforo con la strada principale di Kamnik si va diritti e si attraversa il fiume Kamniška Bistrica. A Šutna, alla propria destra, si trova il Museo Sadnikar , il primo museo privato in Slovenia. L'interno del palazzo Zaprice sul colle più avanti ospita il Museo intercomunale di Kamnik . Già a prima vista si può notare che la città vanta una ricca storia e numerosi siti di patrimonio culturale. Ma lasciamo una visita più approfondita di Kamnik ad un altro giorno. Lungo la Ljubljanska cesta si attraversa la parte nuova della città e si continua a pedalare sulla tangenziale verso Trzin.

In pianura verso la Conca di Lubiana
Questo tratto di strada è molto trafficato, perciò bisogna essere attenti. A Šmarca, alla propria destra, si vede la Chiesa di San Maurizio e più avanti ancora, a Homec, la Chiesa di Maria . Si procede tra i campi di grano che un tempo rendevano possibile lo sviluppo dell'artigianato di paglia anche nelle altre aree attorno a Domžale. Nel corso dei secoli passati la tessitura delle trecce di paglia ha rappresentato un'importante fonte di denaro per molti abitanti del posto. Mentre lavoravano con la paglia la gente cantava e chiacchierava, creando oltre a prodotti artigianali molto particolari anche molte amicizie strette. Ma pensando alle trecce di paglia, si arriva presto alle porte di Mengeš.
Alla successiva rotonda stradale dopo il canale Pšata, creato come deflusso per il livello dell'acqua troppo alto, si continua in direzione di Domžale. A destra si vede la Chiesa di San Ermagora e Fortunato , tra i monumenti barocchi sloveni più spettacolari. Attraversando la tangenziale di Domžale si raggiunge la caserma dei vigili dei fuoco e l'imponente tiglio. A destra vi è la Farmacia Marolt ed il Centro culturale Franc Bernik , tra i più belli edifici modernistici in Slovenia. Alla fine di Študa, la parte più antica della città, è situata una piccola cappella, il segno di Dimic, eretta alla fine della peste, datata nel 1602 . Attraversando i paesi di Dragomelj e Podgorica si ritorna sulla strada molto trafficata per Šentjakob.
A quando la prossima gita domenicale?

 

Il reattore di Podgorica
Il centro di ricerche TRIGA Mark II è gestito dall'Istituto nazionale Jožef Stefan. I reattori di questo tipo sono tra i più diffusi e sicuri al mondo. Lo scopo del centro è la ricerca e la produzione di isotopi applicati poi durante le cure di radiazione terapeutiche mediche ma non per la produzione di energia elettrica. Risulta quasi impossibile confrontare questo reattore con quello della centrale nucleare a Krško – sarebbe come mettere a confronto la velocità della bicicletta con quella di un grande camion articolato.

La Chiesa di San Leonardo e Rocco a Krtina
La chiesa è tra i gioielli più preziosi del periodo gotico in Slovenia. A causa delle continue incursioni turche attorno alla chiesa vennero costruite delle mura alte cinque metri con annesse quattro torri . Le mura comprendevano anche i corridoi in legno e le aperture per le armi da fuoco . Per entrare dentro le mura, attorno alle quali furono scavati i canali di difesa, fu eretto un ponte levatoio. La roccaforte si preservò fino al 1863, quando demolirono le torri, le mura invece vennero abbassate. Ma ancora più interessante delle mura difensive è l'interno della chiesa con due linee di colonne ottagonali . Ogni fila comprende cinque pilastri che sostengono la volta della chiesa e la dividono in tre parti identiche sia per quanto riguarda l'altezza che per la lunghezza e la larghezza della navata, rappresentando così l'unico esempio di questo tipo in Slovenia . Interessante anche la Via Crucis con le scritte nell'antica lingua slovena chiamata bohoričica. Ma la chiesa svela anche altri segreti e meraviglie ...

Il casello postale a Podpeč pri Lukovici (0,3 km)
La prima compagnia postale in questo territorio fu fondata nel 1573 ed operava tra Graz e Lubiana. La posta ufficiale e privata veniva portata dai corrieri ogni quattro giorni. Già nel 1578 fu istituto anche il collegamento postale con postini su cavalli. L'ufficio postale principale per la Carniola si trovava a Lubiana, ma quello di Podpeč pri Lukovici era l'ufficio più vecchio lungo l'intera strada postale tra Graz e Lubiana.

Il castello Brdo
Il meraviglioso castello rinascimentale fu costruito nel 1552 su ordine della famiglia Lamberg, dove esattamente tre secoli dopo vi nacque il noto scrittore sloveno Janko Kersnik, il monumento al quale è infisso sulla parete della torre sudoccidentale. Il castello fu luogo di diversi avvenimenti storici prima della Seconda guerra mondiale, durante la quale fu bruciato. Il castello non fu mai ristrutturato, però i suoi giardini sono ancora oggi belli da vedere .

La casa ed il museo di Budnar a Zgornje Palovče ,
L'ampia casa, nella quale si può vedere l'antico forno a legna, è stata trasformata in museo. La parte più interessante della collezione è sicuramente la cucina nera simile a quelle usate dai nostri nonni. Ogni anno le camere del pianoterra ospitano diverse mostre d'arte.

Il castello Mali grad a Kamnik (0,4 km)
Mali grad è il simbolo della città di Kamnik. La cappella del castello resta l'unico testimone del castello medievale, costruito già nel secolo XI. I primi proprietari del palazzo furono i baroni della dinastia dei conti di Andechs. La parte superiore della cappella ha la tipica struttura gotica con pietre tombali, la parte inferiore invece è in stile barocco con vari dipinti di santi. Al castello Mali grad è legata la leggenda di Veronica.

Il Museo Sadnikar a Kamnik (0,08 km)
Quello di Sadnikar è il primo museo privato in Slovenia. Fu aperto già nel 1893 da Josip Nikolaj Sadnikar. Oggi per il museo vi guida suo figlio Niko Sadnikar. Il museo ospita una raccolta di oltre 1500 pezzi d'esposizione.

Il palazzo barocco-rinascimentale di Zaprice a Kamnik (0,15 km)
il palazzo Zaprice fu costruito nel Cinquecento in stile rinascimentale-barocco e dal 1961 ospita il Museo intercomunale di Kamnik. Tra le mostre più interessanti del museo vi è quella sulla ricca storia della città di Kamnik e la mostra sui borghesi di Kamnik del XIX secolo.

 

Gostilna Pečnikar, Šentjakob pri Ljubljani
Nell'atmosfera tradizionale all'esterno della trattoria offre specialità fatte in casa.

Gostilna Furman, Lukovica
La trattoria è conosciuta per i piatti tipici dei carrettieri. Il gulasch dei briganti e la birra Rokovnjač sono le loro pietanze più caratteristiche.

Gostilna Mlakar, Kamnik
Ogni giorno la trattoria propone diverse specialità di pesce, piatti a base di carne, pasta e vari dessert.

 

La leggenda di Veronica, contessa di Mali grad
La tradizione narra di Veronica, una nobile molto affascinante, ricca ed estremamente tirchia. A Kamnik vivevano tre fratelli preti e tutti e tre volevano celebrare la messa nello stesso momento. La gente locale costruì per loro una piccola chiesa con tre cappelle, ma pian piano i fondi svanirono. Per finire i lavori alla chiesa gli abitanti chiesero a Veronica un po' di oro. La contessa di Mali grad si infuriò e giurò che piuttosto si sarebbe trasformata e avrebbe preso le sembianze di una serpe. Pronunciate queste parole Veronica si sfigurò, diventando per metà serpente e sparì sotto il proprio castello. Ancora oggi la contessa Veronica custodisce il suo tesoro nei sotterranei di Mali grad ed aspetta di essere liberata. Veronica è rappresentata anche sullo stemma del Comune di Kamnik.

 

Il Centro culturale Franc Bernik a Domžalah ogni anno prepara un programma di manifestazioni, eventi e mostre. Per ulteriori informazioni visitare http://www.kd-domzale.si

Ogni anno nel mese di settembre si svolgono le Giornate dei costumi popolari, durante i quali la città di Kamnik si riempie di musica e danze popolari, nonché di tipici costumi popolari e di patrimonio etnografico sloveno.

L'ultima parte del sentiero tra Kamnik e Šentjakob si svolge lungo tratti di strada molto trafficata.