Lo slalom che attraversa l'autostrada
Si inizia a Šentjakob per poi procedere in direzione Nord, più precisamente per Pšata. La Chiesa di Šentjakob si può intravedere già da lontano. Poco più distante si trova la trattoria Pečnikar ed il cimitero che mettono a disposizioni parecchi posti macchina. Si continua per Zajčeva pot verso il cavalcavia dell'autostrada, subito dopo il quale si svolta a sinistra e si scende dalla trafficata Zasavska cesta. In mezzo ai campi alla propria destra vi è il Centro reattivo di Podgorica . La cappella e l'albero solitario ricordano i tempi passati. A Pšata si gira a sinistra e si passa la trattoria Janežič. Si continua per i due ponti, il primo sul fiume Pšata e l'altro sul Mlinščice, un ruscello artificiale creato per alimentare il Mulino di Leskovec. Nel nome del paese dovrebbe esserci qualcosa di malvagio, probabilmente per le numerose esondazioni del fiume Pšata. Nei pressi del mulino svoltiamo a destra in direzione di Dragomelj e si attraversa il paese percorrendo prima il sottopassaggio dell'autostrada. Pedalando per questi borghi quasi ci si dimentica che ci troviamo solamente qualche chilometro fuori Lubiana. L'ambiente paesano è assai cambiato, ma per i vicoli del posto si può comunque ancora sentire lo stile di vita di una volta. Alla fine del paese si trova la cappella con l'imponente salice . Nel cuore di Šentpavel si volta in direzione del cavalcavia che attraversa l'autostrada. Tra gli alberi dei campi è situata una sfera di insolite proporzioni . Si tratta dello stabilimento della Bioplinarna Ihan, la quale produce gas e energia elettrica biologici dai rifiuti organici e dai terricci di letame. L'impianto, insieme alla Centrale comunale di trattamento delle acque di Domžale-Kamnik, fa parte del complesso industriale del comune. Si prosegue lungo l'autostrada, si attraversa il fiume Kamniška Bistrica e si dà un'occhiata al paese di Ihan. Presso i trampolini di salto con gli sci a Prelog si attraversa per la quarta volta l'autostrada e si passa Domžale sulla parte orientale della città.
A Krtina
Attraversato il torrente Rača si volta a destra verso Dob. A sinistra si vedono le Alpi di Kamnik . Si dice che il paese abbia ricevuto il nome Dob per via delle pianeggianti alluvioni nelle foreste di quercia (in sloveno dob), le quali furono rovinate anche dalla scarsa cura delle aree umide e dall'abbassamento del livello della falda acquifera. Le foreste sono sparite, ma a ricordarle sono rimasti i nomi dei paesi nei dintorni. Si pedala per la strada con diritto di precedenza attraversando Dob e si passa di nuovo l'autostrada, prima di Krtina però anche la strada regionale verso Moravče. Appena entrati nell'abitato si può sentire l'atmosfera molto speciale del paese. In cima al rilievo sopra Krtina, al quale si può accedere a piedi, si può vedere l'interessante roccaforte e la chiesa con il campanile a sé . E come riuscirono i turchi a vedere oltre le mura, che al tempo erano qualche metro più alte ? Annessa alle mura vi è una casa, i proprietari della quale offrono visite guidate della chiesa. Vale la pena chiedere . Il paese Krtina non lascia indifferente proprio nessun turista.
Per l'ondeggiante Valle di Moravče
A Brezje nei pressi del monumento si gira a destra verso Škocjan. Passando la fattoria ecologica si raggiunge la Chiesa di San Canziano proprio nel cuore del paese. Škocjan è situato su un terreno calcareo carsico, dove affiorano e si incavernano le acque della superficie. Nel pressi delle grotte sotterranee si trovano diverse sorgenti del fiumi. Proseguendo verso Imovica si entra nel Comune di Lukovica che ha come proprio stemma la figura di un brigante . Si volta a sinistra verso Prevalje, subito dopo invece a destra in direzione di Imovica. Pedalare per questi paesaggi ondeggianti della Valle di Moravče è come viaggiare nel regno della grande talpa, con l'unica differenza che questi cumuli di terra sono abitati , coltivati e, se si ha fortuna, anche accarezzati dai raggi di sole. Si sale accanto a Spodnje Koseze andando verso il lago di Gradišče. Dalla cima si vede Spodnje Koseze in una luce differente. Si sale per la cresta verso il paese Gradišče pri Lukovici. Sul Colle di Gradišče si erge la Chiesa di Santa Margherita che vigila sul paese. Se si osserva attentamente si può vedere alla propria destra il Lago di Gradišče , il quale dista meno di un chilometro dall'incrocio. Attorno al lago si snoda uno sterrato di circa 4,2 chilometri. Oltre la valle tra gli alberi del bosco fanno capolino i resti dello storico castello a Brdo pri Lukovici . Si continua verso il centro del paese, dove a Mačkov pod si gira verso la Valle Črni graben.
Lukovica dei briganti
Si attraversa ancora l'autostrada e si scende a Podpeč pri Lukovici. All'inizio della Valle Črni graben a destra ci saluta un brigante e sullo sfondo il grande casello postale e la posta . Per questa valle e verso Trojane per molti centinaia di anni correva una via commerciale. Si volta a sinistra e si arriva alla piazza centrale di Lukovica. Il paese era un tempo conosciuto per essere la stazione dei carrettieri, trafficanti della merce. In piazza si vede la trattoria Furman, dove servono la nota birra Rokovnjač ed il gulasch dei briganti . Ai margini della piazza si gira a destra su Šolska pot . Passando il teatro estivo e la cappella si inizia la ripida salita verso Brdo pri Lukovici. Speriamo che a Lukovica non avete gustato troppe specialità dei briganti! A sinistra della spianata si trova la casa del compositore sloveno France Marolt e a destra il Centro dell'apicoltura slovena , nel quale vendono souvenir, offrono molte informazioni sull'apicoltura e dove ci si può anche rinfrescare un po'. Si continua dunque accanto alla Chiesa di Maria in stile barocco , presso la quale vi sono le mura del castello Brdo . Purtroppo l'interno del complesso non è aperto ai turisti, perciò bisogna accontentarsi della visita del parco. Si procede a destra per il viale di carpini .
Verso Vranja Peč
Tutte le salite fino ad adesso sono servite solo da piccolo riscaldamento. Da questo punto la strada sale tra i boschi, tutti disseminati di cavi elettrici. Come sarebbe meravigliosa la natura senza gli elettrodotti! Per Čeplje si raggiunge lo svincolo che porta a Preserje pri Zlatem Polju. La ripida strada porta accanto a diverse fattorie solitarie . Arrivati in sella si entra nel Comune di Kamnik . La salita era così stancante che probabilmente non ci siamo resi conto del paese di Zlato Polje. Alla spianata prima di Veliko Lašno si vedono gli isolati essiccatoi per il fieno . Il paese è pieno di maestose fattorie . Dopo un breve ma ripido rilievo si raggiunge la vetta più alta di questo percorso. La parte più difficile di oggi è già alle spalle. Da qua si vede benissimo Vranja Peč e poco più il là anche la Valle di Tuhinj . Nel cuore di Vranja Peč si erge la Chiesa di San Ulrico . Sulle rocce , situate proprio sopra la cappella mortuaria ai margini del paese, si radunavano un tempo le cornacchie, dando al paese il suo nome. Oggi il posto è molto popolare tra gli scalatori, amanti delle pareti perpendicolari rocciose. Qua si apre anche un panorama spettacolare sulla Conca di Lubiana.
L'altopiano panoramico
Si scende fino al bivio per Spodnje Palovče . La strada a sinistra porta in direzione di Kolovec ma bisogna continuare con la salita verso Zgornje Palovče, paese situato lungo l'altipiano panoramico sul versante del monte . Nel cuore del borgo, proprio ai piedi della strada si trova la casa ed il museo di Budnar . , luogo di molti ricordi della vita vissuta dai nostri nonni. Presto la strada inizia a scendere tra il bosco verso la città di Kamnik. Sulla sinistra si può vedere l'altura isolata di Homec e l'intera valle .
Kamnik – città con un'anima
La prima panoramica di Kamnik è la vista sul suo centro storico e il palazzo Zaprice . Poi si intravede il castello Mali grad , tra i più belli siti d'interesse di Kamnik, nonché simbolo della città. In cima al monte Bergantova gora si trovano invece le rovine del vecchio castello . Si continua per la strada con diritto di precedenza fino ad arrivare alla scuola. Al semaforo con la strada principale di Kamnik si va diritti e si attraversa il fiume Kamniška Bistrica. A Šutna, alla propria destra, si trova il Museo Sadnikar , il primo museo privato in Slovenia. L'interno del palazzo Zaprice sul colle più avanti ospita il Museo intercomunale di Kamnik . Già a prima vista si può notare che la città vanta una ricca storia e numerosi siti di patrimonio culturale. Ma lasciamo una visita più approfondita di Kamnik ad un altro giorno. Lungo la Ljubljanska cesta si attraversa la parte nuova della città e si continua a pedalare sulla tangenziale verso Trzin.
In pianura verso la Conca di Lubiana
Questo tratto di strada è molto trafficato, perciò bisogna essere attenti. A Šmarca, alla propria destra, si vede la Chiesa di San Maurizio e più avanti ancora, a Homec, la Chiesa di Maria . Si procede tra i campi di grano che un tempo rendevano possibile lo sviluppo dell'artigianato di paglia anche nelle altre aree attorno a Domžale. Nel corso dei secoli passati la tessitura delle trecce di paglia ha rappresentato un'importante fonte di denaro per molti abitanti del posto. Mentre lavoravano con la paglia la gente cantava e chiacchierava, creando oltre a prodotti artigianali molto particolari anche molte amicizie strette. Ma pensando alle trecce di paglia, si arriva presto alle porte di Mengeš.
Alla successiva rotonda stradale dopo il canale Pšata, creato come deflusso per il livello dell'acqua troppo alto, si continua in direzione di Domžale. A destra si vede la Chiesa di San Ermagora e Fortunato , tra i monumenti barocchi sloveni più spettacolari. Attraversando la tangenziale di Domžale si raggiunge la caserma dei vigili dei fuoco e l'imponente tiglio. A destra vi è la Farmacia Marolt ed il Centro culturale Franc Bernik , tra i più belli edifici modernistici in Slovenia. Alla fine di Študa, la parte più antica della città, è situata una piccola cappella, il segno di Dimic, eretta alla fine della peste, datata nel 1602 . Attraversando i paesi di Dragomelj e Podgorica si ritorna sulla strada molto trafficata per Šentjakob.
A quando la prossima gita domenicale?