PST!
Lunghezza
35,4
Lunghezza 35,4 km
Durata del percorso
03:00
Durata del percorso 03:00
Največja strmina vzpona[%]
5
Livello massimo della salita: 5 %
Livello massimo della discesa: 6 %
Livello medio della salita: 2 %
Livello della salita oltre 5%: 0,40 km
Altezza minima del percorso: 315 m
Altezza massima del percorso: 274 m
Differenza d'altitudine: 171 m
Poraba kalorij
6104
Consumo di energia per gli uomini: 6104 kJ (1458 kcal)
Consumo di energia per le donne: 4974 kJ (1188 kcal)
Difficoltà
Difficoltà: Media
Tipologia del terreno ciclabile
Tipologia del terreno ciclabile: Misto
Tipo di bici: Bici da città
Breve descrizione

Una gita in bicicletta più gradevole, rilassata e ricca di storia attorno alla città di Lubiana. La maggior parte del sentiero si snoda lungo il noto e ben sistemato Sentiero delle rimembranze e della solidarietà (POT). Visto che il terreno risulta a tratti molto impegnativo, in tre punti evitiamo il tracciato e scegliamo una strada più facile per evitarli. La prima volta si scende dal percorso a Šiška, alla ramificazione alla fine della zona industriale Šiška tra l'autostrada e Celovška cesta. La seconda volta si svia da una breve discesa di 200 metri tra Vič e Vrhovci. Alla fine si evita il tratto in salita sul monte Golovec e preferiamo girarci intorno.
Il sentiero corre maggiormente per strade sterrate, a tratti anche sull'asfalto (soprattutto per le frazioni residenziali della città).

Percorso

severno parkirišče Žale – trasa POTi do Dunajske ceste – Tolstojeva ulica – Slovenčeva ulica – Vodovodna cesta – Verovškova ulica - trasa POTi do Litostrojske ceste – neimenovana pot ob AC do Ceste Ljubljanske brigade - trasa POTi do Podutiške ceste – Ulica bratov Bezlajev – Kmečka pot - trasa POTi do Žavcarjeve ulice – Žavcarjeva ulica – Poklukarjeva ulica – Viška cesta – Cesta na Vrhovce - trasa POTi do Barjanske ceste - Marentičeva ulica - trasa POTi do Hladnikove ceste - trasa POTi do Ižanske ceste – Uršičev štradon - trasa POTi do Peruzzijeve ulice – Ob dolenjski železnici – Orlova ulica – Dolenjska cesta – Hradeckega cesta – Litijska cesta – Hruševska cesta - trasa POTi do Balinarske poti – Slape – Zaloška cesta - trasa POTi do Leskovškove ceste – Bratislavska cesta - trasa POTi do Ulice Hermana Potočnika – Jarška cesta - trasa POTi do Tomačevske ceste – severno parkirišče Žale

Da Žale a Šiška ...
Anche se si può iniziare la gita in qualsiasi punto del Sentiero delle rimembranze e della solidarietà (un tempo chiamata PST, oggi però POT), il punto di partenza di questo tracciato, per via di una descrizione più facilitata e di molti posti macchina nell'area, è il parcheggio nella parte Nord del cimitero Žale.
»Pst!« ... vi sveliamo un segreto – la maggior parte del sentiero si snoda per le strade del POT. Tuttavia, si eviteranno i tratti di salita e discesa più impegnativi e le parti del percorso più trafficate. La prima volta si scende dal percorso a Šiška, alla ramificazione alla fine della zona industriale Šiška tra l'autostrada e Celovška cesta. La seconda volta si svia da una breve discesa di 200 metri tra Vič e Vrhovci. Alla fine si evita il tratto in salita sul monte Golovec e preferiamo girarci intorno.
Si inizia. Pedalando per circa 350 metri verso gli impianti sportivi di Stožice ci si avvicina alla grotta Gramozna jama (alla propria sinistra), luogo dove durante la Seconda guerra mondiale gli ostaggi sloveni furono fucilati crudelmente dalle forze occupatrici italiane. Arrivati al passaggio pedonale di Vojkova cesta, lo si attraversa e si volta a destra, passando per le vie in mezzo ai palazzi residenziali. Raggiunti gli ultimi palazzi della frazione BS3 bisogna prima girare a sinistra accanto alla scuola per poi voltare a destra verso Dunajska cesta. Lungo questa strada i segnali e i marchi del percorso POT sono più chiari. Attraversato l'incrocio con il semaforo si svolta per Tolstojeva ulica alla fine della quale si gira a sinistra per Slovenčeva ulica. Dopo poco più di 180 metri, tra le officine e l'edificio commerciale dell'azienda VOKA a destra, vi è un breve tratto del percorso POT. Si svolta su di esso e si procede in direzione dell'uscita per Vodovodna cesta e si continua attraversando i binari della ferrovia fino ad arrivare a Verovškova ulica. Attenzione, però, durante il passaggio dei binari, visto che la strada è molto stretta ed a forma di esse, oltre che in condizioni non ottime (c'è molta sabbia sulla strada ed i binari sono abbastanza distanti tra loro). Arrivati all'incrocio con Verovškova ulica si sale di nuovo sul POT che corre per il marciapiede. Dopo circa 300 metri si attraversa la strada e si ritorna su POT, il quale si snoda in questo tratto per strade sterrate. Pedalando si arriva all'incrocio tra Litostrijska cesta e l'uscita dell'autostrada per la zona industriale Šiška. Attraversandolo e svoltando a destra per la strada asfaltata che corre parallelamente all'autostrada, si scende dal percorso POT. Questo tratto della pista ciclabile si snoda lungo il percorso del cavo di alimentazione tra la stazione energetica di Litostroj e quella di Šiška . Si superano i tre sottopassaggi e si sale sul sentiero del POT e si pedala in direzione Celovška cesta. Si attraversa l'incrocio e si procede verso il centro città. A questo punto bisogna prestare molta attenzione a non smarrire il Sentiero delle rimembranze e della solidarietà, il quale dopo circa 200 metri (subito dopo l'edicola bianca) volge a destra tra le case popolari . Da qua si seguono le indicazioni per terra e i segnali di orientamento.

... a Koseze, accanto al lago, ed a Vič ...
Arrivati ai margini sud-ovest dei palazzi residenziali di Koseze si scende di nuovo dal tracciato POT per evitare la scalinata. Una decina scarsa di metri prima si gira a destra, si passano due case ed alla fine della stretta via si volge a sinistra per Uraničeva ulica. Percorrendo Ulica bratov Učakar ed Ulica bratov Bezlajev si ritorna sul percorso storico. Un passo prima delle case a schiera multicolore si gira a sinistra e si attraversa il piccolo parco. Questa è Kmečka pot che passa il Lago di Koseze e giunge al nostro percorso. Davanti vi sono poco più di tre chilometri di una piacevole strada che corre sotto i tigli . Attraversato il torrente Glinščica si raggiunge presto il nuovo Parco dell'amicizia dove ogni anno viene piantato un albero per onorare la giornata mondiale della Terra .
»Pst!« ... vi sveliamo un'altro segreto: A meno di 200 metri di distanza, alla destra di Cesta na Brno che attraverseremo al nostro decimo chiloometro, si può intravedere una casa arancione, dove durante la Grande Guerra operava clandestinamente la stamperia Podmornica (di fronte all'edificio vi è anche la stazione dell'autobus interurbano omonima).
Adesso però bisogna affrontare la salita ed accanto alla terza fila di palazzi popolari svoltare a sinistra sul parcheggio per poi scendere per la Žavcerjeva ulica fino a raggiungere Poklukarjeva ulica. Tutto ciò per evitare una discesa molto fastidiosa nonché ripida su una strada sterrata piena di fossi ed un'altra scalinata lungo il sentiero POT .
Raggiunto l'incrocio con Poklukarjeva ulica si gira a destra. Passando per la Gostilna Žabar, in salita, si procede per Cesta na Vrhovce dove si torna, dopo circa 130 metri, sul POT e si pedala in direzione Dolgi most. Strada facendo si può visitare anche il cimitero di Vič , ammirando così alcune opere dell'architetto sloveno Jože Plečnik (il portale all'entrata e le tombe della famiglia Prijatelj e Šerko). Per maggiore sicurezza, arrivati al sottopassaggio ferroviario si scende dalla bici e lo si percorre a piedi .

... fino a Murgle e sul monte Ilovica ...
Si sceglie il sottopassaggio e si sale sul Sentiero delle rimembranze e della solidarietà (POT). Si pedala fino a raggiungere l'incrocio con Tržaška cesta. »Pst!« Osservando l'indicazione stradale prima dell'incrocio si nota che questo è il punto zero del sentiero. Infatti l'inizio del percorso storico di oggi si trova proprio su questo punto e corre in senso orario (al contrario di come si è arrivati all'incrocio). Per la prossima volta si può iniziare il giro da qui e completare »correttamente« il percorso. Anche il parcheggio di Dolgi most , dove si può lasciare la propria macchina, è veramente vicino.
A questo punto si ha alle spalle poco meno di un terzo del percorso. Si continua attraversando l'incrocio ed in direzione di Murgle. Questo tratto è tra i più belli del sentiero POT . Una tranquilla pedalata porta fino a Barjanska cesta, ma visto che la strada corre sul lato destro di Cesta dveh cesarjev, la si attraversa alle prime strisce pedonali e si affronta una lieve discesa verso Marentičeva ulica. Dopo circa 240 metri si torna sul percorso storico. Si procede avanti in direzione di Hladnikova cesta, dove si attraversa il fiume Ljubljanica e subito dopo le strisce pedonali si volge a destra sullo sterrato. Si procede a sinistra e si percorre Dolgi breg. Ma attenzione agli ultimi 300 metri, visto che i proprietari delle case vacanza si sono appropriati del sentiero storico come accesso alle proprie ville . Raggiunta Ižanska cesta si volta a destra e si pedala per Uršičev štradon per poi ritornare sul POT dopo circa 240 metri. Ci aspetta poco più di un chilometro e mezzo di tracciato tranquillo, ricco di viste mozzafiato sulle montagne circostanti e sulla chiesa di Rakovnik e durante il quale vi aspetta anche qualche piccola sorpresa . Arrivati a Peruzzijeva ulica si pedala verso i binari ferroviari che però non si devono attraversare. Si gira a sinistra sulla strada Ob dolenjski železnici. A questo punto si abbandona il percorso POT, il quale dopo la Dolenjska cesta richiede molta fatica per passare oltre il monte Golovec , su un terreno alquanto impegnativo. Ma siccome quest'oggi si ha in mente un percorso più leggero e tranquillo, si continua il sentiero lungo la ferrovia e si raggiunge l'incrocio con Orlova ulica dove si attraversano i binari e poi ancora la Dolenjska cesta. Si passa Strelišče e si continua su Hradeckega cesta.

Attorno a Golovec fino a Polje
Sul tratto stradale fra Dolenjska cesta e la svolta su Hruševska cesta bisogna essere attenti al traffico. Hradeckega cesta è una via molto stretta sulla quale sono posizionati molti limitatori stradali, mentre Litijska cesta con le piste ciclabili è parecchio trafficata.
Raggiunta Litijska cesta si volge a destra ed al secondo incrocio si gira ancora a destra per Hruševska cesta. Si pedala sul versante Nord del monte Golovec fino al punto in cui la Hruševska cesta viene attraversata dal percorso storico. Si svolta a sinistra sul POT e si procede in direzione del Castello di Fužine . Attraversato il ponte sul Ljubljanica si può fare una deviazione verso il prato tra Chengdujska cesta e Studenec, risistemato ed aperto al pubblico nell'aprile del 2011 come Labirinto dell'Arte . Se lo si tralascia, bisogna voltare a destra subito dopo il ponte per poi ritornare sullo sterrato del Sentiero delle rimembranze e della solidarietà e scendere fino alla tangenziale, la quale si attraversa sotto il ponte, detto anche »l'arpa«. Si sale verso il paese Slape. Raggiunto l'incrocio con Balinarska pot si gira a destra e si procede accanto ai garage fino alla strada Slape. Poi si svolta a sinistra ed all'incrocio con Zaloška cesta la si attraversa. Al numero civico 168 si riprende di nuovo il percorso storico e si continua superando la frazione residenziale. Si svolta sotto i due ponti ferroviari e si torna sul POT percorrendo Letališka cesta, il cavalcavia dell'autostrada, e prendendo la strada a destra. Il seguente tratto dura meno di due chilometri e corre tranquillo per le vie della zona industriale. Attraversando Leskovškova cesta e proseguendo per oltre 200 metri si volge poi a destra e si pedala in direzione di Bratislavska cesta. La si attraversa e si sceglie la strada per arrivare a Šmartinska cesta: si può continuare per la pista ciclabile a due sensi oppure per il Sentiero delle rimembranze e della solidarietà . Entrambi sono paralleli e portano allo stesso punto.

Passando BTC fino a raggiungere Žale
All'incrocio con Šmartinska cesta si attraversa la strada, si gira a sinistra e passando il parcheggio si pedala per circa 100 metri, dove si volta poi a destra verso i palazzi popolari di Nove Jarše . Seguendo le indicazioni per terra si oltrepassa la Scuola elementare Nove Jarše e l'asilo di Jarše per raggiungere Jarška cesta. Quando si arriva all'incrocio tra la Ulica Hermana Potočnika e la Jarška cesta si volge a sinistra. Si ritorna sul Sentiero tra i numeri civici 57 e 55a. Si continua per più di 200 metri e si entra nel cimitero cittadino di Žale. Si pedala lungo il viale per gli ultimi 380 metri del percorso di oggi. Si attraversa Tomačevska cesta ed ecco che si arriva a destinazione .
Una gita molti interessante ed animata attorno alla capitale slovena, con una ricca storia alle spalle e numerosi e meravigliosi angoli nascosti. La prossima volta bisogna percorrere il sentiero in senso orario, vero?

La Lubiana occupata
Il 19 gennaio 1942 il commando del nono Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata delle forze italiane decise di chiudere la città di Lubiana con un recinto di filo, isolando così la capitale slovena dall'entroterra e distruggendo la sede principale delle rivolte. A fine mese ebbero inizio i lavori di recinzione con il filo che terminarono il 23 febbraio dello stesso anno. In origine il blocco di fili con numerosi fortilizi, torri di difesa e steccati si distese lungo 18 chilometri attorno a Lubiana. Il generale Robotti, visto che la »pulizia« della città non si svolgeva secondi i piani, l'11 maggio 1942 nominò la Commissione speciale per la costruzione delle mura fortificale attorno a Lubiana, designata per esaminare l'infrastruttura esistente, proporre o anche presentare nuovi progetti di costruzione. A fine maggio dunque il cerchio attorno alla città fu allargato a 29,6 km, le mura del quale furono larghe tra i 5 e gli 8 metri ed alte fino a 2. Nel cerchio che circondava Lubiana c'erano anche 69 grandi bunker, 11 esposti, 53 piccoli bunker militari e 73 bunker interni – per un totale di 206 casematte. Tutto d'un tratto la città divenne come un campo di concentramento. Seppure i controlli furono parecchio rigidi e severi, il cerchio attorno a Lubiana fu diverse volte varcato da numerose persone ferite, partigiani, nonché da abitanti della città e dei dintorni. Per esempio: grazie alla falsificazione dei documenti, molti operai delle ferrovie spedirono ai partigiani intere carrozze piene di merce varia.
Dopo la resa dell'Italia, la città di Lubiana passò nelle mani delle forze occupatrici tedesche che furono ancora più spietate di quelle precedenti. Solo il 9 maggio 1945, dopo 1170 giorni di isolamento, Lubiana fu nuovamente dichiarata città libera. Durante i giorni seguenti gli abitanti locali iniziarono di nuovo a visitare i dintorni della città, come le rive del fiume Sava, i monti Katarina e Šmarna gora ed altri posti che frequentavano prima della Grande Guerra.

Il Sentiero delle rimembranze e della solidarietà (al tempo PST, oggi POT)
Visto che i ricordi turbolenti della guerra erano ancora molto vivi e dolorosi, la gente di Lubiana iniziò a rimuovere il recinto di filo attorno alla città, a coprire le fosse militari ed a demolire gli innumerevoli bunker. l'ultimo dei quali fu abbattuto nella primavera del 1946. Le varie torri fortificate vennero usate addirittura come case popolari o come magazzini.
Quando nel 1957 Lubiana organizzò il primo festival sloveno dell'educazione e della cultura fisica, i comitati distrettuali dell'Associazione dei membri della lotta per la liberazione nazionale proposero di organizzare una marcia partigiana lungo il cerchio di Lubiana. La prima camminata attorno al filo spinato della città si svolse il 23 giugno del 1957, nell'ambito della manifestazione nazionale dell'educazione e della cultura fisica a Lubiana.
La prima sistemazione con il posizionamento delle indicazioni lungo il percorso iniziò nel 1959, quando furono eretti i primi monumenti. Nel 1972 pianificarono i sentieri di sabbia con i viali. I lavori sul Sentiero si conclusero nel 1985, anno in cui, il 9 maggio, fu inaugurato e messo a disposizione pubblica degli abitanti di Lubiana.
Oggi il sentiero si snoda su quasi 33 chilometri di sentiero sterrato, che in maggior parte corre lungo il tracciato originale accanto al filo spinato attorno alla capitale slovena.

Gramozna jama
Durante gli anni 1942 e 43, Gramozna jama fu luogo di stermini da parte dei militari italiani. Tra gli ostaggi brutalmente uccisi vi fu anche il pittore sloveno Hinko Smrekar.
Il complesso monumentale fu realizzato nel 1995 secondo i progetti dell'architetto Vinko Glanz e fu aperto al pubblico due anni dopo. Gramozna jama con il monumento di Glanz ed il monumento agli ostaggi caduti, opera di Boris Kalin, fu dichiarato patrimonio culturale di importanza locale.

Il Lago di Koseze
La palude, nota con il nome di Lago di Koseze, è un piccolo lago sul lato occidentale del monte Šišenski hrib ed il paese Mostec. Il lago è largo fino a 100 metri e lungo il doppio. Per via dei diversi depositi del torrente Mostec, oggi il lago misura tra i 2 ed i 3 metri di profondità (in passato il punto più profondo era di addirittura 11 metri sotto il livello dell'acqua). La palude si creò dopo che nel secolo precedente, precisamente negli anni sessanta, venne abbandonata la vecchia cava di argilla. Il vicino torrente Mostec fu diretto verso la cava. Le acque erano parecchio inquinate fino a quando nel vicino stabilimento Agrostroj non smisero con la loro produzione, durante la quale testarono le proprie pompe e gli impianti di irrigazione. Il lago con i dintorni fu per anni lasciato ai processi naturali, finché nel 2000, il Comune Città di Lubiana pubblicò il bando di concorso per la pianificazione e la sistemazione dell'area attorno al Lago di Koseze. Sebbene la zona conti molti frequentatori in cerca di attività sportive, le acque di scarsa qualità come conseguenza della melma proveniente dall'affluente Mostec, non permettono la balneazione. Ciò nonostante, il posto è noto per la pesca e le corse di modelli di motoscafi, mentre durante i mesi invernali è parecchio popolare anche il pattinaggio su ghiaccio.

La stamperia Podmornica
La stamperia Podmornica fu una delle sei stamperie illegali di Lubiana tra il 1941 ed il 1943. La sede era al numero civico 95 della strada Cesta na Brdo, in un bunker sotterraneo. Rimase attiva da settembre del 1941 fino a luglio del seguente anno. Oggi è l'unica stamperia di Lubiana ancora preservata. Il nome Podmornica (il italiano Sottomarino) le fu dato dopo che un giorno il livello dell'acqua sotterranea era salito così tanto che i lavoratori dovettero utilizzare i secchi per poi versare l'acqua nel vicino gabinetto. Tutto questo lontano da occhi indiscreti. Nelle vicinanze dell'edificio vi era anche la stazione di controllo con i militari italiani che sorvegliavano l'entrata in città.
Sulla facciata che dà alla strada vi è una lapide in memoria all'importanza della stamperia nell'edificio. Nel bunker sotto la casa vi sono ancora esposti alcuni esempi di attrezzi utilizzati al tempo. Siccome l'edificio è di proprietà privata, bisogna prenotare la propria visita alla stamperia.

Il Labirinto dell'Arte
Nell'aprile del 2011 fu aperto il Labirinto dell'Arte che si trova accanto al fiume Ljubljanica, proprio sul prato presso il Castello di Fužine. Il labirinto è formato da 287 abeti del Canada (Tsuga canadensis) che però devono ancora crescere un bel po' fino ad mostrare tutto il loro splendore e la propria grandezza. Gli alberi sono stati piantati lungo i 620 metri del sentiero lastricato, invece nel cuore del labirinto vi è la biblioteca sotto le chiome degli abeti.
Il Labirinto dell'Arte fu ideato nel 2010 nell'ambito del progetto Lubiana capitale del libro.

Il sentiero lungo il filo spinato
La tradizionale marcia si svolge per il Sentiero delle rimembranze e della solidarietà in memoria della liberazione di Lubiana del 1945. Durante la Grande Guerra, infatti, gli occupatori italiani prima e quelli tedeschi dopo circondarono la città con chilometri di filo spinato. La prima marcia organizzata fu quella partigiana e si svolse il 23 giugno del 1957 lungo il cerchio attorno a Lubiana. Ogni anno la marcia si svolge nella prima metà di maggio (intorno al 9 maggio, giorno quando la città venne dichiarata di nuovo libera).
La manifestazione dura tre giorni e comprende di Giovedì la marcia dei bambini che frequentano l'asilo, il Venerdì viene organizzata la camminata degli alunni delle diverse scuole elementari e medie slovene, ma quella con più partecipanti è la marcia del Sabato, quando per il Sentiero delle rimembranze e della solidarietà si svolge anche la corsa a tre.

La corsa a tre
Nell'ambito dei tre giorni della manifestazione della Marcia lungo il filo spinato viene organizzata anche la corsa a tre, lunga 12,5 e 29 chilometri. La prima corsa si svolse nel 2000, anche se i partecipati corsero presso il filo spinato attorno a Lubiana già durante la prima marcia del 1957, quando i gruppi di cinque persone corsero con attrezzature militari che comprendevano un fucile ed uno zaino di 12 chili.

Durante la tradizionale Marcia lungo il filo spinato è meglio non mettersi in sella alla propria bicicletta per percorrere questo sentiero.
I tratti del percorso dove bisogna andare particolarmente cauti sono:
− l'attraversamento dei binari ferroviari a Vodnikova cesta,
− il sottopassaggio della ferrovia a Vič,
− il tratto fra Dolenjska cesta e la svolta per Hruševska cesta per via del traffico; Hradeckega cesta è parecchio stretta e con molti limitatori di velocità. Per Litijska cesta corrono le piste ciclabili ma la strada è comunque molto trafficata.