La Chiesa dell'Assunzione di Maria a Dobrova
La chiesa barocca è luogo di pellegrinaggio. Nominata anche Maria tra le noci, la Chiesa fu realizzata dall'architetto Gregor Maček e fu costruita tra il 1711 e il 1716 sul sito di una chiesa vecchia. Secondo la tradizione popolare in questo luogo si producevano mattoni che venivano poi trasportati nella vicina Emona. La navata ottagonale ed il presbiterio sono coperti da due cupole, il campanile doppio fu costruito da Matija Persky nel 1752. L'altare principale è opera di Matevž Tomc, invece la Via Crucis fu dipinta da Leopold Layer, mentre gli affreschi sono stati fatti da Matija Bradeško. La presente chiesa fu in passato uno dei luoghi di pellegrinaggio più visitati di tutta la Carniola.
Attorno alla chiesa c'è il cimitero, circondato da un muro sul quale ci sono delle vecchie lapidi, un monumento dedicato alle vittime della prima guerra mondiale , monumenti dedicati a personaggi importanti e agli eventi avvenuti durante la lotta per la liberazione, nonché il monumento alle le vittime della violenza comunista.
Il Convento della Società di Suore della Santa Maria Miracolata
Alla chiesa di Dobrova in passato si recavano in pellegrinaggio anche persone importanti provenienti da tutte le parti. Per questo motivo nella seconda metà del Settecento fu costruita una canonica con alloggi per i pellegrini proprio nei pressi della chiesa. Si tratta di un edificio a tre piani di forma rettangolare. La facciata principale è evidenziata al punto centrale con l'entrata e finestre doppie nei piani. Nella canonica oggi si trova il convento delle Suore di Maria.
La Chiesa di Sant'Agnese a Brezje vicino a Dobrova
Originariamente la chiesa era gotica (dall'inizio del Secolo XVI), però fu riadattata in stile barocco nel 1729 con la navata rettangolare con volte a botte, il campanile ed il presbiterio con tre pareti laterali, nonché con finestre accecate. Nel presbiterio si sono conservati dei dipinti del tardo periodo gotico. Sulla parte destra, prima del presbiterio, si può ammirare il dipinto di Sant'Agnese con l'agnello, circondata da ambedue le parti da vite con l'uva, il che simboleggiava che tra il 1714 ed il 1842 la chiesa riceveva vino dal paese Goče vicino a Vipava. Sulla facciata esterna, orientata verso Sud, sotto una colmatura vi è collocato un orologio solare .
La Chiesa di San Ulrico sopra Podolnica
Si presume che sul punto dove oggi sorge la chiesa, in passato ci fu un insediamento preistorico. Attorno alla chiesa fu costruita una cinta di mura con quattro torri medievali, le quali servivano come protezione contro gli attacchi dei turchi. La prima chiesa fu fatta in legno ed è stata distrutta da un incendio ad inizio Settecento. La chiesa presente fu costruita nel 1751. Per la costruzione della chiesa furono usati i sassi delle mura distrutte dopo le invasioni dei turchi. Nel 1991, in collaborazione con l'Istituto per la protezione dei monumenti, fu ricostruita una parte del muro che circondava la chiesa. Si sono conservate anche due torri con feritoie.
Horjul
Horjul è una piccola cittadina, dal 1998 anche il centro del Comune di Horjul. Anche se in passato gli abitanti di Horjul furono affetti da povertà, calamità naturali ed altri disastri, dopo la Seconda Guerra Mondiale l'economia di questo paese iniziò a crescere rapidamente. Oggi a Horjul si trovano molti artigiani e liberi professionisti.
Le vie del paese sono ramificate, il centro è collocato nel cuore della lunga e larga valle di Horjul. Come per tradizione le case sono costruite vicino alla strada. Sul ruscello Horjulščica sono conservate delle piccole lagune dove le donne lavavano i panni. In passato le case furono coperte di paglia, per questo una grande parte del paese fu bruciata nell'incendio del 1905.
Blatna Brezovica ...
È un paese nel Comune di Vrhnika nel mezzo del Barje di Lubiana, tra Sinja Gorica e Bevke Rappresenta un ottimo esempio di un paese costruito intorno alla strada principale. È ancora conservata la parcellazione e nella parte centrale le case sono basse, patrimonio urbanistico del Barje di Lubiana. Blatna Brezovica si trova su un colle isolato e ha una forma tradizionale. Gli inizi dell'insediamento risalgono al Secolo XVI. Nel paese si possono ammirare case ottocentesche (numero civico 11 e 32), che sono in un ottimo stato di conservazione, nonché la cappella centrale di tipo aperto con dipinti suggestivi, che fu costruita dall'architetto Ogrin .
Al margine Nord-Est del paese si trova un pozzo restaurato , anch'esso tipico della zona del Barje di Lubiana.
Nelle vicinanze del villaggio (sulla pianura Nordovest dal paese) sono stati ritrovati diversi insediamenti con palafitte (siti archeologici Za strugo, Na magu, Smrečnica, Lipovec, Konec, Zornica, Mušičev mah e Za Mežarijo), costruiti nel quarto e terzo millennio a.C.
Bevke
Bevke si colloca intorno alle alture isolate di Kostanjevica, Brdo e Gradišče. Nel villaggio d'un tempo si tagliava la torba ("šota":strato di piante morte che ricopre la palude), usata poi per il riscaldamento. Durante le piogge autunnali e primaverili la strada più corta tra Lubiana e Vrhnika veniva sommersa dall'acqua proprio nel punto tra Blatna Brezovica e Bevke. Una fitta nebbia, tipica per il Barje di Lubiana, di tanto in tanto copriva le strade, proprio per questo la frase "strada verso Bevke" significa una strada verso la palude, verso l'inondazione, la nebbia, quindi in poche parole la strada di un ignorante verso l'ignoto.
Mali Plac
A Mali Plac (detto anche Mali Blatec) nelle vicinanze di Kostanjevica si può immaginare come sembrava il Barje di Lubiana in passato quando iniziò il processo di formazione della torba ("šota") e l'area del Barje non era ancora circondata da argini. In questa valle isolata tempo fa il livello dell'acqua fu innalzato artificialmente, il che aiutò la crescita intensiva di alcune piante della palude - la tifa, il carex, l'Iris acquatica. Da alcune parti del Barje si possono trovare anche sfanghi e pure droseracee.