HORJUL
Lunghezza
39,4
Lunghezza 39,4 km
Durata del percorso
02:30
Durata del percorso 02:30
Največja strmina vzpona[%]
6
Livello massimo della salita: 6 %
Livello massimo della discesa: 5 %
Livello medio della salita: 2 %
Livello della salita oltre 5%: 1,00 km
Altezza minima del percorso: 366 m
Altezza massima del percorso: 287 m
Differenza d'altitudine: 332 m
Poraba kalorij
5087
Consumo di energia per gli uomini: 5087 kJ (1215 kcal)
Consumo di energia per le donne: 4145 kJ (990 kcal)
Difficoltà
Difficoltà: Media
Tipologia del terreno ciclabile
Tipologia del terreno ciclabile: Asfalto
Tipo di bici: Bici da trekking
Breve descrizione

Il percorso ciclabile è interessante nonché pittoresco e passa per la valle di Horjul e il Barje di Lubiana. Lungo il tracciato vi sono tanti siti d'interesse naturale e culturale. Il percorso si svolge su strade asfaltate. Alcune parti del tragitto proseguono per piste ciclabili (Tržaška cesta). Il tragitto è principalmente pianeggiante, la salita principale porta verso la cresta che divide la valle di Horjul da quella di Podlipca.

Percorso

P&R Dolgi Most – cesta Na Ključ - Žuleva vas – Razori - Dobrova – Brezje pri Dobrovi – Podolnica – Zaklanec – Horjul – Velika Ligonja – Mala Ligojna – Sinja Gorica – Blatna Brezovica – Bevke – Log pri Brezovici – Dragomer – Brezovica – Ljubljana - P&R Dolgi Most

Dalla città a Dobrova
Dal parcheggio a Dolgi most ci si dirige al semaforo dove si gira a destra sulla pista ciclabile. Si sale velocemente sul ponte sopra i binari della linea ferroviaria Lubiana-Postojna e poi si scende per Tržaška cesta. Si pedala fino al cavalcavia autostradale e dopo 200 metri si gira a destra su Cesta na Ključ. Accanto alla strada si trovano molti cartelli pubblicitari, per questo può succedere di non vedere il cartello che indica il nome della via , . Da qui in poi si procede per strade senza piste ciclabili, perciò si deve prestare maggior attenzione. Lungo Cesta na Ključ si scende lentamente verso l'incrocio con Cesta Dolomitskega odreda, dove si gira a sinistra e si prosegue verso il villaggio Razori. A questo punto la strada è più stretta ed in condizioni peggiori, perciò si deve stare attenti quando si incontrano autoveicoli. La strada prosegue attraverso il villaggio verso Dobrova.

Da Dobrova a Horjul
Prima di arrivare a Dobrova si passa per la prima rotonda stradale del tragitto . Si esce scegliendo la seconda uscita - direzione Horjul. Entrati a Dobrova si apre un panorama meraviglioso sull'intero paese sopra il quale si elevano la Chiesa dell'Assunzione di Maria (a sinistra) ed il convento delle Suore di Maria (a destra) . Dopo aver riposato per un po' ci si può recare verso la fine del paese. Alla destra si trova un'indicazione stradale per il cimitero e la chiesa. Non bisogna impaurirsi di fronte alla breve salita. Lasciando la bici all'ombra dei vecchi alberi si fa una passeggiata per il cimitero e si visita la chiesa.
Il tragitto prosegue per la valle del ruscello Horjulka. Si procede per la strada asfaltata, che porta attraverso diversi paesi, e si continua ai margini del bosco, tra campi e prati . È un'ottima occasione per rilassarsi e godersi la gita. Arrivando a Brezje, in una giornata soleggiata, si può controllare l'ora sulla Chiesa di Sant'Agnese e poi proseguire verso Horjul. Arrivando a Zaklanec , avendo tempo e voglia, è possibile recarsi per una strada ripida sul colle di 428 metri, sulla cima del quale si può ammirare la chiesetta di San Ulrico, circondata da una cinta di mura medievali. La chiesa è visibile anche da valle , perciò si può procedere senza rimorsi verso il paese di Horjul, distante solo un chilometro da Zaklanec. Dal 1998 Horjul è il centro del Comune di Horjul. Prima di procedere con il tragitto si raccomanda di visitare il centro storico del paese , dove sulla Ljubljanska cesta vicino alla casa numero 23 si può ammirare anche il bell'esempio di cappella di tipo chiuso a più piani che fu costruita nel 1923 secondo i disegni dell'architetto Omahen . Visitato Horjul si torna all'incrocio, dove si gira a destra verso il paese di Velika Ligonja. Se si è saltato il cento del paese, si prosegue all'incrocio dove si volta a sinistra per poi continuare verso Velika Ligonja.

... attraverso il colle verso il Barje ....
Proseguendo si arriva alla prima vera salita. Uscendo da Horjul la strada prima lentamente scende, poi inizia la salita ed il percorso lentamente serpeggia verso la fine della valle. Prima di raggiungere i margini del bosco si può ammirare il panorama fantastico sulla valle di Horjul . La parte più ripida del tragitto (più di 20 metri di dislivello) si trova nel bosco, proprio sotto la cresta tra le colline Mele (a destra) e Razpotje (a sinistra). Raggiungendo la cresta ci si ferma all'incrocio dove si può ammirare la fine della valle di Podlipca nel Barje di Lubiana . Dopo aver riposato e immortalato l'affascinante panorama, si prosegue con il tragitto. Attenzione! La strada serpeggiante verso il paese di Velika Lagonja, visibile dal punto panoramico a sinistra, scende velocemente attraverso il bosco. Alcune curve sono strette e cieche, perciò è necessaria massima cautela. Scendendo verso Velika Ligonja si deve stare attenti a non passare il primo incrocio (vicino alla stalla con una fossa di raccolta a destra), dove si gira a sinistra verso Mala Ligonja . Si raccomanda di mantenere la velocità durante la discesa per affrontare una salita corta ma ripida verso la chiesa di San Giorgio (la chiesa è stata menzionata per la prima volta nel 1526) accanto alla quale si trova il cimitero e la vecchia scuola di Mala Ligonja. Arrivando in cima, la strada si divide in un bivio a forma di Y . Siccome il tragitto porta verso il Barje, cioè a valle, si gira a destra, verso Sinja Gorica. Nella prima parte segue una discesa lunga e difficile a causa delle curve cieche e gli edifici costruiti accanto alla strada. Uscendo dal paese la strada si fa pianeggiante e prosegue tra campi e prati fino a raggiungere la "vecchia" Tržaška cesta. Subito prima di arrivare alla frazione Sinja Gorica - Sap, si attraversano i binari della vecchia linea ferroviaria che tra il 1899 e il 1966 collegava Vrhnika e Lubiana. Oggi la linea ferroviaria non è più operante ed è parzialmente riadattata in una pista ciclabile. Passando attraverso la frazione si raggiunge la "vecchia" Tržaška cesta. A questo punto si deve girare a destra e seguire la pista ciclabile fino alla rotonda stradale dalla quale si esce alla quarta uscita. Segue la salita sul cavalcavia autostradale, la discesa verso la rotonda (seconda uscita) per raggiungere così il paese Sinja Gorica.

Alture isolate nel Barje di Lubiana
Entrando nel paese si può notare il cartello indicante il tragitto L034 della rete ciclistica nazionale . Da qui fino al ritorno sulla Tržaška cesta, prima di arrivare al paese di Log pri Brezovici, il tragitto si svolge su un tracciato unico. Il paese di Sinja Gorica è situato ai piedi della prima altura isolata lungo il tragitto e porta lo stesso nome del paese. Sull'altura vi sono i resti di un forte preistorico che risale al periodo della tarda Età del ferro.
Poiché si è percorso un lungo tragitto, è tempo di fare una breve sosta e rinfrescarsi all'ombra vicino all'acqua. Se sarete attenti, a 450 metri dalla rotonda stradale sulla destra si può notare un piccolo cartello stradale indicante la Casa dei pescatori (Ribiški dom) . Allo svincolo bisogna girare a destra sulla strada sterrata e pedalare tranquillamente tra i prati della palude fino a raggiungere lo stagno e la casa dei pescatori. Se si ha fortuna, si può incontrare anche qualche coniglio selvatico .
Se non si vuole fare sosta si deve proseguire con il tragitto attraversando Sinja Gorica verso la successiva altura isolata ed il paese di Blatna Brezovica. Passando vicini allo stabilimento industriale (alla destra), si possono guardare le ciminiere della fabbrica per vedere i nidi di cicogne . Oltrepassando il ruscello Črna Mlaka si entra nell'area del Parco naturale del Barje di Lubiana. Pedalare attraverso la pianura e proseguire per la salita verso Blatna Brezovica. Raggiunta la cima si può ammirare il centro storico del paese con le case situate su entrambe le parti della strada . Il paese è stato menzionato per la prima volta nel Secolo XVI. Vale la pena fare quattro passi per la città poiché è veramente bello ammirare i dettagli del patrimonio urbanistico del paese. Al bivio alla fine della strada principale del paese si gira a sinistra (seguendo l'indicazione L034) per poi seguire la discesa a valle verso il paese di Bevke . Sulla pianura che si estende tra i paesi Blatna Brezovica e Bevke furono ritrovati i resti di insediamenti palafitticoli risalenti al quarto e terzo millennio a.C. Secondo le narrazioni degli abitanti di questi paesi, nella sodaglia Na Mahu è ancor'oggi sotterrata una canoa.
Arrivando nel paese di Bevke si procede seguendo le indicazioni della rete ciclistica nazionale (L034) restando però comunque sulla strada principale. Il tragitto passa vicino a due alture isolate. Il primo, a destra, è il colle Brdo, mentre l'altro, a sinistra, porta il nome Kostanjevica. Sul colle Kostanjevica si trova la riserva naturale Mali plac , organizzata in tal modo da poter immaginare come sembrava in passato il Barje di Lubiana.
Alla fine del paese di Bevke la strada si allarga e procede per il versante del colle, il che offre delle meravigliose viste panoramiche del Barje . Non bisogna adattarsi alla strada larga perché sul ponte sopra il canale di Bevke il sentiero si stringe drasticamente. Per questo motivo bisogna essere prudenti e prestare maggior attenzione al traffico perché all'incontrarsi di due veicoli a motore sarà difficile spostarsi con sicurezza.

Per la vecchia strada verso Lubiana
Il sentiero pianeggiante passa per il cavalcavia dell'autostrada. Si esce così dall'area del Parco naturale del Barje di Lubiana e dal tracciato L034 della rete ciclistica nazionale. Oltrepassando il cavalcavia si gira a destra e si prosegue per la strada che nel passato rappresentava uno dei collegamenti principali tra Vrhnika e Lubiana. Già nell'età degli antichi Romani la stessa strada collegava Nauportus (Vrhnika) con Emona (Lubiana) e fu essenziale anche quando, al posto dei molto attuali TIR, per essa passavano mercanti con i loro carri e cavalli. Si procede poi attraverso i paesi Log pri Brezovici, Dragomer e Brezovica. Per raggiungere Lubiana si percorre con sicurezza il largo sentiero sabbioso accanto alla Tržaška cesta. Il sentiero è in primo luogo riservato ai trattori .
Arrivando a Brezovica si può fare una breve sosta e visitare la Chiesa di San Antonio Abate , conosciuta per l'affresco dell'artista Ivan Šubic. La Chiesa fu menzionata per la prima volta nel 1526. In passato Brezovica fu una fermata dei mercanti e a quell'epoca risalgono anche due note trattorie. Bisogna solo decidere se fermarsi all'osteria Pri Kopač o all'osteria Pri Poku.
Anche decidendo di non fermarsi e proseguire son il tragitto, il percorso da Brezovica al punto finale è interamente pianeggiante (con una piccola salita sul cavalcavia sopra i binari appena prima della fine del tragitto). Il sentiero adesso procede parallelamente a Tržaška cesta.

 

La Chiesa dell'Assunzione di Maria a Dobrova
La chiesa barocca è luogo di pellegrinaggio. Nominata anche Maria tra le noci, la Chiesa fu realizzata dall'architetto Gregor Maček e fu costruita tra il 1711 e il 1716 sul sito di una chiesa vecchia. Secondo la tradizione popolare in questo luogo si producevano mattoni che venivano poi trasportati nella vicina Emona. La navata ottagonale ed il presbiterio sono coperti da due cupole, il campanile doppio fu costruito da Matija Persky nel 1752. L'altare principale è opera di Matevž Tomc, invece la Via Crucis fu dipinta da Leopold Layer, mentre gli affreschi sono stati fatti da Matija Bradeško. La presente chiesa fu in passato uno dei luoghi di pellegrinaggio più visitati di tutta la Carniola.
Attorno alla chiesa c'è il cimitero, circondato da un muro sul quale ci sono delle vecchie lapidi, un monumento dedicato alle vittime della prima guerra mondiale , monumenti dedicati a personaggi importanti e agli eventi avvenuti durante la lotta per la liberazione, nonché il monumento alle le vittime della violenza comunista.

Il Convento della Società di Suore della Santa Maria Miracolata
Alla chiesa di Dobrova in passato si recavano in pellegrinaggio anche persone importanti provenienti da tutte le parti. Per questo motivo nella seconda metà del Settecento fu costruita una canonica con alloggi per i pellegrini proprio nei pressi della chiesa. Si tratta di un edificio a tre piani di forma rettangolare. La facciata principale è evidenziata al punto centrale con l'entrata e finestre doppie nei piani. Nella canonica oggi si trova il convento delle Suore di Maria.

La Chiesa di Sant'Agnese a Brezje vicino a Dobrova
Originariamente la chiesa era gotica (dall'inizio del Secolo XVI), però fu riadattata in stile barocco nel 1729 con la navata rettangolare con volte a botte, il campanile ed il presbiterio con tre pareti laterali, nonché con finestre accecate. Nel presbiterio si sono conservati dei dipinti del tardo periodo gotico. Sulla parte destra, prima del presbiterio, si può ammirare il dipinto di Sant'Agnese con l'agnello, circondata da ambedue le parti da vite con l'uva, il che simboleggiava che tra il 1714 ed il 1842 la chiesa riceveva vino dal paese Goče vicino a Vipava. Sulla facciata esterna, orientata verso Sud, sotto una colmatura vi è collocato un orologio solare .

La Chiesa di San Ulrico sopra Podolnica
Si presume che sul punto dove oggi sorge la chiesa, in passato ci fu un insediamento preistorico. Attorno alla chiesa fu costruita una cinta di mura con quattro torri medievali, le quali servivano come protezione contro gli attacchi dei turchi. La prima chiesa fu fatta in legno ed è stata distrutta da un incendio ad inizio Settecento. La chiesa presente fu costruita nel 1751. Per la costruzione della chiesa furono usati i sassi delle mura distrutte dopo le invasioni dei turchi. Nel 1991, in collaborazione con l'Istituto per la protezione dei monumenti, fu ricostruita una parte del muro che circondava la chiesa. Si sono conservate anche due torri con feritoie.

Horjul
Horjul è una piccola cittadina, dal 1998 anche il centro del Comune di Horjul. Anche se in passato gli abitanti di Horjul furono affetti da povertà, calamità naturali ed altri disastri, dopo la Seconda Guerra Mondiale l'economia di questo paese iniziò a crescere rapidamente. Oggi a Horjul si trovano molti artigiani e liberi professionisti.
Le vie del paese sono ramificate, il centro è collocato nel cuore della lunga e larga valle di Horjul. Come per tradizione le case sono costruite vicino alla strada. Sul ruscello Horjulščica sono conservate delle piccole lagune dove le donne lavavano i panni. In passato le case furono coperte di paglia, per questo una grande parte del paese fu bruciata nell'incendio del 1905.

Blatna Brezovica ...
È un paese nel Comune di Vrhnika nel mezzo del Barje di Lubiana, tra Sinja Gorica e Bevke Rappresenta un ottimo esempio di un paese costruito intorno alla strada principale. È ancora conservata la parcellazione e nella parte centrale le case sono basse, patrimonio urbanistico del Barje di Lubiana. Blatna Brezovica si trova su un colle isolato e ha una forma tradizionale. Gli inizi dell'insediamento risalgono al Secolo XVI. Nel paese si possono ammirare case ottocentesche (numero civico 11 e 32), che sono in un ottimo stato di conservazione, nonché la cappella centrale di tipo aperto con dipinti suggestivi, che fu costruita dall'architetto Ogrin .
Al margine Nord-Est del paese si trova un pozzo restaurato , anch'esso tipico della zona del Barje di Lubiana.
Nelle vicinanze del villaggio (sulla pianura Nordovest dal paese) sono stati ritrovati diversi insediamenti con palafitte (siti archeologici Za strugo, Na magu, Smrečnica, Lipovec, Konec, Zornica, Mušičev mah e Za Mežarijo), costruiti nel quarto e terzo millennio a.C.

Bevke
Bevke si colloca intorno alle alture isolate di Kostanjevica, Brdo e Gradišče. Nel villaggio d'un tempo si tagliava la torba ("šota":strato di piante morte che ricopre la palude), usata poi per il riscaldamento. Durante le piogge autunnali e primaverili la strada più corta tra Lubiana e Vrhnika veniva sommersa dall'acqua proprio nel punto tra Blatna Brezovica e Bevke. Una fitta nebbia, tipica per il Barje di Lubiana, di tanto in tanto copriva le strade, proprio per questo la frase "strada verso Bevke" significa una strada verso la palude, verso l'inondazione, la nebbia, quindi in poche parole la strada di un ignorante verso l'ignoto.

Mali Plac
A Mali Plac (detto anche Mali Blatec) nelle vicinanze di Kostanjevica si può immaginare come sembrava il Barje di Lubiana in passato quando iniziò il processo di formazione della torba ("šota") e l'area del Barje non era ancora circondata da argini. In questa valle isolata tempo fa il livello dell'acqua fu innalzato artificialmente, il che aiutò la crescita intensiva di alcune piante della palude - la tifa, il carex, l'Iris acquatica. Da alcune parti del Barje si possono trovare anche sfanghi e pure droseracee.

L'origine del nome Horjul
Sull'origine del nome Horjul esistono molte teorie, però non sono stati ancora trovati alcuni documenti storici nei quali sarebbero descritti gli inizi del paese. Si dice che Horjul fu costruito durante l'età romana, al tempo di Giulio Cesare.
Secondo una teoria sull'origine della denominazione del paese il nome Horjul si formò dal nome "HortusJulianus", che significa l'orto di Giulio (Cesare.) Accorciando il nome originale si ottenne la denominazione HorJul. Un'altra teoria presuppone che Horjul derivi dal nome "Forum Julianum", il che significa la piazza di Giulio. Questa teoria potrebbe avvicinarsi alla realtà, poiché in passato Horjul si chiamava Frjul.

Il tracciato si snoda su strade asfaltate, in alcuni punti molto trafficate e mal ridotte, perciò e necessaria molta prudenza.
I tratti della strada che necessitano maggior cautela sono:
- il tratto da Žuleva vas a Dobrova,
- la discesa dal punto panoramico prima di Velika Ligonja fino al paese,
- le curve nel paese Mala Ligonja,
- il restringimento distinto della strada un chilometro dopo il villaggio di Bevke.