PICCOLO PERCORSO CIRCOLARE INTORNO AL BARJE
Lunghezza
45,0
Lunghezza 45,0 km
Durata del percorso
02:30
Durata del percorso 02:30
Največja strmina vzpona[%]
6
Livello massimo della salita: 6 %
Livello massimo della discesa: 5 %
Livello medio della salita: 1 %
Livello della salita oltre 5%: 0,30 km
Altezza minima del percorso: 325 m
Altezza massima del percorso: 287 m
Differenza d'altitudine: 186 m
Poraba kalorij
5087
Consumo di energia per gli uomini: 5087 kJ (1215 kcal)
Consumo di energia per le donne: 4145 kJ (990 kcal)
Difficoltà
Difficoltà: Bassa
Tipologia del terreno ciclabile
Tipologia del terreno ciclabile: Asfalto
Tipo di bici: Bici da strada
Breve descrizione

Gita in pianura lungo il Barje. Prima della partenza è consigliabile consultare il web per
conoscere meglio i monumenti naturali e culturali che si trovano lungo il percorso. Non si deve dimenticare però che li si potrà ammirare anche in futuro solamente se si rispetterà la natura.

Percorso

Dolgi most – Mestni log – Trnovo – Rudnik – Lavrica - Škofljica – Ig – Iška vas- Strahomer-Vrbljene-Tomišelj – Jezero – Podpeč – Notranje Gorice – Vnanje Gorice – Mestni log – Dolgi most

Guidando lungo la strada imperiale
Il parcheggio di interscambio di Vič , vicino al capolinea degli autobus del trasporto urbano a Dolgi most è un buon punto di partenza per questa gita e anche per qualcun'altra di quelle descritte, in particolare per quelle che attraversano il Barje. Ci si può dirigere anche nella direzione opposta del percorso suggerito poiché esso si svolge interamente su pianura. La cosa migliore però è iniziare la gita all'incrocio sulla strada Tržaška cesta, presso l'uscita sulla tangenziale, lungo il Sentiero dei ricordi e della fratellanza (Pot spominov in tovarištva – PST), girare verso sud in direzione della tangenziale, attraversare poi un ponticello sopra il canale Mali graben e proseguire sotto un cavalcavia della tangenziale verso la strada Cesta dveh cesarjev. Si arriva sulla strada quando si è vicini al padiglione che fu costruito in memoria del congresso delle forze della Santa Alleanza che si svolse a Lubiana all'inizio del XIX secolo.

Da Mestni log attraverso Trnovo per arrivare a Rudnik
Dal padiglione bisogna girare a sinistra verso il mercato dell'auto usata all'aperto, per poi girare di nuovo a sinistra all'incrocio, attraversare la circonvallazione ed il canale Mali graben, arrivare a Mestni log e proseguire sulla strada Cesta v Mestni log, superando la Clinica veterinaria e dirigendosi verso il quartiere di Trnovo. La strada è assai trafficata e in un tratto su di essa scorre anche una linea d'autobus, pertanto guidare rigorosamente lungo il bordo destro della strada non è un consiglio, ma un ordine. Dopo tre chilometri si arriva ad un incrocio semaforizzato dove si deve abbandonare la strada Cesta v Mestni log. Bisogna poi attraversare la strada Barjanska cesta, proseguire verso la strada Opekarska cesta e girare a sinistra al semaforo. Poco più in avanti vi è un altro semaforo, al quale si deve girare a destra sulla strada Hladnikova cesta. Poi bisogna di nuovo attraversare il canale Mali graben e poco dopo anche il fiume Ljubljanica per raggiungere la trattoria Livada. , Da qui si prosegue diritto sulla pista ciclabile lungo la strada principale Jurčkova cesta, fino ad arrivare al centro commerciale a Rudnik - comodo lungo la pista ciclabile.

All'inizio del Barje
Oggi non è un giorno dedicato allo shopping, perciò bisogna proseguire! Si deve superare lo stabilimento dell'impresa Viator & Vektor, attraversare i binari della linea ferroviaria che porta verso la regione Bassa Carniola (Dolenjska) e l'incrocio semaforizzato che segue, per poi girare a destra verso i paesi di Lavrica e Škofljica. La corsia d'emergenza lungo il lato destro della strada è in un buono stato, è asfaltata ed adatta per i ciclisti. Se si vuole fare anche un po' di mountain biking, ad esempio sul colle Urh e più avanti verso la zona di Sostro, deve girare a sinistra a Lavrica verso il paesino di Orle, ma oggi la gita si svolge lungo il Barje, perciò bisogna accelerare per arrivare al più presto a Škofljica. Durante il percorso ci sono molte occasioni per riposarsi e degustare i vini locali poiché qui inizia la regione Bassa Carniola (Dolenjska), famosa per i suoi vini. Comunque non è ancora tempo di riposare, vero? A Škofljica ci sono molti semafori nuovi ma non ci si deve lasciar confondere poiché bisogna guidare per tutto il tempo sulla destra ed attraversare i binari sulla strada che porta a Kočevje. Poco dopo c'è un cartello che indica Ig dove si deve girare a destra.

Un'ampia strada ci porta verso Ig
Dopo meno di un chilometro si intravede la parte sud-est del Barje con il monte Krim sullo sfondo. Si prosegue su una nuova strada asfaltata che porta da Škofljica ad Ig. La strada è stata riparata ed allargata e porta alla parte orientale di Ig. Presto si arriva allo svincolo verso sinistra della strada che porta al colle Kurešček. Voglia di salirci? Meglio un'altra volta! Ora si prosegue diritto verso Ig, il centro abitato più grande sul margine meridionale del Barje di Lubiana. Nel centro di Ig si trova la grande sorgente carsica del fiume Ižica. Tra i monumenti artistici importanti vi è la chiesa di San Martino, costruita attorno al 1720, sul sito dove prima c'era una chiesa del X secolo. Sul colle che si erge sopra Ig c'è un castello, documentato per la prima volta nel XV secolo. Oggi il castello appartenente al tardo periodo rinascimentale ospita un riformatorio e un penitenziario. Poi si prosegue superando la Caserma dei Vigili del fuoco – né a sinistra né a destra, ma passando per il paese fino al punto opposto perché la gita continua attraverso il Barje. Quando si attraversa Ig si pensa agli inizi della civiltà in quest'area, ai palafitticoli. Nelle vicinanze di Ig, accanto al torrente Resnikov graben, sono stati ritrovati i resti di insediamenti su palafitte che risalgono al Paleolitico (all'Età della pietra). Fino ad oggi sono stati ritrovati i resti di 23 insediamenti, ma ogni anno nel Barje se ne ritrovano di nuovi. L'importanza dei palafitticoli del Barje nel contesto europeo è stata confermata dal recente ritrovamento di una ruota e di un'asse di un carro a due ruote, datati 3200 anni a.C., il che la rende la ruota più antica sinora ritrovata al mondo. L'asse è lunga 124 centimetri, mentre il diametro della ruota è di 72 centimetri.
Quando si abbandona lo svincolo nella parte ad ovest, si gira verso il paesino di Iška vas , dove si trova l'interessante chiesa di San Michele. La chiesa fu documentata per la prima volta nel 1353 e fu costruita con i relitti di un'antica necropoli romana e di lapidi romane ritrovate nei dintorni. Da Iška vas la strada prosegue verso il canyon del fiume Iška fino al rifugio a Iški vintgar che dista quattro chilometri ed è un punto di partenza verso la pittoresca gola Iški vintgar. La strada porta lungo il margine meridionale del Barje verso il paesino di Strahomer. , Il luogo sarebbe stato abitato già nell'antichità. Un monumento interessante è la chiesa di San Jacopo, costruita nel 1495, che nel XVII secolo è stata ristrutturata e parecchio modificata. Oggi è un monumento culturale. Attraversando il paesino di Vrbljene dove si trova un ippodromo nella parte meridionale del paese, si arriva a Tomišelj, un paesino ai piedi del monte Krim. In un punto ben visibile si trova la chiesa della Vergine Maria che è un luogo di pellegrinaggio e fu costruita nel XVIII secolo sul sito dove precedentemente si trovava una chiesa del 1526. Questo tratto lungo l'estremo sud del Barje è estremamente bello.

Fino al lago immersi nel fresco e nel verde
Il paesino di Tomišelj si trova a metà della gita. Nei caldi giorni d'estate l'ombra del bosco che si trova lungo il percorso ed il fresco che soffia dal colle ed accarezza la schiena sono più che benvenuti. Questa è la descrizione del tratto sino ai paesini di Jezero e Podpeč.
Dallo spazio per l'inversione di marcia per gli autobus nel paesino di Podpeč si arriva a un piccolo lago che ha molti nomi. Lo chiamano lago di Podpeč (Podpeško jezero), lago di Krim (Krimsko jezero), lago di Sant'Anna (Jezero pod Sv. Ano), lago sotto Planinca (Jezero pod Planinco) e lago sotto Krim (Podkrimsko jezero). Il lago è un lago carsico, infatti l'acqua è contenuta in una fossa di calcare del periodo giurassico e di dolomite. Il lago è alimentato da una ovvero più sorgenti carsiche che si trovano all'estremità di una valle ovale e non ha alcun deflusso superficiale. Quando le temperature sono alte l'acqua del lago si riscalda e diventa adatta alla balneazione ed anche la riva è facilmente accessibile ed ordinata. Quindi questa è una buona occasione per rinfrescarsi! Ci si è dimenticati del costume da bagno? Allora bisogna visitare la trattoria che offre una rinfrescata d'altro tipo ovvero una grande varietà di altri rinfreschi. Se si è interessati ad altri fenomeni carsici, si può salire il versante che si erge sopra il lago per vedere la grotta carsica Ledena jama.

Podpeč
Oggi il paese è conosciuto come il punto di partenza per numerose escursioni e gite (anche ciclistiche) verso il paesino di Rakitna e verso il monte Krim, ma anche per il centro ricreativo presso il fiume Ljubljanica, che comprende anche una pista d'atterraggio per aerei sportivi. Dal periodo degli antichi Romani fino alla metà del XIX secolo Podpeč fu un importante porto fluviale. Nel paese si trova una cava che è estremamente interessante sia per i costruttori e i geologi che per gli amanti di pietre e di fossili. Proprio per via della pietra di qualità gli antichi romani deviarono il corso del fiume Ljubljanica in modo da farlo scorrere vicino a Podpeč per poter trasportare i pesanti blocchi fino ad Emona (l'antica Lubiana). Il celebre architetto sloveno Jože Pečnik ha dato un valore aggiunto alla pietra di Podpeč, usandola spesso nella costruzione dei suoi edifici.
Nel centro del paese si deve girare a destra, attraversare il nuovo ponte sopra il fiume Ljubljanica e dirigersi verso Notranje Gorice. Girando a sinistra, a circa metà chilometro dalle ultime case di Podpeč, si arriva su una strada campestre lungo il vecchio canale del fiume Ljubljanica che qui non è ben visibile. Chi è curioso può continuare su questa strada fino ai binari (per un sottopassaggio) e proseguire sull'altro lato per altri 400 metri fino ad arrivare a una piccola valle che però è ben visibile e cosparsa da qualche albero qua e là, che porta verso Vrhnika (Nauporto). Qui scorreva il fiume Ljubljanica prima che i romani deviassero il suo corso verso Podpeč.

Lungo i binari fino al punto d'arrivo
Prima di arrivare nel paese di Notranje Gorice si deve proseguire sotto la linea ferroviaria Lubiana–Postumia. La costruzione della ferrovia nel secolo scorso fu una vera e propria impresa. Il tratto più difficile della linea tra Vienna e Trieste sarebbe stato proprio quello tra Notranje gorice e Preserje. Durante la notte i terrapieni che si costruivano di giorno sprofondavano nel terreno paludoso. Per stabilire la causa di ciò sono stati fatti numerosi scavi – quello più profondo aveva 52 metri di profondità – ma il fondo roccioso non è stato trovato in alcun punto (di petrolio neanche l'ombra). Solo nello scavo sottostante Žalostna gora si è arrivati a una roccia a una profondità di 42 metri. In queste perforazioni è stato trovato anche il gas metano (CH4) che è un prodotto della decomposizione di sostanze organiche. Così come il CO2 il metano provoca l'effetto serra ovvero il riscaldamento globale e questo in una quantità ben 23 volte maggiore del solito responsabile. Oggi si sa che il fondo del Barje è molto più profondo; nel paesino di Črna vas si è arrivati alla roccia solo ad una profondità di 117 metri, mentre a Kozarje addirittura a 280 metri.

Le Gorice – ma non quelle vinicole
Nell'incrocio a Notranje gorice si può visitare la cappella che dicono si trovi nel punto centrale del Barje di Lubiana ed è un punto ideale per orientarsi. Se prima ci si sentiva persi, adesso almeno si sa dove si è. Però non si può essere completamente certi poiché il centro geografico del Barje dovrebbe essere a circa cinque chilometri a est. Probabilmente si intende il centro amministrativo (e allora ci si sente di nuovo persi). La cappella fu costruita in memoria di una terribile epidemia di peste e di vaiolo che tra il 1850 e il 1860 aveva ucciso più di due terzi degli abitanti del paese.
Anche se non si trova lungo il percorso, vale la pena di menzionare il paesino di Podplešivica, dove c'è l'interessante castello di Kuschlan (Kušljanov grad), cui Valvasor attribuì anche il nome »Zablata« (probabilmente significava dietro la fanghiglia). Non c'è più molto da vedere – all'estremità di Plešivica c'è un piccolo castello recintato che è però interessante perché è rimasto quasi intatto. Fu costruito nel XV secolo e da allora non ha subito grandi modifiche. Il suo nome deriva dal barone Kuschlan che fu uno dei suoi numerosi proprietari. Se si ha voglia di visitarlo si deve superare la cappella per proseguire diritto, sebbene il percorso della gita continui verso destra. Dopo aver fatto un giro attorno a Plešivica si continua il percorso presso il passaggio a livello sulla ferrovia a Notranje Gorice.
Presso la cappella bisogna quindi girare a destra e oltrepassare la cava nella quale si scavava il materiale per la costruzione dei terrapieni per la ferrovia (proprio quei terrapieni che di notte sprofondavano), dopodiché si devono attraversare i binari per arrivare velocemente a Vnanje Gorice. , .
Una peculiarità del paese sono le tavolette di legno con incisi i vecchi nomi del casato che sono appese sulle facciate delle case. Vale la pena di visitare anche una delle più belle case del paese chiamata Geršakova domačija (si trova in via Pod Goricami 17), che fu costruita nel 1863 e da allora è rimasta intatta. Tutte queste curiosità si trovano però nella parte vecchia del paese che non è prevista dall'itinerario. Se si volesse visitarle comunque, ci si deve dirigere verso Požarnice per poi girare a sinistra in salita, attraversare il paese e proseguire dalla parte opposta all'ingiù verso destra, fino a raggiungere di nuovo il percorso previsto.

Dal bosco di betulle al bosco nero (Črni log)
Attraverso la parte nuova del paese si arriva ad un incrocio antistante un passaggio a livello, dove si deve girare a destra. Più avanti nella stessa direzione c'è Brezovica, il centro abitato sull'estremità del Barje, il cui nome deriva presumibilmente dalle betulle (in sloveno breze) che crescevano nei boschi vicini. Siccome il nome del luogo deriva da questi alberi, ce n'erano probabilmente molte, comunque Brezovica non è prevista nell'itinerario. Il percorso verso il punto d'arrivo prosegue per una scorciatoia attraverso il Barje, esattamente attraverso Črni log (letteralmente bosco nero), che prende il suo nome dagli ontani neri. Dopo lo svincolo bisogna girare a sinistra su una strada completamente pianeggiante che porta nelle vicinanze di un bosco e lo passa. A destra si trova il colle Veliki vrh (letteralmente grande cima, anche se su questo si potrebbe discutere poiché è alto soltanto 373 metri) sul quale c'è un poligono per la mountain biking (!), avanti invece c'è Črni log. Si deve continuare a guidare sull'asfalto perciò è impossibile perdersi. Attraversando dei meravigliosi campi si arriva al bosco successivo dove di ontani neri ce ne sono pochi. Forse un tempo ce n'erano di più. La strada è stata asfaltata recentemente e scorre in un'area fresca, quindi è l'ideale per i ciclisti che possono proseguire veloci. Alla fine della strada c'è una curva accentuata verso sinistra, segue un ponticello che attraversa il canale Curnovec, dopodiché si possono già intravedere le prime case di Lubiana – un centro residenziale – seguite da un centro d'accoglienza per stranieri e poco più in avanti da stabilimenti industriali. Sì, ora si è davvero arrivati a Lubiana. Bisogna proseguire fino al primo incrocio, girare a sinistra sulla strada Lipahova ulica e guidare fino all'incrocio successivo dove si deve girare a destra. Da qui si prosegue diritto verso il parcheggio di interscambio dove si prosegue su un altro mezzo di trasporto.

Il padiglione imperiale in via Cesta dveh cesarjev a Lubiana
Il padiglione fu costruito in memoria del congresso delle forze della Santa alleanza che si svolse a Lubiana all'inizio del XIX secolo.

Tabellone che indica l'insediamento su palafitte sulla strada Škofljica–Ig
Vicino ad Ig, accanto al torrente Resnikov graben, sono stati ritrovati i resti di insediamenti su palafitte, che risalgono al Paleolitico (all'Età della pietra). Fino ad oggi sono stati ritrovati i resti di 23 insediamenti, ma ogni anno nel Barje se ne ritrovano di nuovi. L'importanza dei palafitticoli del Barje nel contesto europeo è stata confermata dal recente ritrovamento di una ruota e di un'asse di un carro a due ruote, datati 3200 anni a.C., il che la rende la ruota più antica mai ritrovata al mondo. L'asse è lunga 124 centimetri, mentre il diametro della ruota è di 72 centimetri.

La sorgente carsica del fiume Ižica
Nel centro di Ig si trova la grande sorgente carsica del fiume Ižica.

La chiesa di San Martino a Ig
La chiesa di San Martino fu costruita attorno al 1720 sullo stesso sito dove un tempo si ergeva una chiesa del X secolo ed è un importante monumento artistico.

La chiesa di San Michele a Iška vas , ,
La chiesa fu documentata per la prima volta nel 1353. Fu costruita con i relitti di un'antica necropoli romana e di lapidi romane ritrovate nei dintorni.

La chiesa di San Jacopo a Strahomer ,
L'interessante chiesa di San Jacopo, che è tra l'altro un monumento culturale, fu costruita nel 1495 e ristrutturata nel XVII secolo quando fu parecchio modificata.

L'ippodromo di Vrbljene ,

La chiesa della Vergine a Tomišelj ,
La chiesa, che è un luogo di pellegrinaggio, fu costruita nel XVIII secolo sul sito dove precedentemente si trovava una chiesa del 1526. La chiesa è situata direttamente al di sopra del paesino, in un punto ben visibile.

Il lago di Podpeč ,
Si tratta di un tipico lago carsico di forma rotonda che con i suoi 47 metri di profondità è il lago naturale più profondo della Slovenia ed anche un monumento naturale.

La cava di Podpeč
La cava è estremamente interessante sia per i costruttori e i geologi che per gli amanti di pietre e di fossili. Il celebre architetto sloveno Jože Pečnik ha dato un valore aggiunto alla pietra di Podpeč, usandola spesso nella costruzione dei suoi edifici.

Il vecchio canale del fiume Ljubljanica
Gli antichi romani deviarono il corso del fiume Ljubljanica, facendolo scorrere più vicino a Podpeč per poter trasportare i blocchi di pietra fino ad Emona (l'antica Lubiana). Fino al XIX secolo, quando fu costruita la ferrovia che attraversa il Barje, Podpeč fu anche un importante porto.

La cappella nel "punto centrale" del Barje
Nell'incrocio di Notranje Gorice si trova una cappella che è situata nel punto più centrale del Barje di Lubiana. La cappella fu costruita in memoria di una terribile epidemia di peste e di vaiolo che tra il 1850 e il 1860 aveva ucciso più di due terzi degli abitanti del paese.

Il castello di Kuschlan (Kušljanov grad) a Podplešivica
All'estremità del paesino di Plešivica si trova un piccolo castello recintato che è interessante perché è rimasto quasi intatto. Fu costruito nel XV secolo e da allora non ha subito grandi modifiche. Il suo nome deriva dal barone Kuschlan che fu uno dei suoi numerosi proprietari.

Vnanje Gorice – il centro antico del paese ,
Una peculiarità del paese sono le tavolette di legno con incisi i vecchi nomi del casato che sono appese sulle facciate delle case. Vale la pena di visitare anche una delle più belle case del paese chiamata Geršakova domačija che fu costruita nel 1863 e da allora è rimasta intatta (si trova in via Pod Goricami 17).

La natura
Il Barje di Lubiana ricopre l'estremità meridionale della vasta Conca di Lubiana (Ljubljanska kotlina). Il Barje si è formato a causa di uno sprofondamento tettonico che periodicamente si trasformava in lago. Circa 4000 anni fa il lago si è prosciugato dando vita a una pianura paludosa che è oggi un parco naturale protetto con numerosi monumenti naturali.
L'area è ricoperta di boschi e prati incantevoli che grazie all'assenza di agricoltura intensiva hanno preservato la propria diversità biotica.

Trattoria Livada

Bar Zajček in via Jurčkova cesta a Rudnik

Trattoria Jerinček in via Jurčkova cesta

Trattoria Strah

Trattoria Petkovšek

Trattoria Pri Gerbecu

Trattoria Pri Kozin a Staje

Bar Pr' Anžlc a Podkraj

Pizzeria Jezero

Trattoria Kirn a Podpeč

Pizzeria Pr' Pavlet a Notranje Gorice

A Podpeč è conosciuta la leggenda del drago. Secondo la leggenda l'acqua si trova nelle viscere della terra ed è abitata da un drago terrificante chiamato lintvern, la cui testa si trova sotto la chiesa di Sant'Anna, mentre la coda si estende fin sotto il monte Krim. Quando il drago agita la coda, il Barje di Lubiana viene inondato.