Podgrad
Un tempo vivere lungo i fiumi era molto differente, più vivace. La confluenza dei tre fiumi della regione Carniola – il Sava, il Ljubljanica ed il Kamniška Bistrica – riveste un simbolo molto importante nella storia slovena, il che si sente anche durante il percorso. Il punto di partenza è la trattoria Pri Peclju , all'inizio di Podgrad dove si trova un parcheggio proprio accanto alla strada. Si viaggia sulla strada tra la ferrovia ed il fiume Sava verso Laze. Proprio all'inizio del percorso, dietro la trattoria Pri Peclji, si trova lo svincolo per Podgrad e la valle del torrente Besnica, punto d'inizio della Strada della frutta tra Javor e Janče, nonché il Sentiero dei cavalieri Ostrovrh attorno a Podgrad. Nel paese vissero i cavalieri Ostrovrh che in quest'area costruirono il castello, i resti del quale sono visibili tutt'oggi. All'incrocio con la strada per Podgrad bisogna essere attenti, visto che la strada sotto la ferrovia è con diritto di precedenza e non è ben visibile. Andando verso Laze sul versante destro del Sava una soave ombra degli alberi avvolge il percorso, di tanto in tanto si può ricevere anche un saluto del treno che passa.
La confluenza – parte prima ...
Dopo un po' si arriva all'alto elettrodotto che segnala la confluenza dei tre fiumi – il Sava, il Ljubljanica ed il Kamniška Bistrica. Solo poco più in là ed a sinistra della strada si trova un piacevole punto panoramico con una tabella informativa che riporta tutti i dati sulla confluenza. Un tempo, solo alcuni passi avanti, dove una volta confluiva a valle anche il torrente Besnica, si trovava persino la confluenza di quattro fiumi. Ma per migliorare la navigabilità nel secolo XVIII, la confluenza fu spostata più in giù per il fiume. Siccome il punto esatto di confluenza di tutti tre i fiumi dipende dal livello dell'acqua, la confluenza non è definita e copre una vasta area. Quando il livello è alto, i tre fiumi confluiscono insieme, mentre in caso opposto il Sava e il Ljubljanica confluiscono parecchio più in giù.
Laze e la ferrovia che non c'è più ...
Si continua con il percorso attraversando Gradovlje e Gostinca, i due casolari che prendono il nome dai torrenti che scorrono dalle valli dell'entroterra. Sulle case di Gradovlje si possono vedere insegne delle case di Podgrad con il nome della famiglia e incisa una bandiera bianca e rossa in memoria dei cavalieri Ostrovrh. A Laze si volta a sinistra sul ponte per attraversare il fiume Sava , . Il ponte si trova sul punto dove durante la Seconda Guerra Mondiale correva la ferrovia che i Tedeschi costruirono in tutto il territorio occupato per evitare eventuali complicazioni di confine con l'Italia a Šentvid. La ferrovia portava da Vižmarje a Črnuče e Laze . Appena finita la guerra, la ferrovia fu abbandonata e distrutta, tuttavia i muri di sostegno presso il vicino torrente Mlinščica , circa 200 metri in linea diretta dal ponte sul Sava, ricordano ancora quei tempi.
La campagna intorno al fiume Sava
Passato il ponte, subito si gira a sinistra sullo sterrato che corre per i campi e i prati della campagna del Sava , . A questo punto il viaggio richiede un po' di senso di orientamento, anche se ci si può aiutare con la nuova rete elettrica. Dopo circa 900 metri, per allontanarsi dal fiume Sava, si volta a destra all'incrocio . Sulle serpentine che corrono sotto gli elettrodotti si raggiungono i margini del bosco con una vegetazione molto estesa per cui non è possibile vedere il torrente Mlinščica. Percorrendo lo sterrato tra gli alberi si rimane sui margini del bosco, e per arrivare nuovamente nei pressi del fiume Sava, dove si attraversano di nuovo gli elettrodotti, si tiene sempre la sinistra allo svincolo. Quando il sentiero diventa parallelo con il Sava, sulla sinistra si congiunge un largo sterrato sul quale svoltiamo e dopo circa 400 metri siamo arrivati al fiume Sava.
La confluenza – parte seconda ...
Lungo il fiume Sava si trova una bellissima spiaggia , adatta per una sosta e per ammirare un po' i dintorni. Questo punto segna il punto della confluenza del Sava e del Ljubljanica . Come se non volessero confluire, nel tempo i due fiumi depositavano così tanto arenile da creare una penisolotta in comune che nel coltempo li separa. Il livello alto dell'acqua allaga una parte della penisola così da creare una piccola isola proprio in mezzo al letto in comune dei due fiumi. La foce del fiume Kamniška Bistrica si trova più in alto e non è ben visibile da questo punto. SI prosegue verso il Sava e dopo circa 300 metri, al bivio, ci si dirige a sinistra più vicini al fiume. Sotto i due pilastri della rete elettrica (gli stessi dell'inizio della gita) e tra la vegetazione molto folta si può intravedere sullo sfondo la confluenza dei fiumi Kamniška Bistrica e Ljubljanica. Lungo lo sterrato ci si avvicina ancora agli elettrodotti, si svolta a sinistra verso il Kamniška Bistrica che però non si può vedere per colpa della vegetazione folta e del terrapieno. Tuttavia, si può delineare il letto del fiume solo grazie agli alberi molto alti. Proseguendo avanti accanto al fiume Kamniška Bistrica si raggiunge la strada asfaltata dove si gira a sinistra verso Beričevo.
Beričevo e Brinje
Proseguendo sulla strada che attraversa Beričevo e Brinje verso Šentjakob, si possono vedere numerose fattorie che già da anni si occupano della coltivazione degli ortaggi e della produzione di alimentari che vengono poi venduti al mercato di Lubiana. Inoltre, a Beričevo vi è anche l'antica Chiesa di pellegrinaggio della Santa Croce con tutte le informazioni necessarie, mentre a Nord del paese, nascosta tra le case, ecco che si può vedere il perché di così tanti elettrodotti – la stazione ricevitrice di Beričevo , il più grande nodo di autotrasformatori di rete elettrica della Slovenia ed il punto di alimentazione elettrica per Lubiana e dintorni. Gli abitanti di Brinj sono orgogliosi della loro famosa sciatrice di fondo, Petra Majdič, vicino a Brinj si trova anche il Centro delle reazioni dell'Istituto scentifico Jožef Štefan. Intanto ci si avvicina a Šentjakob, si attraversa l'autostrada e all'incrocio si svolta a sinistra sulla strada principale che porta a Lubiana. Nel caso si volesse fare una sosta, ci si può fermare a destra in una delle molte trattorie nel vicino Šentjakob. Percorrendo la strada principale per Lubiana si attraversa ancora il fiume Sava ed al semaforo poco prima dell'autostrada si svolta a sinistra sotto l'autostrada. Al successivo semaforo si va diritti verso Zalog e l'impianto centrale di depurazione di Lubiana. Per via del traffico molto denso, questa parte del tracciato è la più difficile, perciò bisogna andare cauti.
La confluenza – parte terza ...
Siccome la strada per Prod è ampia e non trafficata, si può spingere di più per arrivare rapidamente fino all'ultima curva prima dell'Impianto centrale di depurazione a Zalog dove si svolta sullo sterrato per i campi ed i prati fino ad un'altra strada sterrata che arriva dall'impianto sulla nostra destra. Se per via del maltempo la strada non è percorribile, si va verso l'impianto di depurazione per poi voltare a sinistra sullo sterrato. Si prosegue su questa strada verso il fiume Sava fino ad arrivare sulla strada campestre che corre proprio accanto al Sava . Attenzione all'ultima parte della strada perché i versanti del fiume si possono anche erodere e cadere in acqua. Raggiunta la confluenza si possono ammirare i depositi di arenile e la (pen)isola , già vista sulla sponda sinistra durante il precedente incontro con la confluenza. Sullo sfondo a sinistra si intravede la bocca del fiume Kamniška Bistrica . Quando il livello dell'acqua è basso, si può accedere alla confluenza dei fiumi attraverso la penisola, molto popolare per i pic-nic durante i mesi estivi. Si ritorna prendendo la stessa strada che porta fino all'impianto di depurazione di Zalog , il cui aspetto quasi prettamente industriale è visibile già da lontano. Quà si trovano molti impianti industriali e infrastrutture.
L'impianto centrale di depurazione di Lubiana a Zalog
Lo sterrato corre accanto alle transenne dell'impianto di depurazione e vicino all'ingresso dove si possono vedere le strutture per il trattamento del fango in eccesso nonché le cisterne per i gas. Le altre strutture sono più basse e distaccate dall'ingresso. Raggiunte le prime case di Zalog si volta a sinistra sulla strada asfaltata Cesta v Zeleni gaj e dopo 50 metri ancora a sinistra sullo sterrato e ci si mantiene ai margini dell'impianto di depurazione. Dal monte dietro si vede benissimo Novi grad sopra Podgrad. Dall'impianto di depurazione si gira a destra verso il Ljubljanica , sulla strada asfaltata Pot na Labar per poi attraversare la frazione residenziale ed arrivare fino alla Zaloška cesta. Visto che qua non vi sono passaggi pedonali, bisogna fare molta attenzione quando si attraversa la strada. A questo punto si svolta a sinistra per il fiume Ljubljanica e dopo 50 metri si gira a destra su Vaška pot. Si prende il sottopassaggio della ferrovia e dopo 150 metri si gira a destra (rispettare il segnale di vicolo cieco) su Kašeljska cesta.
Spodnji Kašelj
Si va per Kašeljska cesta attraverso Spodnji Kašelj (un tempo conosciuto per i crauti da esportazione) con la Chiesa di Sant'Andrea sulla sinistra . Si volta poi a sinistra su Mazovčeva pot che attraversa il fiume Ljubljanica.
Tra il Ljubljanica ed i monti dell'entroterra
Dal ponte si può vedere una delle parti più intatte del fiume Ljubljanica , e a volte pure qualche animale dell'ambiente acquatico . Subito dopo aver attraversato il ponte si volta a sinistra sullo sterrato e dopo 50 metri ancora a destra per continuare il percorso su un sentiero serpeggiante tra le pianure ed i prati inondati accanto al Ljubljanica . Pian piano ci si avvicina ai monti, tra i quali il più alto è Debni vrh con i suoi 530 metri e l'affascinante torre panoramica nei pressi del Castello dei cavalieri Ostrovrh. Si arriva poi allo stagno ai piedi di Debni vrh , mantenuto perfettamente dall'associazione pescatori di Vevče. Qua si possono quasi sempre incontrare promettenti pescatori che cercano di acchiappare qualche carpa. Vicino allo stagno c'è anche uno dei due punti d'accesso (quello più ripido) per la salita sul monte Debni vrh, entrambi però si trovano lungo il sentiero; l'altro punto di partenza è a Cesta v Kresnice subito dopo il ponte che attraversa il Ljubljanica alla fine di Zalog. Un po' più avanti dello stagno si trova il braccio morto del fiume Ljubljanica con un piccolo isolotto al quale porta una passerella molto stretta. Si può ammirare la vegetazione della palude molto colorita e ricca , ma non mancano neanche i timidi animali fluviali . Proseguendo con la strada accanto al braccio del fiume ci si avvicina al fiume Ljubljanica , . Lo sterrato diventa strada asfaltata la quale porta verso il centro del pescatori di Vevče dove ci si può rinfrescare un po'. Da qua si procede per la strada sotto il ponte della ferrovia dove un tempo si trovava il porto sul versante sinistro del fiume Ljubljanica, fino a Cesta v Kresnice. Si volta a destra verso Podgrad e si comincia con l'ultima parte della gita. Fare attenzione perché il sottopassaggio, dopo il quale si sale rapidamente sul Cesta v Kresnice , è molto stretto. Dopo poco si intravede sul lato destro della strada il parcheggio ed il sottopassaggio che porta verso il Castello antico ed il monte Debni vrh (il secondo punto d'accesso). Solo qualche pedalata ancora e presto ci si trova al punto di partenza del sentiero – davanti alla trattoria Pri Peclju. Se prima non c'era il tempo, questa è l'occasione migliore per fare una sosta e per rinfrescarsi.