IL SENTIERO DEI TRE FIUMI
Lunghezza
31,4
Lunghezza 31,4 km
Durata del percorso
02:00
Durata del percorso 02:00
Največja strmina vzpona[%]
6
Livello massimo della salita: 6 %
Livello massimo della discesa: 3 %
Livello medio della salita: 1 %
Livello della salita oltre 5%: 0,40 km
Altezza minima del percorso: 284 m
Altezza massima del percorso: 259 m
Differenza d'altitudine: 173 m
Poraba kalorij
4070
Consumo di energia per gli uomini: 4070 kJ (972 kcal)
Consumo di energia per le donne: 3316 kJ (792 kcal)
Difficoltà
Difficoltà: Media
Tipologia del terreno ciclabile
Tipologia del terreno ciclabile: Misto
Tipo di bici: Bici da trekking
Breve descrizione

Un sentiero pianeggiante attorno alla confluenza dei fiumi Sava, Ljubljanica e Kamniška Bistrica in cui si alternano gli ecosistemi acqua, prato e campo con l'ambiente urbano, ci porta negli angoli ancora nascosti lungo i tre fiumi. Percorrendo entrambi i versanti del Sava si arriva al cuore dei tre fiumi, dove il sentiero svolta dolcemente per il Ljubljanica ed i prati ai piedi del monte Debni vrh. L'itinerario offre la veduta sulle caratteristiche dello svogliato Ljubljanica, del vivace Bistrica e dello scorrevole Sava.
A tratti il sentiero corre per le vie di campagna e le stradine ed invita a percorrerlo quando il tempo è bello. Per attraversare le vie di campagna sul versante sinistro del Sava tra Laze e Beričevo occorre avere senso dell'orientamento.

Percorso

Podgrad – Gradovlje – most čez Savo pri Lazah – poljske poti ob Savi in Kamniški Bistrici – Beričevo – Brinje – Šentjakob – Cesta v Prod – Zalog – Sp. Kašelj – Podgorje – Podgrad

Podgrad
Un tempo vivere lungo i fiumi era molto differente, più vivace. La confluenza dei tre fiumi della regione Carniola – il Sava, il Ljubljanica ed il Kamniška Bistrica – riveste un simbolo molto importante nella storia slovena, il che si sente anche durante il percorso. Il punto di partenza è la trattoria Pri Peclju , all'inizio di Podgrad dove si trova un parcheggio proprio accanto alla strada. Si viaggia sulla strada tra la ferrovia ed il fiume Sava verso Laze. Proprio all'inizio del percorso, dietro la trattoria Pri Peclji, si trova lo svincolo per Podgrad e la valle del torrente Besnica, punto d'inizio della Strada della frutta tra Javor e Janče, nonché il Sentiero dei cavalieri Ostrovrh attorno a Podgrad. Nel paese vissero i cavalieri Ostrovrh che in quest'area costruirono il castello, i resti del quale sono visibili tutt'oggi. All'incrocio con la strada per Podgrad bisogna essere attenti, visto che la strada sotto la ferrovia è con diritto di precedenza e non è ben visibile. Andando verso Laze sul versante destro del Sava una soave ombra degli alberi avvolge il percorso, di tanto in tanto si può ricevere anche un saluto del treno che passa.

La confluenza – parte prima ...
Dopo un po' si arriva all'alto elettrodotto che segnala la confluenza dei tre fiumi – il Sava, il Ljubljanica ed il Kamniška Bistrica. Solo poco più in là ed a sinistra della strada si trova un piacevole punto panoramico con una tabella informativa che riporta tutti i dati sulla confluenza. Un tempo, solo alcuni passi avanti, dove una volta confluiva a valle anche il torrente Besnica, si trovava persino la confluenza di quattro fiumi. Ma per migliorare la navigabilità nel secolo XVIII, la confluenza fu spostata più in giù per il fiume. Siccome il punto esatto di confluenza di tutti tre i fiumi dipende dal livello dell'acqua, la confluenza non è definita e copre una vasta area. Quando il livello è alto, i tre fiumi confluiscono insieme, mentre in caso opposto il Sava e il Ljubljanica confluiscono parecchio più in giù.

Laze e la ferrovia che non c'è più ...
Si continua con il percorso attraversando Gradovlje e Gostinca, i due casolari che prendono il nome dai torrenti che scorrono dalle valli dell'entroterra. Sulle case di Gradovlje si possono vedere insegne delle case di Podgrad con il nome della famiglia e incisa una bandiera bianca e rossa in memoria dei cavalieri Ostrovrh. A Laze si volta a sinistra sul ponte per attraversare il fiume Sava , . Il ponte si trova sul punto dove durante la Seconda Guerra Mondiale correva la ferrovia che i Tedeschi costruirono in tutto il territorio occupato per evitare eventuali complicazioni di confine con l'Italia a Šentvid. La ferrovia portava da Vižmarje a Črnuče e Laze . Appena finita la guerra, la ferrovia fu abbandonata e distrutta, tuttavia i muri di sostegno presso il vicino torrente Mlinščica , circa 200 metri in linea diretta dal ponte sul Sava, ricordano ancora quei tempi.

La campagna intorno al fiume Sava
Passato il ponte, subito si gira a sinistra sullo sterrato che corre per i campi e i prati della campagna del Sava , . A questo punto il viaggio richiede un po' di senso di orientamento, anche se ci si può aiutare con la nuova rete elettrica. Dopo circa 900 metri, per allontanarsi dal fiume Sava, si volta a destra all'incrocio . Sulle serpentine che corrono sotto gli elettrodotti si raggiungono i margini del bosco con una vegetazione molto estesa per cui non è possibile vedere il torrente Mlinščica. Percorrendo lo sterrato tra gli alberi si rimane sui margini del bosco, e per arrivare nuovamente nei pressi del fiume Sava, dove si attraversano di nuovo gli elettrodotti, si tiene sempre la sinistra allo svincolo. Quando il sentiero diventa parallelo con il Sava, sulla sinistra si congiunge un largo sterrato sul quale svoltiamo e dopo circa 400 metri siamo arrivati al fiume Sava.

La confluenza – parte seconda ...
Lungo il fiume Sava si trova una bellissima spiaggia , adatta per una sosta e per ammirare un po' i dintorni. Questo punto segna il punto della confluenza del Sava e del Ljubljanica . Come se non volessero confluire, nel tempo i due fiumi depositavano così tanto arenile da creare una penisolotta in comune che nel coltempo li separa. Il livello alto dell'acqua allaga una parte della penisola così da creare una piccola isola proprio in mezzo al letto in comune dei due fiumi. La foce del fiume Kamniška Bistrica si trova più in alto e non è ben visibile da questo punto. SI prosegue verso il Sava e dopo circa 300 metri, al bivio, ci si dirige a sinistra più vicini al fiume. Sotto i due pilastri della rete elettrica (gli stessi dell'inizio della gita) e tra la vegetazione molto folta si può intravedere sullo sfondo la confluenza dei fiumi Kamniška Bistrica e Ljubljanica. Lungo lo sterrato ci si avvicina ancora agli elettrodotti, si svolta a sinistra verso il Kamniška Bistrica che però non si può vedere per colpa della vegetazione folta e del terrapieno. Tuttavia, si può delineare il letto del fiume solo grazie agli alberi molto alti. Proseguendo avanti accanto al fiume Kamniška Bistrica si raggiunge la strada asfaltata dove si gira a sinistra verso Beričevo.

Beričevo e Brinje
Proseguendo sulla strada che attraversa Beričevo e Brinje verso Šentjakob, si possono vedere numerose fattorie che già da anni si occupano della coltivazione degli ortaggi e della produzione di alimentari che vengono poi venduti al mercato di Lubiana. Inoltre, a Beričevo vi è anche l'antica Chiesa di pellegrinaggio della Santa Croce con tutte le informazioni necessarie, mentre a Nord del paese, nascosta tra le case, ecco che si può vedere il perché di così tanti elettrodotti – la stazione ricevitrice di Beričevo , il più grande nodo di autotrasformatori di rete elettrica della Slovenia ed il punto di alimentazione elettrica per Lubiana e dintorni. Gli abitanti di Brinj sono orgogliosi della loro famosa sciatrice di fondo, Petra Majdič, vicino a Brinj si trova anche il Centro delle reazioni dell'Istituto scentifico Jožef Štefan. Intanto ci si avvicina a Šentjakob, si attraversa l'autostrada e all'incrocio si svolta a sinistra sulla strada principale che porta a Lubiana. Nel caso si volesse fare una sosta, ci si può fermare a destra in una delle molte trattorie nel vicino Šentjakob. Percorrendo la strada principale per Lubiana si attraversa ancora il fiume Sava ed al semaforo poco prima dell'autostrada si svolta a sinistra sotto l'autostrada. Al successivo semaforo si va diritti verso Zalog e l'impianto centrale di depurazione di Lubiana. Per via del traffico molto denso, questa parte del tracciato è la più difficile, perciò bisogna andare cauti.

La confluenza – parte terza ...
Siccome la strada per Prod è ampia e non trafficata, si può spingere di più per arrivare rapidamente fino all'ultima curva prima dell'Impianto centrale di depurazione a Zalog dove si svolta sullo sterrato per i campi ed i prati fino ad un'altra strada sterrata che arriva dall'impianto sulla nostra destra. Se per via del maltempo la strada non è percorribile, si va verso l'impianto di depurazione per poi voltare a sinistra sullo sterrato. Si prosegue su questa strada verso il fiume Sava fino ad arrivare sulla strada campestre che corre proprio accanto al Sava . Attenzione all'ultima parte della strada perché i versanti del fiume si possono anche erodere e cadere in acqua. Raggiunta la confluenza si possono ammirare i depositi di arenile e la (pen)isola , già vista sulla sponda sinistra durante il precedente incontro con la confluenza. Sullo sfondo a sinistra si intravede la bocca del fiume Kamniška Bistrica . Quando il livello dell'acqua è basso, si può accedere alla confluenza dei fiumi attraverso la penisola, molto popolare per i pic-nic durante i mesi estivi. Si ritorna prendendo la stessa strada che porta fino all'impianto di depurazione di Zalog , il cui aspetto quasi prettamente industriale è visibile già da lontano. Quà si trovano molti impianti industriali e infrastrutture.

L'impianto centrale di depurazione di Lubiana a Zalog
Lo sterrato corre accanto alle transenne dell'impianto di depurazione e vicino all'ingresso dove si possono vedere le strutture per il trattamento del fango in eccesso nonché le cisterne per i gas. Le altre strutture sono più basse e distaccate dall'ingresso. Raggiunte le prime case di Zalog si volta a sinistra sulla strada asfaltata Cesta v Zeleni gaj e dopo 50 metri ancora a sinistra sullo sterrato e ci si mantiene ai margini dell'impianto di depurazione. Dal monte dietro si vede benissimo Novi grad sopra Podgrad. Dall'impianto di depurazione si gira a destra verso il Ljubljanica , sulla strada asfaltata Pot na Labar per poi attraversare la frazione residenziale ed arrivare fino alla Zaloška cesta. Visto che qua non vi sono passaggi pedonali, bisogna fare molta attenzione quando si attraversa la strada. A questo punto si svolta a sinistra per il fiume Ljubljanica e dopo 50 metri si gira a destra su Vaška pot. Si prende il sottopassaggio della ferrovia e dopo 150 metri si gira a destra (rispettare il segnale di vicolo cieco) su Kašeljska cesta.

Spodnji Kašelj
Si va per Kašeljska cesta attraverso Spodnji Kašelj (un tempo conosciuto per i crauti da esportazione) con la Chiesa di Sant'Andrea sulla sinistra . Si volta poi a sinistra su Mazovčeva pot che attraversa il fiume Ljubljanica.

Tra il Ljubljanica ed i monti dell'entroterra
Dal ponte si può vedere una delle parti più intatte del fiume Ljubljanica , e a volte pure qualche animale dell'ambiente acquatico . Subito dopo aver attraversato il ponte si volta a sinistra sullo sterrato e dopo 50 metri ancora a destra per continuare il percorso su un sentiero serpeggiante tra le pianure ed i prati inondati accanto al Ljubljanica . Pian piano ci si avvicina ai monti, tra i quali il più alto è Debni vrh con i suoi 530 metri e l'affascinante torre panoramica nei pressi del Castello dei cavalieri Ostrovrh. Si arriva poi allo stagno ai piedi di Debni vrh , mantenuto perfettamente dall'associazione pescatori di Vevče. Qua si possono quasi sempre incontrare promettenti pescatori che cercano di acchiappare qualche carpa. Vicino allo stagno c'è anche uno dei due punti d'accesso (quello più ripido) per la salita sul monte Debni vrh, entrambi però si trovano lungo il sentiero; l'altro punto di partenza è a Cesta v Kresnice subito dopo il ponte che attraversa il Ljubljanica alla fine di Zalog. Un po' più avanti dello stagno si trova il braccio morto del fiume Ljubljanica con un piccolo isolotto al quale porta una passerella molto stretta. Si può ammirare la vegetazione della palude molto colorita e ricca , ma non mancano neanche i timidi animali fluviali . Proseguendo con la strada accanto al braccio del fiume ci si avvicina al fiume Ljubljanica , . Lo sterrato diventa strada asfaltata la quale porta verso il centro del pescatori di Vevče dove ci si può rinfrescare un po'. Da qua si procede per la strada sotto il ponte della ferrovia dove un tempo si trovava il porto sul versante sinistro del fiume Ljubljanica, fino a Cesta v Kresnice. Si volta a destra verso Podgrad e si comincia con l'ultima parte della gita. Fare attenzione perché il sottopassaggio, dopo il quale si sale rapidamente sul Cesta v Kresnice , è molto stretto. Dopo poco si intravede sul lato destro della strada il parcheggio ed il sottopassaggio che porta verso il Castello antico ed il monte Debni vrh (il secondo punto d'accesso). Solo qualche pedalata ancora e presto ci si trova al punto di partenza del sentiero – davanti alla trattoria Pri Peclju. Se prima non c'era il tempo, questa è l'occasione migliore per fare una sosta e per rinfrescarsi.

La confluenza dei fiumi Sava, Ljubljanica e Kamniška Bistrica , , , , , ,
La confluenza dei tre fiumi è una tra gli ultimi grandi ghiaieti naturali del Sava e rappresenta, anche in ambito europeo, un'importante area di riproduzione del salmone del Danubio (Hucho hucho). Inoltre, già da tempo la parte del Sava dalla confluenza lungo in fiume è definito da i pescatori tra le più prestigiose. Secoli fa, l'area di confluenza era molto più estesa visto che il Sava fluiva in più braccia. Però dopo la regolazione attuata per migliorare la navigabilità, il letto del fiume ha mantenuto il proprio aspetto fino ad ora.

La navigazione sui fiumi Sava e Ljubljanica
Per via dell'elevata capacità e delle spese di trasporto basse, il trasporto fluviale fu molto importante in passato. Molte navi più o meno grandi navigarono sul Sava per poi continuare la propria rotta da Podgrad sul fiume Ljubljanica. Nell'Ottocento il porto di Zalog alla confluenza dei due fiumi (sul versante sinistro del fiume ed in prossimità del ponte ferroviario) , dove terminava il percorso navigabile del Sava, fu tra i più importanti scali nel territorio sloveno. Il Sava permetteva la navigazione non solo fino a Sisak in Croazia (la navigazione da Sisak durava due settimane) ma pure più in avanti. Invece il Ljubljanica forniva la merce agli abitanti di Lubiana ed anche a quelli di Trieste e delle altre città del litorale. Trainare la nave da carico per il fiume in su esigeva parecchio tempo e tanta fatica. Nel primo periodo le navi furono trainate da detenuti, che furono poi sostituiti da operai molto forti. I »vlačugarji« (in italiano »coloro che trainano«) camminavano sul versante destro del fiume e con lunghi funi trainavano i battelli. A metà del secolo XIX iniziarono ad usare gli attacchi dei buoi. Per regolare la direzione usavano aste molto lunghe, con le quali scostavano i battelli dalla riva. L'arrivo del treno nel 1849 causò il declino del trasporto fluviale sul Sava ed i lavoratori diventarono operai delle ferrovie. Nel 1865 fu trainata a Zalog l'ultima nave, dopo di che rimasero solo alcuni traghetti per il trasporto dei passeggeri e del carico.

Podgrad
Podgrad è un piccolo paese accanto alla foce del fiume Besnica. Per la sua posizione favorevole e strategica alla confluenza dei fiumi, il paese vanta una storia molto interessante. Il territorio tra il fiume Sava ed i monti del Sava fu insediato già nei tempi romani ed alla confluenza dei fiumi Sava e Ljubljanica ci fu anche una rocca romana per la difesa delle vie fluviali del Sava e del Ljubljanica. Nel Medioevo il paese prese il nome Osterberg (Ostri vrh, in italiano Monte aspro) dal nome del castello sopra il borgo. Gli studiosi credono che il castello fosse stato costruito già nel 1150 e che cambiò numerosi signori e proprietari. All'inizio ci fu solo il castello antico che fu però abbandonato per molti anni, ma i resti del castello sono visibili tutt'oggi. Nel Settecento, prima che il vecchio castello crollò, fu costruito l'ancora visibile Castello nuovo . Il castello è chiamato anche La Villa di Kansky e prende il nome dai proprietari del vicino stabilimento chimico Arbo nel periodo prima della Guerra. Alla fine del Medioevo i cavalieri Ostrovrh combattero contro i turchi. Jurij Gallenberg (da St. Gallen in Svizzera), l'ultimo del cavalieri, fu ucciso durante lo scontro vicino alla rocca di Bihać nell'anno 1562. Siccome non ebbe figli, la stirpe degli Ostrovrhar scomparse per sempre ed il castello fu trascurato. Presto i cavalieri diventarono eroi popolari ed oggetto di molte leggende e di poemi, il più noto dei quali è sicuramente il personaggio Ostrovrh che per Prešeren fu lo sposo mancato di Rozamunda nel poema Turjaška Rozamunda. Gli abitanti di Podgrad preservano la tradizione sistemando il sentiero ed organizzando l'annuale marcia per il Sentiero di Ostrovrh. Oltre al numero civico, ogni casa di Podgrad ha anche inciso l'antico nome di famiglia e la bandiera bianca e rossa dei cavalieri Ostrovrh . Grazie al fiume Besnica ed alla vicina ferrovia, nel 1860 a Podgrad fu aperto l'oleificio di Osterberg, una tra le prime fabbriche chimiche del territorio sloveno d'allora.

La ferrovia Vižmarje–Črnuče–Laze ,
Il tratto Nord della ferrovia di Lubiana di un tempo fu in servizio tra gli anni 1942 e 1945, durante l'occupazione delle truppe tedesche. Quando nel corso della Seconda Guerra Mondiale le Potenze dell'Asse invasero la Jugoslavia, la maggior parte di Lubiana spettò all'Italia, invece la periferia Nord della città passò sotto la Germania nazista. Così i binari da Jesenice, Kamnik e Zidani Most, che per la maggior parte correvano nel territorio tedesco, si incontrarono nella Lubiana italiana. Nonostante il patto tra le due parti riguardante il traffico ferroviario ai valichi di Bohinjska Bistrica, Vižmarje e Črnuče, per il timore di procedure doganali lunghe, la Germania decise di congiungere le "proprie" parti della ferrovia alla Rete ferroviaria di deviazione. Inoltre collegarono la periferia Nord di Lubiana con le altre strade (ancora oggi, una parte di questa tangenziale molto popolare e trafficata si chiama Nemška cesta o Strada tedesca). Il traffico ferroviario su questa rete fu fermato dopo la Seconda Guerra Mondiale, i binari invece furono nuovamente usati per costruire il collegamento ferroviario tra Brčko e Banovići in Bosnia Erzegovina. Dal ponte a Laze si possono ancora vedere i resti del terrapieno e del ponte attraverso il fiume Mlinščica.

L'impianto centrale di depurazione di Lubiana a Zalog
L'idea originale dello smaltimento e del trattamento di acque reflue di Lubiana prevedeva il posizionamento di un depuratore a Kodeljevo. Ma visti i progetti urbanistici della città, la posizione si è spostata lungo il fiume Ljubljanica, prima a Fužine ed infine a Zalog nei pressi della confluenza dei fiumi Ljubljanica e Sava. Il progetto di costruzione dell'impianto prevedeva diverse fasi. Nel 1991 fu sistemato il livello di trattamento meccanico, e nel 2005 iniziò ad essere in funzione l'impianto di trattamento biologico-meccanico. Comunque sia, dovranno migliorare l'impianto con lo smaltimento dell'azoto e del fosforo, nonché con l'aumento della capacità da 360.000 unità a più di 500.000 unità.

Trattoria Pri Peclju a Podgradu
La trattoria è nota per l'ampio spazio all'aperto, dove si possono gustare specialità culinarie. Gli amanti dello sport e i più piccoli si possono svagare su molti campi sportivi.

Agriturismo Pri Lazarju a Podgradu
L'agriturismo sopra Podgrad è una delle soste per Sentiero di Ostrovrh ed offre un panorama spettacolare sulla confluenza e sulla parte Nord del Bacino di Lubiana. Per arrivare all'agriturismo bisogna attraversare Podgrad e salire poco più di 100 metri. L'agriturismo non offre solo alimenti fatti in casa, ma anche programmi culturali e d'intrattenimento molto ricchi.

Agriturismo Pr' Krač a Dolsko
Attraversato il fiume Sava a Laze si può fare una piccola deviazione di 600 metri per arrivare all'agriturismo Pr' Krač a Dolsko. La fattoria ha già 300 anni e fa parte dei monumenti culturali nazionali. La proprietà è inoltre inserita nel progetto europeo Case della tradizione.

Katrca Klub a Beričevo
Bar in pieno centro a Beričevo.

Trattoria Pečnikar a Šentjakob
A Šentjakob, facendo una piccola deviazione dal percorso, si può fare una sosta e mangiare qualcosa nella trattoria slovena Pečnikar che prepara deliziosi brodi di manzo e squisiti arrosti di carne.

Trattoria e pizzeria Boccaccio a Šentjakob
Trattoria e pizzeria ad un passo dalla strada principale.

Centro dei pescatori di Vevče a Zalog
Il bar dell'associazione offre qualche volta piatti a base di pesce e arrosti di carne.

La confluenza dei fiumi e i paesi vicini
Dicono che alcuni posti vicino alla confluenza dei fiumi siano collegati con Giasone e gli Argonauti. La leggenda narra che gli Argonauti rubarono il vello d'oro dell'ariete volante mitologico e che salvarono le proprie vite fuggendo. Navigarono per i fiumi Danubio e Sava e raggiunsero la confluenza con il Ljubljanica, dove passarono l'inverno prima di proseguire con la fuga. In epoca romana fu fondata la rocca romana a Zalog, proprio tra i fiumi Ljubljanica e Sava, dal quale prese il nome di Savo Fluvio.

La marcia per il Sentiero degli Ostrovrh
Ogni anno si svolge la marcia per il Sentiero degli Ostrovrh. Il punto di partenza è a Podgrad.

La Strada della frutta tra Javor e Janče
Nell'ambito della Strada della frutta, si svolgono le Domeniche delle fragole a giugno e le Domeniche delle castagne ad ottobre. A giugno vi è anche la marcia lungo il Sentiero dei mirtilli. In occasione della Domenica delle palme, gli abitanti di Janče ergono la fascina gigante, nelle chiese della zona invece si svolgono numerose processioni delle fascine.

Il Sentiero degli Ostrovrh
Il sentiero prende il nome dai cavalieri Ostrovrh ed è un percorso circolare ed animato che guida gli escursionisti attraverso il patrimonio storico, naturale, culturale e tecnologico di Podgrad vicino Lubiana. Il punto di partenza si trova dietro l'ex fabbrica chimica Arbo, dove ci sono anche tutte le informazioni necessarie. Durante il percorso si può vedere la fabbrica, il Castello nuovo, i resti del Castello antico degli Ostrovrh, la cava delle macine per i mulini e l'agriturismo Pri Lazarju. Il sentiero corre per le vie del bosco ed è sempre in ombra. Per percorrerlo ci vogliono circa due ore e mezzo di camminata moderata.