KORENO VICINO HORJUL
Lunghezza
45,6
Lunghezza 45,6 km
Durata del percorso
03:00
Durata del percorso 03:00
Največja strmina vzpona[%]
12
Livello massimo della salita: 12 %
Livello massimo della discesa: 8 %
Livello medio della salita: 4 %
Livello della salita oltre 5%: 5,50 km
Altezza minima del percorso: 297 m
Altezza massima del percorso: 704 m
Differenza d'altitudine: 743 m
Poraba kalorij
6104
Consumo di energia per gli uomini: 6104 kJ (1458 kcal)
Consumo di energia per le donne: 4974 kJ (1188 kcal)
Difficoltà
Difficoltà: Difficile
Tipologia del terreno ciclabile
Tipologia del terreno ciclabile: Misto
Tipo di bici: Bici da trekking
Breve descrizione

Viste alcune salite e discese, il percorso non è adatto per iniziare la stagione. Il sentiero percorre paesaggi veramente belli con natura incontaminata e i caratteristici paesi della zona. A parte una discesa sullo sterrato verso Koreno di 2,2 chilometri, la strada è interamente asfaltata ed è molto amata dagli escursionisti in bici.

Percorso

Pri Gorjancu-Podsmreka – Dobrova – Podolnica – Horjul – Vrzdenec – Samotorica – Koreno– Slevica – Dolenja vas – Dvor - Gabrje – Šujica – Razori – Draževnik – Kozarje – Podsmreka-Pri Gorjancu

Dalla città ...
Si inizia il percorso presso la trattoria Gorjanc , dove c'è un incrocio semaforizzato (in direzione di Vrhnika) per l'autostrada, noi voltiamo a destra e azzeriamo il contachilometri. Attenzione: se si arriva al punto di partenza in macchina bisogna sapere che è possibile parcheggiare solo durante l'orario d'apertura della trattoria. Tuttavia, una volta finito il nuovo parcheggio P+R nelle vicinanze, la situazione migliorerà.
A lato dell'incrocio di fronte alla trattoria, si trova il monumento commemorativo alla guerra per l'indipendenza della Slovenia . Fu proprio qui che nel 1991 posero le prime barricate che impedirono all'Armata Popolare Jugoslava l'ingresso in città.
Si inizia dunque con la nostra gita odierna. Con solo qualche pedalata verso Nord ci si ritrova nel Comune di Dobrova – Polhov Gradec. Ecco come poi ci si riscalda attraversando due grandi vivai di piante a Podsmreka , un paese con case sparse parzialmente sul lato della strada. Una parte del paese viene chiamata anche Šmartno, dalla Chiesa di San Martino che fu menzionata per la prima volta già nel 1528 . La trattoria omonima – Osteria di s. Martino – si trova proprio dietro alla chiesa. Dopo poco più di due chilometri per Komanije, Draževnik e Razori si arriva sulla strada che da Lubiana porta a Dobrova, Polhov Gradec e Horjul . Con prudenza giriamo a sinistra e ci dirigiamo verso la rotatoria dove prendiamo la direzione per Horjul. La rotatoria si trova a Dobrova , uno dei maggiori paesi nella zona dove si incontrano le valli dei fiumi Horjulka e Gradaščica . Tra i più importanti monumenti del paese vi è l'imponente Chiesa dell'Assunta, patrimonio artistico costruito in stile barocco. Un tempo fu tra le mete di pellegrinaggio più visitate della Carniola. Costruita già prima del 1231, la vecchia chiesa fu demolita per essere poi ricostruita in stile barocco nel 1716 .

... verso Horjul ed un po' più in là
La strada fino a Horjul si snoda nella valle del fiume Horjulka , per i borghi del posto, attraverso i boschi e i campi – una gita in bici da godersela tutta d'un fiato. Per il sentiero s'incontrano così ciclisti ricreativi ed escursionisti ma anche ciclisti più esigenti. Arrivando a Brezje pri Dobrovi, un paese sparso all'estremità della valle paludosa, si può visitare la Chiesa di Sant'Agnese, menzionata per la prima volta nel 1526 . Il paese si trova ai piedi di un crinale di bosco con il colle Ključ (623 m) che svetta. Durante la Guerra di Liberazione (NOB), nel paese ci fu già nel 1941 una base militare partigiana. Il 12 maggio 1942, Brezje fu teatro di una violenta battaglia tra i partigiani e le forze italiane. Il giorno dopo, l'esercito italiano bruciò il paese. Il rifugio alpino, situato quasi in vetta al monte Ključ, al quale porta il sentiero dal paese, fu costruito in memoria degli avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale.
Tra Podolnica e Zaklanec si può fare una salita sul colle di 428 metri sulla vetta del quale si erge la piccola Chiesa fortificata di Sant'Ulricoa , circondata da mura medievali. La chiesa è così particolare per questo luogo che il comune di Horjul l'ha effigiata sul proprio stemma. Se per caso non si ha voglia di salire il colle, si può ammirare la chiesa dal basso, ed a sinistra, sulla pendice opposta, si trova il borgo Lesno Brdo con un nuovo "castello" situato dove una volta si trovava il castello di Baumgartner. Il castello originale fu dato alle fiamme e demolito durante le Seconda Guerra Mondiale. Possiamo tralasciare anche questa parte del nostro viaggio e continuare rapidamente sulla strada asfaltata principale che dopo poco più di 13 chilometri tra i paesaggi mozzafiato della campagna porta a Horjul , il paese più grande della valle di Horjul . Da quando è diventato la sede del proprio comune nel 1998, Horjul si espande molto rapidamente, perdendo così il proprio carattere di paese e diventando sempre più una località cittadina. Esistono molte storie riguardanti l'origine del nome del paese. Si dice che Horjul derivi dal periodo romano, quando il paese si chiamò »Hortus Julianus«, ovvero il giardino giulio. È possibile che un soldato romano, senza voglia di scrivere ogni giorno il nome intero del paese nei propri rapporti, iniziò ad usare l'abbreviazione »Hor. Jul.«. Si sa che un tempo Horjul fu detto anche Frjuj. Chiaramente, non si può fare senza Giulio, specie se Cesare, dal quale prendono il nome anche le Alpi Giulie.
Nella Chiesa di Santa Margherita a Horjul si possono ammirare gli affreschi del pittore Janez Šubic, invece nella cappella del cimitero, ideato da Jože Plečnik, l'architetto sloveno per eccellenza, si può vedere il bassorilievo "Pietà", opera di France Kralj del 1922 .

»Una tazzina di caffè«
Seguendo le indicazioni stradali per Šentjošt, si prosegue verso il paese di Vrzdenec. Seppure diretti verso Koreno, ignorate le indicazioni per il paese. La nostra gita è un po' più lunga e forse anche meno impegnativa. Attraversiamo Ljubgojna e Vrzdenec , dove è utile verificare le proprie provviste d'acqua e se necessario integrarle, visto che finora il tratto di percorso è stato avvolto dai raggi di sole (e non è mica finita qui), per non parlare delle salite durante il sentiero. A Vrzdenec vale la pena di visitare la Chiesa di pellegrinaggio di San Canziano del XIII secolo con una serie di affreschi tra i più antichi in Slovenia, nonché la vicina sagrestia , dove si possono visitare la "cucina nera" e un angolo commemorativo. Nella sagrestia nacque la madre dello scrittore sloveno più importante, Ivan Cankar, e quindi si può visitare la camera arredata in memoria di Neža Pivk. A Sud di Vrzdenec è possibile visitare il piccolo ZOO, mentre la campagna dei dintorni è conosciuta per la sua agricoltura biodinamica. Si sa, di questi tempi il bio è in voga tra gli alimenti di tutti i tipi – dallo yogurt al carburante diesel.

Andando in salita
Da Vrzdenec, seguendo le indicazioni stradali , si procede verso Šentjošt. Dallo svincolo per Žiri e Šentjošt , dove si volta a destra per le serpentine, la strada va leggermente in salita. La salita è veramente lunga. Dopo un chilometro si volta ancora a destra come mostra l'indicazione per Samotorica . All'inizio il sentiero è ancora ripido, dopo un po' ci si avvia nel fresco bosco che dopo una strada così ripida e senza fine giova al proprio corpo. Alla prima fattoria di Samatorica , ci si può rinfrescare un po' e godersi la vista sulla calle. A Samatorica vale visitare anche la Chiesa di San Michele in stile rinascimentale, caratterizzata dal soffitto in legno ed affreschi del Cinquecento. La salita è finita, ma la nostra gita continua passando accanto a due fattorie e avviandosi verso l'incrocio.

Decisi verso Koreno
Finiti i primi 23 chilometri, ci aspettano all'incrocio una serie di indicazioni stradali dedicati agli escursionisti, e dunque di poco aiuto ai turisti in bici. La strada (asfaltata) ci porta a destra verso Horjul. Tutto d'un tratto inizia la discesa tra l'ombra del bosco fino ad arrivare alla strada che da Horjul porta direttamente a Koreno (gli abitanti del luogo lo chiamano anche Korena). È proprio servita una discesa del genere! Ma le leggi della fisica non danno tregua – ogni discesa è seguita da una salita. Si volta leggermente a sinistra e si cambia marcia. Percorrendo 1,5 chilometri si arriva a Koreno, si attraversa la prima parte del paese e ci si avvia verso la cima. Si passano due fattorie e si insiste ancora fino all'ultima fattoria, proprio ai piedi della cima, dove si trova anche la caratteristica Chiesa di Sant'Ermagora e Fortunato datata alla fine del Secolo XIV con accanto la grande croce ed il tiglio, danneggiato da fulmini . La chiesa si può vedere da lontano, mentre dalla vetta del colle si apre un panorama unico , . Koreno rappresenta circa la metà della nostra gita ed è il punto adatto per una breve sosta.

Avanti fino in valle
Dalla chiesa si inizia la discesa sulla strada asfaltata passando per la trattoria in direzione di Slevica . In caso di incertezze, chiedere la direzione agli abitanti sempre cordiali e pronti ad aiutare. D'altra parte, questa strada è l'unica asfaltata, tralasciando quella sulla quale si è arrivati. Circa mezzo chilometro su questa strada e si arriva ad un incrocio. Ed adesso: a sinistra o a destra? A destra no perché la strada porta solo fino a Slevica. Perciò si gira a sinistra. Si percorrono poco più di due chilometri di strada sterrata nel bosco che diventa sensibilmente più difficile . Non è necessario sentirsi in imbarazzo se si vuole scendere dalla bici, sgranchire le ossa e dare un'occhiata nei paraggi. Se la fatica è tanta, si deve proseguire a piedi, ma solo fino alla fattoria Rožnik. Da qua inizia la strada asfaltata che porta a quella principale dove si volta a sinistra. Si inizia una leggera e non impegnativa discesa accanto al torrente Prosca. Se qualcuno vuole rinfrescarsi un po' la gente locale ha sistemato alcuni punti con decenti accessi al torrente. Ma di contatti con la natura o con il fresco fiume Gradaščica ce ne saranno ancora molti sulla strada verso Dobrova.

Piano piano verso la meta
Arrivati a Dolenja vas , si attraversa il fiume Gradaščica sul ponte di legno ed ecco che ci si trova sulla strada Ljubljana–Polhov Gradec dove si volta a destra per Dvor , . Il paese è noto per uno dei monumenti religiosi sloveni più belli, la Chiesa di San Pietro [S29), costruita nel tardo gotico. L'anno 1523, inciso sul portale, segna l'inizio dei lavori alla chiesa, che fu conclusa nel 1561. Visto che l'interno non fu finito per molti decenni, la chiesa venne consacrata solo nel 1613. La chiesa è meravigliosa per gli straordinari dipinti, gli altari d'oro e le altre opere d'arte. Fa anche parte del patrimonio nazionale culturale della Slovenia. La chiesa è così intrigante anche perché neanche gli storici non sanno il motivo per il quale una chiesa di tale importanza si trovi in un paese così piccolo.
Dall'altra parte della strada si erge una chiesa più piccola e semplice, dedicata a San Nicolò .
Si continua la gita accanto al torrente Gradaščica , che si attraversa appena prima del paese di Dobrova. Anche alla rotonda del paese (che abbiamo già menzionato ad inizio percorso) si procede avanti verso Lubiana attraverso Razori e i prati sino alle prime case del paese, dove si volta sulla strada che passa sopra lo sterrato. La strada poco trafficata porta attraverso il paese fino all'incrocio. Dunque si va a destra e poco dopo a sinistra. Si passano alcune case ed eccoci di nuovo alla trattoria Gorjanc, punto d'arrivo di questo itinerario.

Il sentiero è lungo 46 chilometri. Se non è abbastanza, procedere pure verso la Palude di Lubiana!

Il monumento commemorativo alla guerra d'indipendenza della Slovenia
Di fronte alla trattoria Gorjanc, proprio a lato dell'incrocio, si trova il monumento commemorativo alla guerra d'indipendenza della Slovenia. Fu proprio qui che nel 1991 posero le prime barricate che impedirono all'Armata Popolare Jugoslava l'ingresso in città.

La Chiesa di San Martino a Podsmreka ,
La chiesa fu menzionata per la prima volta già nel 1528.

La Chiesa barocca dell'Assunta a Dobrova ,
La Chiesa dell'Assunta è un monumento artistico costruito in stile barocco. Un tempo fu tra le mete di pellegrinaggio più visitate della Carniola. Costruita già prima del 1231, la vecchia chiesa fu demolita per essere poi ricostruita in stile barocco nel 1716.

La Chiesa di Sant'Agnese a Brezje pri Dobrovi ,
La chiesa fu menzionata per la prima volta già nel 1526.

La chiesa fortificata di Sant'Ulrico di Augusta sopra Podolnica
Si suppone che su questo punto si trovava un insediamento preistorico. Un tempo la chiesa era circondata da mura molto alte con quattro torri di difesa contro i Turchi. La chiesa originale fu costruita in legno, ma andò in fiamme agli inizi del Settecento. Invece la chiesa di oggi è del 1751. Per costruirla hanno usato le pietre delle mura che furono appositamente demolite visto che i popoli turchi non presentavano più una minaccia. Furono distrutte anche la torre Ovest e la torre Nord delle mura.
Il mortaio dai tempi dei turchi rimase preservato per centenni. Nel 1991, l'Istituto per la protezione dei monumenti ha ristrutturato una parte delle mura, le quali comprendono anche due torri con annessi gli spioncini. Visto che si tratta di un monumento culturale, la chiesa fortificata di Sant'Ulrico è degna di essere visitata.

Il Nuovo "castello di Baumgartner" a Lesno Brdo
Così come un'isola sul mare, così anche Lesno Brdo si erge dalla pianura. Il paese è situato su un colle poco elevato, proprio accanto al castello, a Sud di Zaklanec e Horjul.
Nel corso della storia, il castello che oggi si trova sui resti dell'antico castello segnò la vita del paese. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il castello fu completamente distrutto, la tenuta fu regalata al proprietario attuale che restaurò il castello. È ancora conservato il pozzo medievale.

La Chiesa di Santa Margherita e il cimitero con la »Pietà« a Horjul , ,
La chiesa fu costruita in stile barocco nel 1678. Il pittore Janez Šubic la completò nel 1877, dipingendo la leggenda di Santa Margherita e altri motivi religiosi. Il cimitero presso la chiesa fu ideato nel 1922 dall'architetto sloveno più importante Jože Plečnik, invece nella cappella si può vedere la Pietà, bassorilievo in pietra dello stesso anno, opera di France Kralj.

La Chiesa di San Canziano a Vrzdenec ,
La nota meta di pellegrinaggio si trova nel paese Vrzdenec. La Chiesa di San Canziano fu costruita nel Duecento ed è nota per il presbiterio gotico ed alcuni affreschi tra i più antichi ancora preservati in Slovenia, dipinti già nella prima metà del XIV secolo. La serie di affreschi rappresenta la nascita di Gesù Cristo e l'omaggio dei Re Magi.

La "cucina nera" e la camera dedicata alla madre di Ivan Cankar a Vrzdenec
La "cucina nera" tradizionale si può vedere nella sagrestia accanto alla Chiesa di San Canziano. Nella casa si può visitare anche la camera dedicata a Neža Pivk, medre di Ivan Cankar, lo scrittore sloveno più importante.

La Chiesa di San Michele a Samotorica ,
Si tratta di un bell'esempio di architettura rinascimentale, con il soffitto in legno ed affreschi del Cinquecento.
Gli altari della Chiesa di San Michele sono tutti e tre fatti in legno. L'altare maggiore è dedicato a San Michele, invece gli altari laterali rappresentano San Giorgio e la Madre di Dio.

La Chiesa di Sant'Ermagora e San Fortunato a Koreno ,
La chiesa si erge a 729 metri sopra il mare. È circondata tutti e quattro i lati da mura di pietra, all'interno del quale si trova il cimitero. Koreno fu un forte romano, invece la chiesa fu consacrata nel 1389 e mostra i dipinti sul soffitto. L'altare maggiore dedicato ai Santi Ermagora e Fortunato in legno è opera di Facija.

La Chiesa di San Pietro a Dvor pri Polhovem Gradcu , ,
Il paese è noto per uno dei monumenti religiosi sloveni più belli, la Chiesa di San Pietro , costruita nel tardo gotico. L'anno 1523, inciso sul portale, segna l'inizio dei lavori alla chiesa, che fu conclusa nel 1561. Visto che l'interno non fu finito per molti decenni, la chiesa venne consacrata solo nel 1613. La chiesa è meravigliosa per gli straordinari dipinti, gli altari d'oro e le altre opere d'arte. Fa anche parte del patrimonio nazionale culturale della Slovenia. La chiesa è così intrigante anche perché neanche gli storici non sanno il motivo per il quale una chiesa di tale importanza si trovi in un paese così piccolo.
Le analisi più recenti confermano che durante il periodo delle invasioni turche la chiesa servì come fortezza. Sul soffitto a cassettoni del 1577 si possono trovare le prime scritte pubbliche in lingua slovena.
Sopra il portone principale ornamentale con figure varie è inciso il nome del ingegnere e costruttore Gregorij Ruckhenstain. Tra i gioielli della chiesa vi sono i sei altari minori in oro, i due dipinti di Metzinger, le statue sull'altare maggiore, opere della famiglia Facija, i locali artigiani del legno. Forse il dipinto più bello della chiesa è l'immagine della Sacra Famiglia con Maria e Giuseppe che tengono Gesù bambino per mano.

La natura , ,
La natura da queste parti è ricca di boschi e prati fioriti che hanno preservato la propria varietà anche grazie all'agricoltura meno intensiva.

Osteria Gorjanc, Brezovica
L'osteria aprì le proprie porte nel lontano 1813. Dopo la Seconda Guerra Mondiale rimase chiusa fino al 1967.

Osteria s. Martino, Podsmreka
L'osteria di San Martino si trova accanto alla chiesa omonima ed è nota per le specialità tradizionali slovene.

Osteria Pri Škofu, Zaklanec
L'osteria è nota per la propria tradizione, ospitalità e i piatti tipici che ricordano la squisita cucina della nonna.

Agriturismo Pr' Hlip'č, Samotorica
Una sosta all'agriturismo a Samatorica è l'ideale per riposarsi e respirare aria fresca, fare uno spuntino e per godersi il panorama spettacolare. L'agriturismo dista solo cinque chilometri da Horjul ed offre una vista mozzafiato su Vrhnika, Borovnica e sui monti circostanti fino al monte Snežnik.

Agriturismo Pr' Janš, Koreno
L'agriturismo si trova a Koreno, solo quattro chilometri da Horjul, a 650 sopra il mare. Il giardino di fronte alla fattoria presenta una vista splendida sulla Valle di Horjul, su una parte del Bacino di Lubiana, su Vrhnika e su Borovnica.
Inoltre, l'agriturismo propone una ricca offerta di piatti caserecci.

Agriturismo Pr' Lenart, Koreno
L'agriturismo si trova a 720 metri sopra il mare e offre una vista unica sul paesaggio. Gli ospiti possono gustare i salami tutti i giorni, invece per i cibi cotti bisogna prenotarsi. L'agriturismo è noto anche per la produzione di tè caserecci e erbe medicinali di casa.

Punto di ristoro Andrejc, Dvor pri Polhovem Gradcu
L'interno del locale che si trova proprio ad un passo dal ruscello è arredato seguendo attentamente lo stile tipico della campagna slovena, dando attenzione ad ogni piccolo particolare. Si tratta della ricostruzione della stalla d'un tempo. I proprietari hanno pensato anche ai turisti in bici, visto che mettono a disposizione cavallette per bici in tronco intero. Oltre alle bevande di tutti i tipi, il locale offre panini, hot dog e salsicce.

Gli scritti riguardanti l'insediamento antico
Esistono diverse teorie secondo le quali sul punto dove oggi si trova la Chiesa di Sant'Ulrico ci sarebbe stato un insediamento preistorico.

Il sentiero si svolge anche su strade sterrate ben mantenute (da Slevica alla fattoria Rožnik). Tuttavia, dopo un forte acquazzone lo stato dello sterrato può peggiorare. Canali e fosse si sviluppano con facilità, causando alcuni guai a ciclisti che non pedalano una moutain bike.