LA GLORIA DI VALVAZOR
Lunghezza
82,8
Lunghezza 82,8 km
Durata del percorso
04:00
Durata del percorso 04:00
Največja strmina vzpona[%]
6
Livello massimo della salita: 6 %
Livello massimo della discesa: 8 %
Livello medio della salita: 4 %
Livello della salita oltre 5%: 9,10 km
Altezza minima del percorso: 246 m
Altezza massima del percorso: 573 m
Differenza d'altitudine: 1313 m
Poraba kalorij
8139
Consumo di energia per gli uomini: 8139 kJ (1944 kcal)
Consumo di energia per le donne: 6632 kJ (1584 kcal)
Difficoltà
Difficoltà: Media
Tipologia del terreno ciclabile
Tipologia del terreno ciclabile: Asfalto
Tipo di bici: Bici da strada
Breve descrizione

Non possiamo essere certi che il famoso J. V. Valvasor abbia mai attraversato il percorso che ci siamo prefissati ma possiamo affermare con certezza che questo percorso è sicuramente uno tra i più belli nei dintorni. La natura è stata generosa e le persone laboriose l'hanno saputo sfruttare. A quei tempi Valvasor non ha certamente potuto viaggiare in bici, mentre oggi il percorso si presenta molto adatto proprio per le speciali bici da strada.

Percorso

Sostro – Sadinja vas – Pance – Mali Lipoglav – Zgornja Slivnica – Grosuplje – Spodnje Blato – Višnja Gora – Ivančna Gorica – Radohova vas – Praproče – Bogenšperk – Šmartno – Zavrstnik – Štangarske Poljane – Veliko Trebeljevo – Besnica – Pečar – Sostro

Acceleriamo a Sostro
Il nostro percorso verso Sadinja vas inizia al capolinea dell'autobus urbano n. 13, tra la trattoria Pri Kovaču e la chiesa di S. Lenart , . La nostra prima meta è Lipoglav per cui a Podlipoglav giriamo a sinistra. Si tratta di un tragitto ciclistico molto amato in tutte le stagioni. In estate, quando fa molto caldo, accanto al corso d'acqua che si snoda attraverso la valle ombreggiata si trova sempre un po' di fresco piacevole, un percorso ideale e un traffico non troppo intenso. Sulla destra ci saluta il mulino Dolenčev mlin , e sebbene non ancora ben riscaldati, siamo già prossimi a Selo pri Pancah. Qui giriamo leggermente a destra verso Lipoglav (c'è un segnavia) e procediamo verso la valle che man mano si restringe fino a far passare solo la strada e il torrente.

Riempiamo i polmoni
La strada sale dolcemente e seguono delle brevi serpentine: perfette per farci riempire i polmoni di aria fresca proveniente dal bosco che ci circonda. Ad un tratto siamo già in cima alla collina, all'incrocio con i segnavia. A sinistra, a Pance si trova un noto ristoro per ciclisti . Proseguendo per la strada si arriva dritti a Dole ma noi giriamo a destra verso il paese di Mali Lipoglav. Circa un chilometro e mezzo di leggera salita a zig zag attraverso il bosco, e siamo già arrivati. Seguiamo la strada principale e passiamo accanto alla stazione dei pompieri alla nostra sinistra. Dopo un centinaio di metri la strada comincia a scendere e nei pressi dell'indicazione stradale per Šmarje - Sap giriamo ad angolo retto verso sinistra . Potremmo anche fermarci in centro a Mali Lipoglav e prepararci per la discesa, ma questa volta Šmarje - Sap non è la nostra meta, pertanto alla prima diramazione (presso il trasformatore) giriamo a sinistra verso Zgornja Slivnica. Se siete attratti dal vedere la casa rinnovata al centro del paese , converrà fermarsi per darle un'occhiata da vicino.

I freni cantano
Dietro il paese si estendono uno splendido paesaggio e una strada che sembra fatta apposta per le bici. Attraverso il bosco continuiamo a scendere verso il paese di Perovo; se non ci consideriamo tra i più audaci, coraggiosi e veloci, prima di arrivare al paese i nostri freni si riscalderanno per bene. Alla fine di Perovo giriamo a sinistra, imbocchiamo una strada più ampia, procediamo a destra sul sovrappasso dell'autostrada della Bassa Carniola (Dolenjska) e siamo già all'inizio della zona industriale di Grosuplje.

Lasciamo Grosuplje al più presto
Al primo incrocio giriamo a sinistra verso il villaggio di Jerova vas che rappresenta la via più breve attraverso Grosuplje, andando da questa direzione ma essendo molto trafficata non rappresenta di certo una delle strade migliori per i ciclisti. Cerchiamo perciò di uscire al più presto dalla città. Arrivati all'incrocio passerà abbastanza tempo prima di riuscire a svoltare a sinistra verso Ivančna Gorica. Mancano cento metri alla rotatoria in cui proseguiremo dritto (in direzione Trebnje, Višnja Gora). La città è rimasta alle nostre spalle e lentamente possiamo riprenderci dal trambusto del traffico, sebbene neanche sulla strada verso Višnja Gora non saremo da soli.

Verso la Bassa Carniola (Dolenjska)
Si tratta di una strada alquanto trafficata quella che porta verso Spodnje Blato. Dal paese in avanti comincia a salire e l'asfalto è a tratti malconcio. Per non imbatterci in qualche buca bisognerà sviare, ma non troppo da rischiare di girare a sinistra verso Spodnje Brezovo. Proseguiamo invece dritto attraverso il bosco. A Peščenik giriamo a sinistra verso Višnja Gora . Prima di Višnja Gora ci aspetta una meritata discesa. A Višnja Gora passiamo davanti al palazzo degli Auersperg e arriviamo fino alla piazza Glavni trg . Dopo averla attraversata comincia la discesa verso Ivančna Gorica.

Un pizzico di noia
Molti di noi non amano affatto guidare attraverso dei luoghi urbanizzati lungo l'autostrada. Per staccarci dalla noia ci pensa il castello di Podsmreka; lo vediamo alla nostra sinistra, sull'altro lato dell'autostrada, davanti a un enorme cava che ha quasi inghiottito l'intero monte. Che vista triste! Il castello costruito nel XVI secolo sta perdendo la sua collina o meglio il suo entroterra, a causa della cava. Non sorprende che sta diventando sempre più trascurato.

Dalla Dolenjska verso Zasavje ...
Ancora prima di arrivare a Ivančna Gorica possiamo vedere a Malo Hudo, a sinistra vicino alla strada, l'antica stazione della posta che viene chiamata palazzo Fedransberg. Costruita nel XVIII secolo è rimasta quasi uguale! A Ivančna Gorica ci dà il benvenuto la Trattoria e pizzeria Krjavelj che si trova alla nostra sinistra. Sarà pur vero che abbiamo attraversato solo un terzo della strada ma assetati lo possiamo essere ugualmente. All'incrocio in centro città si trova una pietra miliare romana di oltre 2000 anni. Qui possiamo girare a sinistra per fare una breve gita fino al convento di Stična (2 chilometri) oppure proseguire dritto e alla fine del paese girare a sinistra sulla strada principale in direzione di Radohova vas. Arrivati in paese un segnavia ci indirizzerà a sinistra verso Litija , . Attraversiamo dei piacevoli e molto ben tenuti villaggi e abitati dove la natura sembra essere baciata dal sole anche quando il cielo è coperto dalle nuvole. Arriviamo nel villaggio di Selo pri Radohovi vasi dove si trova un grande possedimento di cavalli . Forse conviene fermarci un attimo nell'antica trattoria di Štorovje . Anche le persone sono gentili... Veramente bello – per l'anima e per gli occhi , e anche per il corpo. Proseguiamo con piacere. Il percorso di Valvasor è uno tra i più amati e più belli, sia per l'ottimo terreno e per il percorso dinamico, sia per la bellezza indescrivibile dei dintorni e dei luoghi che vi tocca. I tratti brevi e meno piacevoli attraverso le grandi città verranno presto dimenticati.

... un po' su e un po' meno giù fino a Bogenšperk
Segue la valle di Temenice con le sue numerose fattorie e poi, lasciate alle spalle Sobrače, la strada comincia a salire e diventa ripida quanto basta per farsi sentire bene alla gambe che saranno liete dei vantaggi che questa apporterà loro. La cima dove si trova il bivio per Suhi Javor è presto raggiunta, e siamo già pronti per la discesa verso Litija. Ci fermiamo un attimo davanti al castello rinascimentale di Bogenšperk , un tempo di proprietà del padrino del nostro percorso, il barone Janez Vajkard Valvasor .

Šmartno pri Litiji
Dal castello di Bogenšperk continuiamo la discesa verso Šmartno pri Litiji. E di nuovo ci viene da pensare per quanto tempo dovremmo ancora guidare in salita. Al primo incrocio davanti alla maestosa chiesa di S. Martino , giriamo verso Litija. A destra, cinquanta metri dalla chiesa, gli assetati e gli affamati potranno fermarsi alla trattoria Pri Mačku . Il secondo incrocio è quello decisivo. La strada con diritto di precedenza svolta a destra verso Litija, ma noi dobbiamo proseguire a sinistra verso Zavrstnik in direzione del ruscello Besnice (segnavia).

Un'altra meravigliosa valle del torrente Reka e il rendiconto
Segue Zavrstnik, noi invece continuiamo a pedalare allegramente, godendoci in pace le bellezze della natura! Se non l'abbiamo fatto prima, ora è la volta buona per riempire le scorte; la trattoria lungo la strada è per ora l'ultima, dopo non ce ne saranno altre per un bel po'. Delle brevi serpentine ci avvisano che presto dovremo saldare il conto per tutte le discese fatte fin ora, ma prima ci aspettano degli eccezionali momenti di piacere ciclistico, offerti dal percorso che passa attraverso questa stupenda valle abbellita dal suo torrente . Ed ecco che, subito dopo le Štangarske Poljane, passato il bivio per Volčja Jama, non si scherza più. "Buttiamo giù la marcia", come dice, in modo alquanto pittoresco, il nostro amico ciclista quando deve deragliare la catena per arrivare ai rapporti più bassi, e spingiamo sui pedali.

Da Trebeljevo nuovamente a valle
Nella seconda parte della salita siamo più volte tentati di fermarci per poterci guardare intorno . I panorami che si estendono in lontananza da entrambe le parti sono veramente stupendi ma si tratta solo di una scusa. In realtà vorremmo solo riprendere fiato. E come amiamo consolarci che tutto il male prima o poi finisce, anche questa strada all'improvviso si appiana proprio nel punto dove si trova l'incrocio sul quale giriamo a destra verso Prežganje. Da qui il percorso, molto meno faticoso, procede lungo la strada principale verso Veliko Trebeljevo (il segnavia indica verso Lubiana). Le prime fattorie e le case di vacanza sono il segno che fino in cima manca poco . Il percorso continua nuovamente in giù e soprattutto all'inizio c'è molto più lavoro per i freni che per le gambe. Giunti al torrente Besnica la discesa si addolcisce un po'. A sinistra sotto la strada si trova l'invitante trattoria con l'allevamento dei pesci Marolt . Da qui la strada ci conduce verso il torrente Besnica, fino al paese di Spodnja Besnica dove arriviamo quasi in picchiata. Alla fine del paese giriamo a destra verso Zalog . La discesa è ideale per non dover pedalare troppo. Ora ci aspetta solo un altro breve tratto attraverso Podgrad che però non è tanto piacevole a causa della stretta carreggiata. Subito dopo scattiamo sotto la ferrovia, svoltiamo a sinistra e proseguiamo sulla strada con diritto di precedenza fino a Zalog.

Da Zalog a Sostro
Sarà pur vero che c'è molto traffico, ma andare in bici lungo il fiume Ljubljanica è comunque piacevole. All'inizio di Zalog attraversiamo il fiume Ljubljanica e proseguiamo sulla pista ciclabile fino al silos di grano che si intravede in lontananza. Poco prima del silos giriamo a sinistra oltre la strada Zaloška cesta sulla via Rosna pot (chi mai avrà scelto un nome simile!?) e ci avviamo verso la via Kašeljska. Non preoccupatevi – i troppo veloci verranno frenati dai dossi! All'incrocio giriamo a destra e poi a sinistra sulla strada Mazovčeva e attraversandola oltrepassiamo nuovamente il fiume Ljubljanica. Una stretta strada asfaltata ci porterà a Sostro. Quando le case cominciano a diradarsi, ci congiungiamo alla strada principale che alla curva successiva svolta a destra ma noi proseguiamo dritti verso la chiesa dove il nostro percorso finisce. Lungo la strada che ci siamo lasciati alle spalle e dopo 82 chilometri, ben sentiti dalle nostre gambe, ci viene da chiederci: torniamo direttamente a casa o ci fermiamo da qualche gentile locandiere , per assaporare qualcosa di casereccio che ci faccia ripristinare le calorie perse. A ognuno la sua scelta!

Il mulino Dolenčev mlin
Alla fine del paese di Podlipoglav, vicino alla confluenza dei fiumi Panska e Javorska reka, si trova un mulino di oltre 200 anni e a fargli ombra un maestoso fienile. Dandone preavviso si può provare anche a macinare il grano, impastare il pane e cuocerlo nel forno a legna. Nella fattoria organizzano vari workshop e serate letterarie, oltre a preparare dei rinfreschi per gruppi che prenotano in anticipo.

Mali Lipoglav (50 m)
Al centro del villaggio si trova la chiesa parrocchiale di S. Nicola che risale al XV secolo ed è stata resa barocca a metà del XVIII secolo. Accanto si trova l'agriturismo pri Jakopcu, un piccolo negozio, il fienile e subito a sinistra dopo l'incrocio in direzione Šmarje – Sap l'essiccatoio di frutta del paese .

Višnja Gora
Questi luoghi pittoreschi furono calpestati già dagli Illiri e dai Celti, mentre più tardi li attraversarono anche i Romani. Nel medioevo gli abitanti dell'odierno Stari trg (la parte bassa dell'abitato), fuggendo davanti ai Turchi, si spostarono in alto verso il colle vicino; così nacque l'odierna Višnja Gora – l'abitato che ottenne i diritti cittadini già nel lontano 1478. La città vanta un certo numero di monumenti culturali, tra le strutture minori e maggiori richiamiamo l'attenzione sul palazzo degli Auersperg , davanti al quale siamo passati e nel quale oggi risiede l'istituto di istruzione ed educazione, e sulla fontana in piazza Mestni trg con sopra la statua di J. V. Valvasor, il cui nome è stato prestato al nostro percorso. Ovviamente non possiamo ignorare il grande guscio di lumaca dal quale i padri della città bevevano durante le occasioni solenni. Questo rituale fu alla base di numerose storie, tra le quali anche a quella che narra della lumaca incatenata. Pertanto il guscio di lumaca è rimasto il simbolo di Višnja Gora fino ad oggi.

La pietra miliare Romana a Ivančna Gorica
Attraverso la storia furono usate svariate unità di misura per misurare il miglio, ed erano di diverse lunghezze. Queste unità derivano dal miglio romano, lungo circa 1479 metri. Un miglio romano contava 1000 passi doppi o passi lunghi dei loro soldati. La parola "miglio" deriva dal termine latino "millia passum", mille passi. Lungo le strade europee che furono costruite dai Romani vi venivano collocate delle pietre ogni miglio. Queste servivano per segnare la distanza da Roma e vennero chiamate pietre miliari. Solo poche sono rimaste conservate fino ai giorni nostri. Una di queste si trova all'incrocio in centro a Ivančna Gorica e orna anche lo stemma comunale.

Il monastero di Stična , , (2 km)
Il monastero di Stična è l'unico monastero cistercense ancora attivo sul territorio sloveno e allo stesso tempo uno dei maggiori monumenti culturali, religiosi e architettonici. Gli inizi risalgono all'anno 1132 e quindi al periodo romanico. Il monastero divenne ben presto il principale centro religioso, ecclesiastico, culturale ed economico della Carniola. Prima delle riforme giuseppine la biblioteca del monastero conservava i preziosi manoscritti illuminati di Stična, scritti in lingua latina e risalenti al XII e XIII secolo. Nel 1428 a Stična fu realizzato il famoso manoscritto di Stična, molto importante per la lingua slovena, che rappresenta uno dei primi monumenti scritti in lingua slovena. Nel corso dei secoli il monastero mutò nell'aspetto, ma si è comunque conservato il nucleo più antico, ossia il chiostro e la chiesa dell'ordine. Ai tempi delle riforme promosse dall'imperatore Giuseppe, nel 1784 il monastero fu sciolto. I monaci bianchi vi fecero ritorno a Stična solo nel 1898, dopo 114 anni. All'insegna del motto religioso Ora et labora, continuano la loro missione ancor oggi. Nel monastero si trova anche il Museo della religione slovena che conserva un'antica tradizione religiosa di oltre 1700 anni sul territorio Sloveno.

La valle del Temenica
Temenica è un fiume ipogeo della Dolenjska che fino alla sua foce scompare sotto terra per ben due volte. Il fiume sorge sui versanti meridionali della catena montuosa Posavsko hribovje e confluisce nel fiume Krka. Tempo fa sulle sue rive nella parte in alto, macinavano ben 22 mulini. I dintorni pittoreschi di questa valle unica ed affascinante ci incantano e seducono. Si tratta di posti nei quali la nostra bici sicuramente ritornerà ....

Il castello Bogenšperk (Wagensberg) , ,
Il castello fu nominato per la prima volta nel 1533 e nel 1672 fu acquistato da Valvasor che vi visse e lavorò per 20 anni. Qui ha scritto i suoi famosi trattati, anche quelli sul lago di Cerkno che li valsero l'appartenenza alla Royal Society londinese, e non per ultimo, anche la sua opera più nota "Slava Vojvodine Kranjske" (La gloria del Ducato di Carniola), con ben 3532 pagine, 528 illustrazioni e 24 allegati. Il lavoro visse la luce nel 1689, mentre i costi per la preparazione e la pubblicazione furono talmente elevati che Valvasor nonostante la sua ricchezza ed il successo del libro non riuscì a saldare. Insieme a altri lavori pianificati, che non portarono altro che conti in rosso, il debito oltrepassò le capacità finanziarie del barone e lo costrinse nel 1692 a vendere le sue proprietà, castello compreso, e traslocare in una modesta casa a Krško, dove l'anno successivo mori in miseria all'età di 52 anni. Dopo questo avvenimento il castello Bogenšperk cambio più volte proprietario, gli ultimi a lasciarlo furono i Windischgrätz dopo la capitolazione dell'Italia, i quali portarono con sé numerosi oggetti di gran valore. Dopo la guerra, il castello rimase trascurato fino al 1972, anno in cui fu rinnovato per bene. Peccato però che non sia stato possibile restituirli l'inventario distrutto. Ora vi trova la sua sede il museo dedicato a Valvasor, alcune altre collezioni, la sala per matrimoni e un piccolo ristorante. A chi volesse visitarlo si consiglia di informarsi in anticipo.

Šmartno pri Litiji
Šmartno era da sempre conosciuta per la sua industria mineraria, oggi inesistente. La maggior parte del materiale scavato consisteva nel piombo che veniva esportato anche nei paesi esteri. Nel villaggio la cosa più in vista tra tutte è la chiesa parrocchiale neogotica di S. Martino , , , costruita nel 1900 nel punto dove si dice che l'11 novembre, onomastico di S. Martino, un gruppo di minatori intrappolati nella miniera riuscì a riemergere in superficie. La chiesa con due campanili alti 60 metri è costruita in mattoni, seppure nel periodo gotico i mattoni non erano ancora conosciuti sul territorio sloveno.

La natura
L'acqua, in sintonia con il resto della natura, soprattutto con i boschi, crea un'atmosfera e un'energia uniche che può essere percepita appieno proprio passando in bici attraverso i sentieri delle valli fluviali, come ad esempio la valle del Temenica, la valle del fiume Reka e la valle del Besnica. Sopraffatti da questa sensazione, la bici diventa il nostro fedele compagno di viaggio e siamo già in attesa di poter andare incontro a una nuova valle ...

Bistro Pance Top (300 m)
Il bistro Pance Top è un amato punto di ristoro per ciclisti dove ogni anno organizzano la gara ciclistica con il numero maggiore di ascese sul Pance. I più tenaci ricevono medaglie e una T-shirt.

Trattoria e pizzeria Krjavelj
In centro a Ivančna Gorica la trattoria Krjavelj offre oltre a vari tipi di pizza e altri piatti anche la speciale teglia di patate con filetto di maiale.

Trattoria Štorovje
Con i suoi 130 anni alle spalle la trattoria Štorovje a Selo pri Radohovi vasi sarà sicuramente in grado di servirvi nel miglior modo casereccio.

Trattoria Pri Mačku
Nell'antica trattoria Pri Mačku a Šmartno pri Litiji non lasciano uscire nessun ospite né affamato né assetato. La loro specialità è il tacchino alla Maček.

Trattoria e allevamento di pesci Marolt
All'inizio di Zgornja Besnica si trova la rinomata trattoria con l'allevamento dei pesci. Ottima offerta di squisito pesce fresco e dolci caserecci.

Trattoria Pri Kovaču
Nella vecchia trattoria Pri Kovaču potrete rapidamente recuperare le calorie perse durante il tragitto. La loro specialità sono i piatti preparati nel forno a legna.

Perché la lumaca di Višnjegora è incatenata?
Non sarà mica per paura che scappi? La leggenda narra che gli sloveni del Veneto vennero aiutati nella lotta contro Attila dal duca della Kranjska, il quale ebbe tra le proprie file anche alcuni abitanti di Višnjegora. Tornando da una delle numerose battaglie, lungo la strada trovarono un nobile ferito. Caricato sulla barella, venne trasportato al castello di Višnjegora. Le giovani dame lo curarono fervidamente, in particolar modo perché bello e giovane. Ripresosi, il ferito raccontò di far parte di una famosa famiglia Veneziana. Quando un messaggero arrivo a Venezia con la notizia che il nobile stava riacquistando le forze a Višnja Gora, numerosi membri della sua famiglia arrivarono contenti e felici a Višnja Gora, portando con sé ricchi doni, tra i quali anche un boccale in oro a forma di lumaca.
La lumaca venne in seguito regalata dai nobili di Višnja Gora ai governanti della città, i quali nelle occasioni più solenni bevevano dal suo guscio d'oro. Ai ladri la lumaca fecce venire l'acquolina in bocca e ben presto riuscirono a rubarla. Perciò ne fecero confezionare una nuova, incatenandola, credendo che la catena potesse proteggerla. Ma si sbagliarono- la catena non fermo i ladri e la lumaca d'oro scomparve per sempre, mentre il ricordo si tramutò in leggenda.

Il cronometro di Pance
In settembre viene organizzato il cronometro ciclistico Ascesa su Pance. I migliori ricevono premi interessanti. Per avere ulteriori informazioni potete chiamare il seguente numero di telefono 01/7868053.

La fiera di Anna a Višnja Gora
La fiera di Anna con il suo ricco programma d'accompagnamento si svolge a fine luglio a Višnja Gora. Per informazioni tel. 040 829 940 (sig. Groznik).

Il torneo di Valvasor
Alla fine di agosto si svolge al castello Bogenšperk il tradizionale torneo dei cavalieri. Per informazioni tel.: 01 8987 867 oppure 041 703 992.

- All'inizio del percorso da Sostro fino all'incrocio per Karlovci a Sadinja vas, per una lunghezza di 1,3 km, bisogna guidare con molta cautela perché la strada è percorsa da grossi camion provenienti dalla cava di Sostro
- Con molta cautela bisogna guidare attraverso i maggiori abitati: Grosuplje, Ivančna Gorica e Šmartno pri Litiji.