L'ANELLO DELLA CAPITALE
Lunghezza
21,7
Lunghezza 21,7 km
Durata del percorso
01:30
Durata del percorso 01:30
Največja strmina vzpona[%]
3
Livello massimo della salita: 3 %
Livello massimo della discesa: 8 %
Livello medio della salita: 2 %
Livello della salita oltre 5%: 0,20 km
Altezza minima del percorso: 285 m
Altezza massima del percorso: 315 m
Differenza d'altitudine: 107 m
Poraba kalorij
3052
Consumo di energia per gli uomini: 3052 kJ (729 kcal)
Consumo di energia per le donne: 2487 kJ (594 kcal)
Difficoltà
Difficoltà: Medio-bassa
Tipologia del terreno ciclabile
Tipologia del terreno ciclabile: Asfalto
Tipo di bici: Bici da città
Breve descrizione

Questo percorso si sviluppa ad anello attorno alla capitale slovena e scorre su strade urbane, prevalentemente su piste ciclabili e in parte su sentieri ciclabili autonomi. L'anello si chiude con Rožnik, un vero e proprio gioiello. Adatto a chiunque, in qualsiasi periodo.

Percorso

Živalski vrt – Rožna dolina – Murgle – Trnovo – Prule – Štepanja vas – Moste – Žale – Nove Jarše – Tomačevo – Nove Stožice – Litostroj – Šiška – Koseze – Živalski vrt

Il leone e la giraffa
Non a caso il nostro percorso inizia davanti allo zoo di Lubiana; facile accesso e ampio parcheggio. E se vogliamo passare in bellezza una gita in famiglia la domenica mattina il posto è a dir poco ideale. Alcuni vorranno fare solo una passeggiata piacevole, osservando le birichinate degli animali, altri, solitamente i "capi famiglia", vorrebbero anche stancarsi e sudare – per gli ultimi quindi niente di meglio che salire in bici e percorrere l'anello intorno alla capitale, per poi rincontrarsi tutti insieme al punto di partenza. Il successo è garantito!

Il percorso dei pionieri
Dal parcheggio davanti allo zoo saliamo in bici e giriamo subito a sinistra sulla pista ciclabile. Il percorso si snoda lungo il tracciato sul quale in origine passava la "Ferrovia dei pionieri", e ci porta fino al Glinščica , un torrente del quale oggi è rimasto ben poco ma che nonostante questo talvolta diventa malefico e provoca anche delle inondazioni , . Da qui procediamo avanti lungo la riva sinistra del torrente, passando il primo ponticello che si trova appena prima della svolta a destra del fiume e continuiamo fino alla via Cesta XXI. Questo era probabilmente il punto da dove partiva la "Ferrovia dei pionieri". Alla terza via (Cesta XVII) svoltiamo a destra e la percorriamo fino in fondo. Arrivati al semaforo davanti al passaggio a livello giriamo a sinistra sulla strada Cesta II. Procedendo su questa si arriva fino alla trattoria Marn, oggi rinominata grazie ai nuovi proprietari in Rožna hiša ma prima di raggiungerla svoltiamo sullo stretto sentiero in asfalto che dopo circa 20 metri ci porterà fino al foro sotto la ferrovia . Sottopassaggio! Attenzione nell'attraversare giacché nell'asfalto ci sono due buche che è meglio evitare. E attenzione anche alla testa, per sviare gualche incidente va abbassata o neanche il casco aiuterà.

Murgle
La via Bobenčkova ulica ci condurrà attraverso la strada Tržaška cesta fino alla via Jamova cesta, dove gireremo a sinistra e continueremo fino all'Istituto Jožef Štefan . Passato l'istituto siamo già all'incrocio con la via Jadranska ulica, al semaforo giriamo a destra e passando le facoltà di fisica e matematica arriviamo oltre Gradaščica fino alla strada Vipavska ulica. Su questa continuiamo verso sud. Non svoltiamo nè a destra nè a sinistra, bensì proseguiamo dritti fina al punto dove non se ne può fare a meno. Arrivati fin li, dobbiamo svoltare a sinistra sulla strana Cesta v Mestni log. A metà, la strada si incurva lievemente a destra, mentre noi possiamo concederci una breve gita attraverso Murgle , famosa zona residenziale. Soddisfatta la curiosità, dobbiamo ritornare sulla strada Cesta v Mestni log.
Arrivati al semaforo ci troviamo in prossimità del nuovo condominio residenziale , il che significa che stiamo per entrare a Trnovo. Chiederci perché il condominio è stato chiamato "La porta di Trnovo" è pertanto del tutto inutile, o no? Da qui proseguiamo dritto attraverso l'incrocio e svoltiamo subito a destra (Cesta na Loko), passando la trattoria Gurman fino alla strada Opekarska cesta.

Da Trnovo fino al giardino botanico
Fermati nuovamente dal semaforo sulla strada Opekarska cesta, proseguiamo prudentemente a sinistra e poi al successivo semaforo a destra. Il canale Mali graben e il fiume Ljubljanica vanno attraversati sui ponti, e seppure siamo tentati di fare un giro con una delle barche attraccate davanti alla trattoria Livada, la nostra meta è un'altra. Pertanto continuiamo lungo la strada Hladnikova cesta fino ad arrivare alla strada Ižanska cesta. Quando il semaforo ci lascia passare, possiamo proseguire a sinistra verso il Giardino botanico .

Anche se non siamo neanche a metà percorso, vale la pena farvi una breve visita. Giusto il tempo per dare un'occhiata veloce a questo magnifico isolotto pieno d'inestimabili esempi di vita floreale. Non ve ne pentirete, anche se i fiori proprio non sono la vostra passione.

Hradecki
In prossimità del canale Gruberjev prekop procediamo dritti sotto il nuovo ponte Karlovški most, passando davanti a quello vecchio, fino ad arrivare alla strada Hradeckega cesta , il cui nome le è stato dato in memoria del sindaco che vendette i terreni cittadini sotto il colle Golovec a condizione che gli acquirenti vi costruissero case residenziali. E così fecero, fin troppo fitte una accanto all'altra che il traffico è diventato insopportabile. Di conseguenza hanno "abbellito" tutta la strada con dei dossi artificiali. Si dice persino che a Lubiana queste siano state le prima di una lunga serie. Ebbene, parliamo proprio dei dissuasori per rallentare la velocità.

Rimescolati per benino arriviamo fino al secondo semaforo, svoltiamo a sinistra su Poljanska cesta verso la trattoria Pri Jovotu e il centro balneare Kodeljevo , e ancor prima di raggiungerli giriamo a destra sul sentiero per le bici. Questo nuovo tratto ci farà guidare lungo la sponda sinistra del canale Grubarjev kanal, passando davanti al Parco sportivo Kodeljevo, fino ad arrivare alla strada Kajuhova cesta. Su questa continuiamo la nostra gita attorno a Lubiana. Per primo attraversiamo il fiume Ljubljanica , poi la strada Zaloška cesta e imbocchiamo il sottopassaggio della ferrovia. Superando la centrale termica e il mega centro commerciale chiamato BTC, arriviamo fino a Šmartinka. Attraversiamo la strada sul prolungamento della via Kajuhova ulica.

Žale
Ci troviamo sulla strada Jarška cesta che dopo il semaforo si incurva leggermente. Alla nostra destra possiamo vedere Nove Jarše, a sinistra Žale dove si può ammirare il famoso monumento funerario, opera del noto architetto Jože Plečnik, che vedremo da vicino in qualche altra occasione. Pertanto proseguiamo e ci soffermiamo invece presso il nuovo parco cittadino , sorto tra Žale e Nove Jarše dove poco tempo vi erano degli orticelli coltivati. Da qui procediamo verso la circonvallazione.

I dissuasori di velocità ci fanno rallentare, quindi non c'è timore di andare troppo veloce e non riuscire a svoltare a sinistra, poco prima della circonvallazione, per proseguire su una piacevole pista ciclabile a doppio senso. Percorrendola, avendo l'autostrada alla nostra destra, passiamo davanti all'incrocio Tomačevo , al campo di calcio e al Palazzetto per la pallacanestro , attraversando le strade Vojkova, Dunajska, Slovenčeva e Verovškova cesta. Continuiamo a pedalare sul nuovo tratto della strada Litostrojska cesta e sulla nuova pista ciclabile, attraversando i nuovi edifici dell'amministrazione pubblica, per arrivare fino allo stabilimento Litostroj. Da li giriamo a destra e proseguiamo sul percorso ciclabile (lungo la circonvallazione nord), dove circondati da pace e silenzio, interrotti solo da qualche ciclista o escursionista, arriviamo fino ai binari della ferrovia dell'Alta Carniola. Qui giriamo perpendicolarmente a sinistra e proseguiamo sulla via Korotanska ulica, ritornando fino alla via Litostrojska cesta. A sinistra oltre il semaforo possiamo vedere cos'è rimasto della famosa "Fabbrica di Tito", la Litostroj. A quei tempi era una delle ditte leader nel settore dell'industria e si occupava soprattutto della produzione di turbine per le centrali elettriche di tutto il mondo. Per fortuna la tradizione conta e la parte della ditta sopravvissuta ai vari cambiamenti è rimasta uno dei più importanti produttori mondiali di idro turbine e pezzi di ricambio. Diamo un'occhiata anche ai pali della luce stradale in cemento , caratteristici di quegli anni.

La curva di Vodnik
Sulla strada Litostrojska cesta giriamo a destra, attraversiamo i binari e diamo un'occhiata ai bunker rimasti dopo la seconda guerra mondiale. Questi proteggevano il varco nel filo spinato intorno a Lubiana. Continuiamo fino alla strada Celovška cesta, aspettiamo che si accende la luce verde del semaforo e imbocchiamo spediti la strada Šišenska cesta. Procediamo fin quando la luce rossa o verde ci ordinerà di frenare o accelerare. La strada Vodnikova cesta deve il suo nome al sommo poeta Valentin Vodnik (1758–1819) , narratore di viaggi, entusiasta descrittore della terra amata e decantatore dei suoi usi e costumi. Cos'altro avrebbe potuto descrivere se solo avesse avuto a quei tempi una delle nostre bici moderne! Beh, noi ce l'abbiamo, e forse vale la pena sforzarci di arrivare fino alla sua casa natale . Ci piacerà di sicuro! Ora dobbiamo procedere verso la città – sulla strada di V. Vodnik, appunto – e dopo circa 700 metri saremmo già davanti casa sua. Dall'altra parte si trova l'Ospedale dr. Petra Držaja.
Dopo aver visitato la casa natale, potremmo ristorarci alla trattoria Pri Vodniku oppure proseguire intorno alla casa, svoltando forte a desta, per poi proseguire dritti sopra i dossi fino al semaforo dove ci ritroviamo nuovamente sulla via Šišenska cesta, nelle vicinanze dell'incrocio da dove abbiamo iniziato la "curva di V. Vodnik".

E per finire Šiška
Attraverso l'incrocio proseguiamo verso il laghetto Koseški bajer , costeggiando il nuovo abitato dirimpetto a Murgle, ma con degli edifici condominiali. Mali graben ha sostituito Koseški bajer. Tra l'abitato e il laghetto proseguiamo sulla nuova pista ciclabile fino alla pista che si snoda dove una volta passava la »ferrovia dei pionieri«. Il percorso scende piano verso lo zoo. Attraversata anche la strada da Brdo (Brdnikovo), possiamo già udire dei rumori insoliti in città. Animali. Selvatici. Esotici. Lo Zoo .

A qualche ciclista abituato a percorsi lunghi, forse il nostro percorso risulterà troppo corto e con troppe fermate. Ma tutto sommato, se il tragitto viene inteso come una gita accelerata, potrebbe anche andar bene. Intanto abbiamo visto lungo la strada tutto quello che stando dietro al volante della macchina non avremmo mai potuto vedere. Inoltre: il resto della famiglia ci starà sicuramente già aspettando. Avranno finito di ammirare elefanti, serpenti, struzzi e altre bestie feroci?

La ferrovia dei pionieri
Fu costruita nel 1948 seguendo l'esempio delle ferrovie che all'epoca venivano costruite nell'ex Unione Sovietica. Questa ferrovia a scartamento ridotto era larga 76 cm e non rappresentava certo l'unico esempio del genere – simili si vedevano a Belgrado, Zagabria, Sarajevo, Skopje e Kruševac. Quella di Lubiana misurava 3800 metri e scorreva tra Rožna dolina e Podutik, con la fermata di Koseze a metà percorso. La ferrovia aveva lo scopo di promuovere la cultura tecnica e di spronare i giovani verso la professione di macchinista o altre figure ferroviarie. Gestita dai pionieri – a quel tempo questo era un grande onore e richiedeva una notevole preparazione – aveva una manchevolezza: non conduceva da nessuna parte. E la gente presto si stufò di andare "da qui verso nessun posto". Pertanto nel 1954 la ferrovia fu chiusa e durante il periodo della febbrile ricerca delle riserve di ferro i binari vennero venduti da qualche parte al Sud.

Murgle
L'abitato cominciò a crescere negli anni settanta del secolo scorso e continua tutt'oggi. Il progetto fu ispirato da soluzioni simili provenienti dall'estero, volte a far risaltare un ambiente a misura d'uomo dove poter vivere in assenza di traffico, lontani dalle automobili o per lo meno in una sana coesistenza con loro e a un'adeguata distanza dalle abitazioni, fino alle quali è possibile arrivare solo a piedi. La connessione tra l'abitato e la natura trova la sua espressione anche nei nomi delle vie che richiamano i nomi degli alberi che le circondano, ad esempio: Sotto i pioppi, Sotto gli olmi, Sotto i salici è così via.

Il giardino botanico
Il giardino botanico è stato fondato nel 1810 ai tempi delle Province illiriche. Si tratta del più antico giardino botanico in tutta la Slovenia e al contempo dell'istituto culturale, scientifico e didattico con il più lungo e ininterrotto operato nel nostro paese. A quanto pare la sua "pietra angolare" fu il tiglio piantato dal governatore di allora, il maresciallo Marmont. Bisogna ammettere che ha fatto un buon lavoro, giacché il tiglio sta ancora crescendo ed è una delle attrazioni del Giardino botanico . Magari lo verremmo a trovare per uno dei suoi duecento e passa compleanni, portandogli una bottiglia d'acqua fresca.
Il primo amministratore del giardino fu il botanico sloveno Franc Hladnik che presta il nome alla via Hladnikova cesta e all'unica pianta endemita slovena, la Hladnikia pastinacifolia RCHB ). Grazie alla sua conoscenza con il botanico austriaco Host (direttore del giardino botanico a Vienna) l'istituzione nostrana non fu chiusa dagli Austriaci dopo il ripristino della monarchia austriaca, come invece accadde per le altre istituzioni del genere nate durante l'occupazione francese.

Parco sportivo Stožice ,
Fiumi d'inchiostro sono stati versati sull'argomento Stožice, critiche e lodi. Lasciamo quindi la parte politica e dedichiamoci al parco come tale. L'architettura dei due edifici è stata progettata in modo tale da non lasciar spazio all'indifferenza. A sistemazione conclusa le aree intorno alle strutture saranno molto più verdi e il complesso sportivo diventerà un vero e proprio parco. Il campo di calcio è parzialmente interrato, dando l'impressione di essere tutt'uno con l'ambiente. Anche il Palazzetto per la pallacanestro con la sua forma a conchiglia (Tridacna maxima) rappresenta una particolarità architettonica che rimarrà a lungo impressa nella memoria di ogni visitatore.

La casa di Valentin Vodnik ,
Tra il complesso degli edifici la casa più importante è sicuramente quella che fu costruita già prima del 1765 (data rimasta impressa sul soffitto in legno del granaio) e nella quale nacque Valentin Vodnik. La case è anche un monumento etnologico che rappresenta l'architettura delle case dei possidenti nei dintorni di Lubiana, tipica per la fine del XIX secolo.
Nell'edificio risiede anche la scuola di musica, mentre noi visiteremo la stanza dedicata a V. Vodnik e quella dedicata alla Riforma. Entrambe le collezioni sono rinnovate.

Katrca ,
La trattoria Katrca ha alle spalle una tradizione centenaria. Ben rinnovata ci invita ad assaggiare piatti sloveni tradizionali e altre specialità. Il tutto condito da ottimo vino. La trattoria offre anche pernottamenti in camere doppie sapientemente rinnovate.

Rožna hiša
Insieme ai nuovi proprietari la trattoria ha ricevuto anche un nuovo nome. Chi la volesse trovare sotto il nome di trattoria Marn, ora la cercherebbe invano. La vasta offerta culinaria: dai piatti caserecci alle pizze fatte nel forno a legna, può essere assaporata in un piacevole ambiente, adatto al nome della trattoria stessa. Inoltre saranno lieti di potervi preparare delle offerte per gruppi organizzati con la possibilità di adeguare l'orario d'apertura.

Gurman
La trattoria Gurman già da oltre venti anni offre le tipiche specialità di Leskovac a Lubiana. Dopo esser stata rinnovata è diventata famosa per i piatti preparati alla brace che vengono serviti in un ambiente semplice e piacevole. È possibile ordinare anche il servizio a domicilio.
La trattoria fa parte del noto gruppo di ristoranti di Lubiana MOMOGroup.

Livada
La trattoria Livada ha una lunga tradizione alle spalle. Adatta per gruppi o comitive, giacché ha a disposizione più spazi separati per poter accogliere fino a trecento persone. Si possono organizzare picnic e gite in barca.

Yildiz han ,
Han significa ristorante e questo è l'unico ristorante turco a Lubiana dove i sapienti cuochi preparano varie specialità tipiche. L'interno è arredato seguendo l'esempio dei ristoranti che si trovano nell'Ovest e nel Nord-ovest della Turchia. E per completare l'atmosfera ci sono le danzatrici del ventre che si esibiscono per gli ospiti.

Pri Jovotu
Anche la trattoria Pri Jovotu ha una lunga tradizione a Lubiana. L'offerta è simile alla trattoria Livada, anche se le barche che navigano sul Ljubljanica di certo non possono arrivare fin qui. In compenso la trattoria offre il servizio a domicilio e dei vantaggi per comitive e studenti.

Etnoklub Zlati zob
Etnoklub Zlati zob è l'unico club del genere a Lubiana. Gli eventi che vi si svolgono sono a sfondo etno. Lo spazio non è tanto ampio, per cui si entra solo dietro prenotazione. L'offerta gastronomica che viene servita trova le proprie radici nelle diverse culture, che di volta in volta vengono presentate agli ospiti sotto forma di vari eventi.

Pri Vodniku
La trattoria Pri Vodniku fa parte del complesso memoriale della casa di V. Vodnik. Ai tempi del nostro primo poeta questa rappresentava l'edificio centrale, mentre l'osteria dei "carrettieri" si trovava nella casa dove nacque Vodnik, oggi diventata museo.

Il percorso "L'anello attorno alla capitale" scorre prevalentemente su piste ciclabili, anche se in alcuni punti bisogna comunque fare attenzione. Si tratta soprattutto dei punti nei quali vengono attraversate le strade urbane importanti, prevalentemente semaforizzati. Tra queste è forse la più pericolosa Brdnikova ulica dove non abbiamo la precedenza.
La via Hradeckega cesta non ha la pista ciclabile, anche se grazie ai dossi il traffico stradale è molto rallentato e non comporta dei pericoli particolari.