In partenza da Medvode
Il punto di partenza del percorso ciclistico è sul parcheggio dinanzi alla biblioteca e all'edificio comunale di Medvode. Saltiamo in sella alla bicicletta e ci avviamo lungo la strada passando vicino al centro commerciale e subito dopo il centro (e ancor prima del sottopassaggio sotto la Gorenjska cesta) svoltiamo a destra verso Pirniče. Passiamo vicino alla fabbrica Donit e alla famosa ciminiera che con le sue strisce rosse e bianche ci farà da faro e anche a distanza maggiore ci mostrerà dove si trova Medvode. Il percorso ci porta poi vicino alla centrale elettrica di Medvode, oltrepassa il ponte sul Sava e poi, percorrendo una breve salita, saliamo sul terrazzamento superiore del Sava ai margini del quale, in direzione di Šmarna gora, si trovano i paesi di Verje nonché Zgornje e Spodnje Pirniče. Lungo la strada che è dotata di alcuni riduttori della velocità – dossi – a Zgornje Pirniče proseguiamo intanto passando dalla chiesa di s. Tommaso , e poi nei pressi della trattoria Mihovec teniamo la destra, dalla strada principale svoltiamo a destra andando dritti tra le case e prendendo una strada stretta che scende giù per il pendio verso i campi. Al termine della strada svoltiamo a destra all'incrocio e subito dopo a sinistra su una strada sterrata che porta ai campi sotto il pendio. Dopo circa cento metri vicino alle case svoltiamo a destra sui campi in direzione del Sava.
La sorgente Straža è calda o fredda?
Seguiamo la strada di campagna che prima dei cespugli svolta a sinistra. Di lì a poco arriviamo a un boschetto dove si trova la sorgente Straža , e dove nell'invaso è possibile fare il bagno. L'acqua che scorre dal tubo alla sorgente è probabilmente potabile dato che i locali la mettono in bottiglia per consumarla. Ma l'acqua della sorgente calda è realmente calda? Mah, dipende intanto dalla stagione e dalle sensazioni personali. L'acqua che arriva in superficie alla sorgente ha circa 19 gradi Celsius. Dal punto di vista tecnico tale sorgente sarebbe definita ipotermale, diciamo »tiepida«, in estate l'acqua ci sembrerà fredda, d'inverno invece calda.
Proseguiamo il percorso dal bagno percorrendo un sentiero a serpentina tra i campi in direzione di Vikrče dove ci avviciniamo al Sava che sul lato destro schiumeggia sulle rapide. Ancora decenni fa qui tra Medno e Vikrče era stata costruita una diga sul Sava perché l'acqua azionasse un vecchio mulino. Oggi non c'è più il mulino, della diga sono rimaste solo le piccole rapide.
Il ponte in legno, come una favola
Lungo la strada asfaltata proseguiamo per il paese, al primo incrocio svoltiamo a destra, la strada poi volta a sinistra, e quando sulla destra, verso il Sava, c'è uno spazio vuoto tra le case, sulla destra c'è una biforcazione verso un ponte sospeso in legno che ci porterà oltre il Sava in direzione di Medno.
Mentre percorriamo il ponte , abbiamo l'impressione come di esserci trasferiti per alcune centinaia di anni nel passato, quando il legno era ancora il principale materiale delle costruzioni, però, attenzione, il ponte è stretto e mentre lo percorriamo in bicicletta non possiamo incrociare in sicurezza qualcun altro che ci viene incontro. È meglio quindi che scendiamo dalla bicicletta sul ponte e mentre camminiamo guardiamo come è fatto quest'interessante ponte.
Dall'altro lato del ponte prendiamo il sentiero che va verso su e poi svoltiamo a sinistra su una strada asfaltata che procede parallelamente al Sava. Guidiamo attraverso un piccolo paesino dove la strada diventa di nuovo sterrato e serpeggia tra i campi , . Dopo un chilometro di strada arriviamo sino a un boschetto lungo la strada dove svoltiamo a destra all'incrocio, andando in su sulla salita e attraverso il sottopasso che attraversa la ferrovia e la strada.
Dal ponte in legno in avanti potremmo, strada facendo, contare le piane e le terrazze che il Sava ha creato nei millenni quando ha allagato e inondato le campagne cambiando il letto del fiume. La terrazza più bassa si trova proprio accanto al Sava, dall'altro lato si trovano le case del paesino che abbiamo appena attraversato. Arriviamo alla terza terrazza attraversando entrambi i sottopassi presso la grotta in ghiaia sotto Stanežiče . Arriviamo a Stanežiče sulla strada asfaltata dove svoltiamo a sinistra salendo verso sopra e arriviamo così già alla quarta terrazza su cui si trova il paese.
All'incrocio sopra la salita svoltiamo a destra su una stretta strada asfaltata che attraverso il paese ci porta verso la montagna. La strada è dotata di alcuni dissuasori di velocità (dossi), sulla sinistra vedremo invece la chiesa barocca di sv. Jakob ben ristrutturata .
Oltre la collina fino a Brdo
La strada ci porta sino alla Caserma dei Vigili del Fuoco dove andiamo a destra vicino alla Caserma , dopo alcune decine di metri svoltiamo a sinistra all'incrocio e su per la salita. Quando arriviamo al bosco, la strada asfaltata si trasforma in un sentiero nel bosco che imbocchiamo in salita. Se siete in compagnia di amici potete iniziare a fare la gara su chi arriverà più in alto sulla salita senza scendere dalla bicicletta. Solo i ciclisti veramente ben preparati arrivano fino in cima, gli altri, prima o poi, dovranno scendere dalla bicicletta e spingere a piedi la bici per quelle decine di metri che mancano fino alla croce sul passo dello Staneški hrib.
Quello che va in su, va anche all'ingiù, almeno per le strade forestali vale così e sull'altro lato discende in modo più leggero verso Bormes. Stringeremo parecchio i freni per non andare troppo velocemente giù per la discesa. Sotto il colle sbuchiamo fuori dal bosco e arriviamo all'agriturismo Bormes dove saranno lieti di servirci se avremo bisogno di rinvigorirci.
Da Bormes in avanti la strada è di nuovo asfaltata per un po' di tempo e di nuovo va un po' in su. Siamo nei monti di Polhogradec e qui non c'è tanto terreno pianeggiante. Quando arriviamo all'incrocio con una strada più grande svoltiamo a sinistra e poi di lì a poco a destra andando a monte verso il Slavkov dom. Qui abbiamo un'altra occasione per rinvigorirci, poi proseguiamo per andare in bicicletta in salita, la strada asfaltata si trasforma di nuovo in sterrato, noi dobbiamo spingere con forza sui pedali per andare su per la salita . Rimane però una differenza rispetto alla salita di Staneški hrib, lì siamo andati in bicicletta e abbiamo fatto tanta fatica per salire al monte, qui invece andiamo a Brdo (Colle), a Golo Brdo . Da dove derivi il nome Brdo, ci è assolutamente chiaro già a metà della salita, da dove il nome Golo (Nudo) ce ne rendiamo conto in cima alla salita dove non c'è un bosco, bensì un paese con i prati da dove si apre una bella vista su tutte le parti . Se non vi siete fermati già prima, qui vi fermerete sicuramente almeno per qualche istante e dal colle potrete godere della vista sui dintorni.
Solo all'ingiù e verso Medvode
Siamo sul punto più alto del nostro percorso odierno e adesso di nuovo una strada asfaltata ci porterà in linea di massima verso giù, ma attenzione, una guida veloce all'ingiù può essere anche tropo veloce perché alcune curve sono molto strette. A Seničica arriviamo a valle e svoltiamo a sinistra all'incrocio e poi seguiamo la strada principale attraverso il paese e avanti. Sotto il paese arriviamo in pianura e accanto al famoso »Ponte di Napoleone« del 1666. La strada svolta poi a sinistra verso la ferrovia lungo la quale procediamo in bici sino al passaggio ferroviario dinanzi a Preska. Lì andiamo a destra attraversando il passaggio (chiaramente solo quando le sbarre non sono abbassate), poi anche prima dell'incrocio con la Gorenjska cesta svoltiamo a sinistra sulla strada in sterrato . É vietato andare in bicicletta sulla Gorenjska cesta molto trafficata, per questo il percorso ciclistico si snoda sulla strada parallela in sterrato che passa vicino alla ferrovia.
Dietro i campi da tennis svoltiamo a destra e al passaggio pedonale attraversiamo la Gorenjska cesta e andiamo sulla Seškova cesta e a sinistra accanto alla Polizia, la trattoria e la pizzeria in direzione del ponte sulla Sora. Svoltiamo ancora soltanto a destra sul ponte e siamo già sul parcheggio tra l'edificio comunale di Medvode e la biblioteca da dove abbiamo intrapreso la gita in bicicletta di oggi. Possiamo mettere a posto la bicicletta e per rilassarci fare una passeggiata lungo la Sora seguendo il percorso che passa vicino alla biblioteca e visitare anche un altro sito naturale di Medvode. Alcune decine di metri più in avanti c'è, infatti, la confluenza in cui la Sora sbocca nel Sava . Medvode ha ricevuto il nome dalla posizione tra i due fiumi.
Alla fine del percorso a Medvode, oltre alla confluenza, ci aspettano anche diversi locali di ristorazione dove potremmo sicuramente rinvigorirci.