PERCORSO CICLISTICO ALLA FRUTTA
Lunghezza
39,2
Lunghezza 39,2 km
Durata del percorso
03:30
Durata del percorso 03:30
Največja strmina vzpona[%]
9
Livello massimo della salita: 9 %
Livello massimo della discesa: 9 %
Livello medio della salita: 8 %
Livello della salita oltre 5%: 9,70 km
Altezza minima del percorso: 685 m
Altezza massima del percorso: 267 m
Differenza d'altitudine: 1344 m
Poraba kalorij
7122
Consumo di energia per gli uomini: 7122 kJ (1701 kcal)
Consumo di energia per le donne: 5803 kJ (1386 kcal)
Difficoltà
Difficoltà: Molto difficile
Tipologia del terreno ciclabile
Tipologia del terreno ciclabile: Misto
Tipo di bici: Mountain-bike
Breve descrizione

Un percorso molto vario e in certi punti faticoso lungo un territorio collinare tra la frutta e le castagne di Podgrad, Prežganje, Trebeljevo e Javorje in cui tra le curve della cresta ci sorprenderà spesso una vista spettacolare sui monti e le valli, le fattorie solitarie, i frutteti e i campi e le numerose chiesette. Tiriamo il fiato solo nell'ultima parte del percorso in bicicletta tra Sostro e Podgrad dove il tracciato scende sulle pianure alluvionali del fiume Ljubljanica e Sava. La base su cui guidiamo è mista, da quella asfaltata e in sterrato sino ad una strada forestale e di campagna. Possiamo intraprendere il percorso con una mountain bike che ha buone gomme e cerchioni duri. Lungo la strada possiamo effettuare numerose soste nelle aree di sosta o fermarci in una delle fattorie.

Percorso

Podgrad – Vnajnarje – Gabrje pri Jančah – Volavlje – Prežganje – Malo Trebeljevo – Veliko Trebeljevo – Mali Vrh pri Prežganju – (Ravno Brdo) – (Javor) – Zagradišče – Češnjica – Sadinja vas – Sostro – Zavoglje – Podgrad

Da Pecelj passando per Lazar sino a Tomažet lungo la strada dei mirtilli
Poiché abbiamo intrapreso un percorso alla frutta, inizieremo il nostro vagabondare in modo adeguato – vicino al picciolo della ciliegia. »Pri Peclju«(Dal picciolo) è, infatti, un'osteria prima di Podgrad lungo la strada principale Zalog–Podgrad . La sua storia di più di duecento anni è legata alla vendita della frutta e dei piccioli delle ciliegie che l'allora proprietario, dopo aver utilizzato i frutti freschi nell'osteria, amava gettare tra le ciliegie che erano destinate alla vendita. I bambini lo avevano notato e avevano cominciato a chiamarlo »Pecelj«. I posti macchina sono lungo la strada e in essi possiamo lasciare l'automobile e sederci sulla bicicletta. Facciamo il percorso nella direzione dell'orologio. Svoltiamo quindi a destra attraversando il sottopassaggio sotto la ferrovia e verso Podgrad, ma non troppo velocemente perché il sottopasso è stretto e non c'è visibilità!
Probabilmente ci interessa ancora sapere perché il percorso odierno si chiama proprio percorso ciclistico alla frutta. La risposta a questa domanda si presenta già dopo alcune decine di metri dopo il sottopasso prima di Podgrad dove su un cartello informativo ritroviamo la scritta: »Benvenuti nella terra delle fragole!«. I cartelli indicano il punto di partenza per la Strada alla frutta tra Javorje e Janče e il Percorso escursionistico ai Mirtilli . Quando arriviamo nel centro abitato presso l'agriturismo Lazar svoltiamo a sinistra verso il monte . Qui lasceremo per un po' di tempo l'asfalto e sino all'agriturismo guideremo in bicicletta su una strada ripida in sterrato. In alcuni punti più ripidi il materiale è friabile e per questo la strada sarà forse un po' sdrucciolevole. Arriviamo proprio sino al cortile di Lazar dal quale si presenta una vista sulla conca di Lubiana e le cime, sino al Golovec e al Triglav e Ojstrica , un po' ci riposiamo dalla prima salita.
Dal cortile presso Lazar imbocchiamo la strada a destra, passando vicino alla panchina e ai cartelli di indicazione per il Sentiero escursionistico dei Mirtilli nel bosco . Seguiamo le indicazioni per i successivi tre chilometri che percorreremo sulla strada forestale , lungo le creste tra il Lazarjev vrh, Grmadnik e Španov vrh dal quale scenderemo all'ingiù verso Tomažet, la fattoria dinanzi a Vnajnarje. Il percorso sulle creste è movimentato ma si può percorrere. In alcuni brevi tratti è abbastanza ripido e costituito da materiale friabile tanto che dovremo forse scendere dalla bicicletta. Ma non fa niente, durante la camminata potremmo guardare un po' il sottobosco e addolcirci con qualche mirtillo, in autunno metteremo invece in tasca qualche castagna. Se avremo bisogno di un riposo, potremmo sederci in una delle panchine allestite lungo il percorso.

Nella terra della frutta...
Da Tomažet, percorrendo una strada campestre che passa vicino alle fattorie scendiamo lentamente in giù sino alla strada principale asfaltata tra Besnica e Janče, qui all'incrocio svoltiamo a sinistra e ci accingiamo a salire verso Janče . La strada attraverso il bosco sale sempre su nelle curve ed è molto stretta, guidate quindi con prudenza! Quando usciamo dal bosco, si apre dinanzi a noi una veduta sulle prime fattorie solitarie del paese di Vnajnarje tra le quali si snoda la strada tra salite e discese e brevi tratti pianeggianti. Teniamo la direzione di Janče sino al paese di Gabrje pri Jančah, stando attenti a Vnajnarje dove teniamo la destra sulla strada principale . Incontreremo luoghi dal nome familiare come Marolt, Kostevc, Brdar, Črnivec, Balant. Questi sono i nomi delle fattorie inserite nel programma della Strada della frutta tra Javorje e Janče. Nella maggior parte delle fattorie offrono frutta locale, in alcune anche il mosto e l'acquavite. Tra Brdar e Balant, passando per Črnivec c'è un tratto di un chilometro di strada sterrata larga lungo la quale è vietato il transito i giorni feriali tra le 6.00 e le 7.00 e tra le 13.00 e le 14.00. A Gabrje arriviamo sino alla strada principale tra Zgornja Besnica e Janče. All'incrocio non svoltiamo a sinistra per salire su verso Janče, bensì a destra scendendo giù in paese . Mah, forse qualche domenica ci verrà voglia di andare verso Janče, lì infatti in estate organizzano le domeniche delle fragole e in autunno le domeniche delle castagne e c'è sempre tanta allegria ed è pieno di cose buone.
Nel paese di Gabrje svoltiamo a gomito verso sinistra e ripidamente all'ingiù e, dopo aver percorso un tratto lungo un chilometro e mezzo su una strada asfaltata stretta e movimentata sopra la valle che sovrasta Gabrje, scendiamo giù sino al successivo incrocio dove svoltiamo a destra verso Volavlje . Trecento metri più avanti ci fermiamo in sicurezza sul lato sinistro della carreggiata sotto dei vecchi alberi da frutto e ci guardiamo attorno. Sulla sinistra, in cima a Janče scorgeremo una chiesa e sotto la stessa un pittoresco paesaggio montano e la valle del fiume Mala Reka con una veduta in direzione di Velika Štanga . Intorno al paese e alle frazioni crescono alberi da frutto – sono tipici di questi luoghi i viali con i vecchi alberi da frutto all'ingresso del paese.
Per un breve tratto guidiamo sulla cresta e poi scendiamo giù ripidamente verso Volavlje. Sulla curva precedente all'area compatta del paese, subito dopo il fienile, si distende alla nostra vista il paese sul versante della montagna con le superfici coltivate, i fienili e i frutteti. Nel sottofondo scorgeremo su un'altura la chiesa di S. Margherita a Prežganje, , . Nel paese ci sono alcune fattorie.
Da Volavlje scenderemo ripidamente su una strada asfaltata tenendo la destra per arrivare a Prežganje. Poco prima di cominciare di nuovo a salire, scorgeremo sulla sinistra, davanti alle serre del vivaio, un segnavia che porta alla cascata che si è formata su una parete in tufo e con i suoi 17 metri d'altezza è tra le più grandi in Slovenia . Arriviamo ad entrambi percorrendo una stretta strada forestale che per qualche chilometro scende serpeggiando. Gli ultimi 30 metri dovremo percorrerli a piedi sugli scalini realizzati con le traversine ferroviarie.

... e nella terra delle fragole.
Attraverso Prežganje arriveremo proprio sotto la cima panoramica con la chiesa barocca di s. Margherita e poi in cinque curve strette scenderemo sino all'incrocio dinanzi a Malo Trebeljevo. Qui svoltiamo a destra e dopo un chilometro di strada mista, un po' asfaltata e un po' sterrata, che passa per i campi sul lato orientale dell'abitato e vicino alla parte vecchia del paese, all'incrocio con la cappella ci ricongiungiamo alla strada principale regionale tra Besnica e Litija . All'incrocio svoltiamo a destra verso Besnica e per i successivi 300 metri guidiamo su una strada molto più trafficata rispetto a quelle cui eravamo abituati sinora. Con una curva a gomito verso destra attraversiamo la strada regionale ed entriamo nel paese di Veliko Trebeljevo . Guardiamo bene a destra e sinistra per non farci sorprendere da qualche automobile veloce!
La zona di Trebeljevo è nota per le piantagioni di fragole e per questo ha preso il nome di »Terra delle fragole«. Nelle fattorie della zona, oltre alla frutta, offrono anche dolci fatti in casa, marmellate, salumi e altri prodotti.
Veliko Trebeljevo è un vecchio paese a grappolo con la chiesa di Santa Croce. La vista sul paese e la chiesa è più bella da sud dove siamo diretti anche noi. Quando raggiungiamo la parte più nuova del paese, svoltiamo dalla strada principale passando vicino alle case e prendendo a destra lo sterrato che va verso monte . Dopo 600 metri all'incrocio con il segnavia in direzione di Polica svoltiamo a destra verso monte, prendendo la strada asfaltata che va nel paese di Mali Vrh (non verso Polica!) . Al centro del paese, presso la fattoria Kamnikar, la strada fa una curva a destra e scende all'ingiù, qui possiamo fermarci e riposarci sulla panchina »presso la pozza del paese« − una vecchia pozza di paese che gli abitanti hanno sistemato e rimesso a nuovo. Da qui ci sono dinanzi a noi ancora 300 metri d'asfalto che adesso lasceremo per un po' di tempo alle nostre spalle. Lo sterrato diventa una strada di campagna che lentamente si inerpica sulla cresta, prima più piano e poi sempre più ripidamente sino alle ultime case di paese. Alcuni metri dopo il cartello informativo sul sentiero didattico naturale di Mali Vrh si distende dinanzi a noi una magnifica veduta sulla terra della frutta e delle fragole e sui pascoli ripidi , .

Da Mali Vrh sulla strada delle castagne
Presso le ultime case di Mali Vrh scendiamo giù nel bosco percorrendo una strada forestale , , passando vicino a un'altra casa lasciamo alle spalle la radura e saliamo sulla cresta. La strada per Javor è piacevolmente movimentata , e si snoda quasi interamente sulla cresta. È ben percorribile e compatta, qua e là affiorano delle grosse rocce e per questo è necessario avere delle buone gomme sulla bicicletta e dei cerchioni resistenti. Dopo la pioggia possono comparire sulla strada delle pozzanghere di fango che però non è difficile evitare passando per i margini. Per aiutarci nell'orientamento ci sono le indicazioni per il percorso pedonale delle Castagne, in direzione di Sostro, che seguiremo sino a Zagradišče. Il percorso è apprezzato dagli escursionisti e da chi raccoglie le castagne, teniamo quindi conto che realmente non saremo soli. Incontreremo addirittura qualcuno in motocicletta. Dopo quattro chilometri la strada forestale si congiunge con lo sterrato tra Ravno Brdo e Javor, noi però scendiamo a sinistra verso Javor e nel punto in cui il paesaggio si apre, uscendo dal bosco, scorgiamo sulla sinistra le prime case di Javor .
Appena prima di Javor, quando lo sterrato è già finito e siamo di nuovo sulla strada asfaltata, non entriamo in paese, bensì saliamo verso destra sulla cresta e ci passiamo intorno . Prima della frazione di Zavrharji girandoci indietro a sinistra, vedremo sotto di noi la chiesa di s. Ana a Javor che su un'altura in rilievo domina sul territorio . Da qui in avanti il nostro percorso continuerà ad essere movimentato con delle brevi discese e salite, più pianeggianti o più ripide, passerà vicino a numerose frazioni e fattorie isolate, per tutto il tempo scenderemo lentamente verso Sostro. Lungo la strada possiamo fermarci nella Casa dei radioamatori sulla cima di Žagar dove possiamo riposarci e rifocillarci. Vicino alle ultime case la strada, attraverso il bosco e in curva, scenderà ripidamente intorno a Babna gora verso Pečar, noi però ancora prima di Pečar svolteremo a sinistra sulla strada forestale in direzione di Zagradišče .

Passando per Zagradišče fino a Sostro
Agli incroci teniamo la destra ovvero la strada più battuta. Quando arriviamo vicino alle case vacanze, siamo già vicini all'abitato di Zagradišče che si estende sulla cresta. A destra si aprono le vedute sulla Conca di Ljubljana, a sinistra in giù vediamo invece la valle del torrente Kižlovke che è nota per essere un'area di ritrovamento di fossili e minerali. Da Zagradišče non è più lontano per Češnjica, l'abitato successivo sulla nostra strada. La strada forestale, ovvero lo sterrato, alla fine di Zagradišče diventa una strada asfaltata e stretta, meno bella. In discesa passiamo vicino a Češnjice e a valle sino a Sadinja vas dove all'incrocio con la strada principale svoltiamo a destra in direzione di Sostro. All'inizio dell'abitato c'è la trattoria pri Kovaču dove possiamo fare una sosta e rifocillarci, possiamo però proseguire la strada e presso la chiesa di sv. Lenart (s. Leonardo) svoltiamo a destra , lungo la Sostrska cesta attraversiamo un abitato di case monofamiliari, attraversiamo la Litijska cesta con diritto di precedenza e proseguiamo verso Zavoglje che è un paesino piacevole che ha conservato il suo ambiente paesano; quando guidiamo vicino alla cappella teniamo la sinistra e cogliendo un attimo la vista sulla chiesa di s. Ulrico, svoltiamo a destra all'incrocio e ci avviamo verso il fiume Ljubljanica.

... e lungo il Ljubljanica e la Sava si ritorna a Pecelj.
Lungo il fiume Ljubljanica, sulla nostra sinistra, guidiamo per alcune decine di metri e quando la vista si apre svoltiamo a destra lungo la strada di campagna e oltre i campi e sulla strada in sterrato. Oltre la piana allagata dove sostano raramente gli aironi cenerini ci avviciniamo al colle Kašeljski hrib. Come ci sentiamo bene e siamo rilassati su questa pianura dopo tutte le fatiche che ci siamo lasciati alle spalle! A destra, lungo la strada, un chilometro più avanti ci sono parcheggiate le automobili e se ci interessa sapere perché sono qui, possiamo andare a vedere. Lungo la strada c'è uno stagno abbastanza grande che viene chiamato Kašeljski bajer . Le anatre sono entusiaste dei suoi due isolotti in cui trovano un rifugio sicuro per nidificare, i pescatori sono invece contenti di quello che si nasconde sotto la superficie. Non lontano da lì (600 metri) ci avviciniamo di nuovo al fiume Ljubljanica, a dire il vero l'antico fiume Ljubljanica perché stiamo passando vicino ad un braccio fluviale morto con un isolotto al centro che possiamo raggiungere su una passerella.
Dall'isola in avanti il percorso passa attraverso il bosco, alla fine del bosco c'è sul lato sinistro il Rifugio dei pescatori, la strada è di nuovo asfaltata. Un po' più avanti prendiamo il sottopasso sotto la linea Ljubljana–Zidani Most e con una salita breve e ripida – l'ultima sulla nostra strada – arriviamo con prudenza all'incrocio con la strada principale Zalog–Podgrad (Cesta v Kresnice). Qui svoltiamo a destra verso Podgrad. La strada che stiamo percorrendo passa sulla riva destra del Ljubljanica ed è molto frequentata dalle biciclette, perciò i conducenti delle automobili sono per lo più tolleranti.
Abbiamo ancora un chilometro e mezzo all'arrivo, noi che siamo pieni di impressioni del percorso alla frutta abbiamo già in mente lo strudel di mele e quello ai mirtilli che ci serviranno da Pri peclju.

La Strada della frutta tra Javor e Janče , , ,
L'intera area ha conservato un aspetto di campagna in quanto gli abitanti continuano ad occuparsi per lo più di agricoltura. Prevalgono la coltivazione della frutta e l'allevamento di bestiame. Grazie alla posizione favorevole e alla composizione del terreno è molto probabile che la frutta venisse coltivata già dai primi abitanti. La coltivazione delle mele, delle pere, delle prugne e delle ciliegie da vendere è presente però almeno dall'inizio del XX secolo. Prevalevano le specie e le varietà che in parte ritroviamo ancora oggi – le vecchie varietà di mele (ad es. golobar, bobovec, voščenka, gambovec, mošanček, čebular, carjevič), le vecchie varietà di pere (dišečka, rumenka, medenka, mešiček, tepka, rjavka), le vecchie prugne (ciber, prugna locale) e ciliegie (belice, morke, hrustavke). Nel periodo tra le due guerre mondiali nell'area di Janče hanno iniziato a produrre fragole per l'utilizzo in proprio e per la vendita. Dapprima erano pochi i contadini che si occupavano di questo, negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo precedente hanno iniziato in maggior numero a coltivare le fragole.
Nel 1993 nella zona della valle del Besnica e di Janče ha preso il via il progetto CRPOV, sigla che indica lo sviluppo integrato della campagna e il recupero del centro abitato. Nasceva così la via dei frutteti tra Javor e Janče; nell'ambito del progetto sono stati ripristinati i pascoli e ideate coltivazioni con criteri più moderni e destinate alla lavorazione della frutta (vi si producono fragole, mele, pere, ciliegie, susine, pesche, noci, castagne ...). Il progetto ha riguardato anche la rivitalizzazione dei prati e degli orti, l'installazione di undici punti di irrigazione per i frutteti e le coltivazioni di frutti di bosco. I coltivatori si sono riuniti in un'associazione turistica nell'ambito della quale, a tutt'oggi, vengono gestite le attività lungo questo percorso. Le aziende agricole sono sempre aperte ai visitatori ai quali vengono offerti i loro prodotti genuini. Nel corso dell'anno qui si svolgono molte manifestazioni divenute ormai tradizionali.

Prežganje e la chiesa di s. Margherita
Prežganje è un abitato sparso. Si trova sul versante assolato di una montagna a sperone e a cumulo che fa da spartiacque tra i torrenti Reka e Besnica. L'abitato ha due gruppi di case. La chiesa barocca di s. Margherita del 1777 ha un ricco arredo interno risalente al XVIII e XIX secolo (Metzinger, Cebej). Ad ovest c'è il campanile del 1873. La chiesa è circondata dal cimitero e dalle mura. L'aspetto è completato dall'ufficio parrocchiale con i fabbricati rurali, il pozzo e una cappella del XVIII secolo. Si trova su una cima panoramica alta 657 metri. A Prežganje c'è un piccolo punto astronomico di osservazione (osservatorio). Durante la seconda guerra mondiale, tra il 1943 e il 1944, qui intorno infuriavano delle battaglie sanguinose.

Veliko Trebeljevo ,
Veliko Trebeljevo è un paese a grappolo con un sistema ramificato di strade campestri che apparteneva una volta al monastero di Stična che aveva anche costruito la chiesa di Santa Croce a sud del paese. Sul campanile c'è l'anno 1698 che è probabilmente anche l'anno di esecuzione della chiesa. Il luogo è stato menzionato per la prima volta già nel 1145, oggi si sta sviluppando in un punto turistico attraente ed è il punto di partenza per piacevoli escursioni. Sul versante sopra il paese c'è una pista da sci. L'area di Trebeljevo è nota per le piantagioni di fragole.

Aree archeologiche e castellieri
Nella parte dei monti del Posavje che abbiamo percorso ci sono numerose aree con siti archeologici che dimostrano che l'area era abitata già nell'Età del Ferro più antica. Alcuni castellieri preistorici sono già stati scoperti, altri sono solo presupposti dalla scienza, e precisamente in base alla configurazione del terreno e ai nomi dei campi. I castellieri sono stati scoperti ovvero dovrebbero esserci presso i paesi di Volavlje (il castelliere Lanišče sull'altura a nord del paese), Prežganje, Malo Trebeljevo (i campi coltivati a sud del paese dove è stato parzialmente scoperta anche una necropoli e mura di età romana), Mali Vrh presso Prežganje (campo incolto di Križatec), il campo incolto Nad žitnicami tra Ravno Brdo e Javor, un'ampia area del paese di Javor (sono stati parzialmente scavate la necropoli dell'Età del ferro, le antiche tombe e una necropoli preistorica a tumuli) e Zagradišče.

La parete di tufo e la cascata ,
La parete di tufo tra Volavlje e Prežganje alla foce del torrente Pečen potok è alta circa 17 metri ed è tra le più grandi in Slovenia. L'acqua in parte cade al di sopra di essa sotto forma di cascata, alta dagli otto ai dieci metri, in parte scorre al di sotto. È ricoperta da una vegetazione fontinale basifila a cratoneuro in cui prevalgono soprattutto le specie di muschio. Il tufo si deposita dal ruscello saturo di carbonato di calcio che scorre su una roccia dolomitica.
Nel 2003 la cascata e la parete di tufo sono state sistemate e possono essere visitate. È stato realizzato un sentiero pedonale protetto che porta proprio fino alla cascata.

Fossili e minerali nella valle della Kižlovka
A sud di Zagradišče, nella vallata della Kižlovka, vi è un sito in cui è possibile reperire fossili e minerali. Tra questi risaltano in particolar modo i cristalli di quarzo, chiamati »cerkvice« dagli abitanti locali a causa della singolare forma piramidale. Anche vicino a Gradišče, così è chiamata la cima che sovrasta Zagradišče e sulla quale furono trovati i resti di un insediamento antichissimo, si trova un piccolo giacimento di cristalli di quarzo, un tempo assai rinomati. Puri e trasparenti come l'acqua. Questi cristalli assomigliano a pezzi di ghiaccio nei quali sia rimasto intrappolato del muschio verde. Non si tratta di muschio in verità, ma del minerale clorite, ben visibile attraverso gli strati trasparenti di quarzo. Un altro giacimento di cristalli si trovava nei pressi delle cave da cui si estraevano tempo addietro ghiaia e conglomerati di silice, oggi del tutto abbandonate e inaccessibili.

 

Agriturismo
Durante il nostro percorso tra Javor e Janče passeremo vicino a numerosi agriturismo che sono inclusi nell'offerta della Strada della frutta. In tutti bisogna prenotare in anticipo la visita, se non indicato diversamente.

La passeggiata dei Mirtilli
La passeggiata è tradizionale e si svolge nell'ambito della seconda domenica delle fragole a Janče (la seconda domenica di giugno). Inizia a Podgrad. Gli escursionisti possono partecipare alla passeggiata organizzata lungo il sentiero escursionistico marcato dei Mirtilli che porta da Podgrad fino a Janče (792 metri) seguendo i percorsi organizzati attraverso il bosco e i paesi.

La domenica delle castagne e la passeggiata lungo il Sentiero escursionistico delle castagne
La manifestazione "La domenica delle Castagne" si svolge la prima, la seconda e la terza domenica di ottobre a Janče. Alla festa possiamo provare le prelibatezze locali di un'ampia offerta gastronomica, le caldarroste, il succo di mele appena fatto e i dolci e possiamo vedere come cucinare l'acquavite nonché altre pratiche agricole. La manifestazione è accompagnata da un programma di animazione.
La passeggiata lungo il Sentiero escursionistico delle castagne si svolge tutti gli anni, e precisamente la seconda domenica di ottobre. Possiamo ottenere maggiori informazioni all'agriturismo Kamnikar a Mali Vrh.

La domenica delle fragole
La domenica delle fragole si svolge la prima e la seconda domenica di giugno a Janče. Durante la festa possiamo comprare le fragole o fare una scorpacciata di dolci alle fragole. Offrono anche liquori e acquavite fatti in casa, organizzano una mostra di prelibatezze locali, una varia offerta gastronomica e organizzano un programma di animazione nonché presentano le associazioni turistiche locali e straniere che sono inserite in simili programmi di sviluppo della campagna. I bambini possono giocare nel Parco giochi delle fragole.

Il percorso è molto movimentato, le salite e le discese sono più ripide e lunghe quando ci inerpichiamo o scendiamo da qualche cresta. Tali tratti sono più brevi lungo le creste ma anche le pendenze sono inferiori. La base è mista, tra Vnajnarje e Mali Vrh è per lo più asfaltata inframmezzata da tratti in sterrato e strade campestri. Tra Lazar e Tomažet nonché tra Mali Vrh e Javor ci sono dei tratti più lunghi di strada forestale che è ripida in certi punti, costituita da un materiale friabile e con rocce grosse, ci imbatteremo anche su qualche pozzanghera fangosa. Troviamo una strada forestale anche scendendo verso Zagradišče; la strada che attraversa il paese è a dire il vero asfaltata, tuttavia è stretta e in pessime condizioni. Su uno sterrato ripido arriviamo fino all'agriturismo pri Lazar a Podgrad.
Dobbiamo guidare con attenzione ed estrema cautela soprattutto nei seguenti tratti:
- attraverso il sottopasso ferroviario a Podgrad,
- nella strada da Tomažet verso Vnajnarje lungo la strada principale asfaltata Besnica–Janče che è ripida, stretta e piena di curve,
- la strada regionale Besnica–Litija e l'incrocio presso Veliko Trebeljevo,
- l'incrocio tra Sostrska e Litijska cesta,
- attraverso il sottopasso sotto la linea Ljubljana–Zidani Most dove con una breve e ripida salida ci allacciamo alla strada principale tra Zalog e Podgrad (Cesta v Kresnice).
Se ci apprestiamo a fare il percorso all'inizio di maggio verifichiamo che sul tratto Podgrad–Sp. Besnica– Vnajnarje–Gabrje pri Jančah–Janče–Tuji Grm–Dolgo Brdo–Volavje–Zgornja Besnica non si svolga il rally Saturnus che è una manifestazione che si svolge tutti gli anni. In quel periodo c'è il blocco completo sulle strade.