GRANDE PERCORSO CIRCOLARE INTORNO AL BARJE
Lunghezza
62,7
Lunghezza 62,7 km
Durata del percorso
03:00
Durata del percorso 03:00
Največja strmina vzpona[%]
7
Livello massimo della salita: 7 %
Livello massimo della discesa: 11 %
Livello medio della salita: 1 %
Livello della salita oltre 5%: 0,90 km
Altezza minima del percorso: 287 m
Altezza massima del percorso: 322 m
Differenza d'altitudine: 329 m
Poraba kalorij
6104
Consumo di energia per gli uomini: 6104 kJ (1458 kcal)
Consumo di energia per le donne: 4974 kJ (1188 kcal)
Difficoltà
Difficoltà: Bassa
Tipologia del terreno ciclabile
Tipologia del terreno ciclabile: Asfalto
Tipo di bici: Bici da strada
Breve descrizione

Il sentiero si snoda lungo la Palude di Lubiana (Ljubljansko barje), una zona interamente pianeggiante, eccetto qualche piccola salita nei paesini lungo il percorso. Il tragitto in questione (ovviamente sono possibili diverse varianti) è molto amato dai ricreativi e dagli escursionisti. Il percorso si svolge interamente su strade asfaltate.

Percorso

P+R Dolgi most – Brezovica – Dragomer – Log pri Brezovici – Bevke – Blatna Brezovica – Sinja Gorica – Vrhnika – Verd – Bistra – Borovnica – Podpeč – Brest – Ig – Škofljica – Lavrica – Rudnik – Trnovo – P+R Dolgi most

Il lungo percorso incomincia presso Dolgi most
Il punto di partenza della gita è il parcheggio di interscambio P+R presso Dolgi most da dove si prosegue per Vrhnika. Dalla strada principale si può proseguire tranquillamente per la pista ciclabile che attraversa Dolgi most da dove si attraversano i binari e si continua passando vicino il raccordo autostradale presso la trattoria Gorjanc ed attraversando Brezovica. , Da qui in poi non vi sono più strade ciclabili, tuttavia guidare a lato della strada è abbastanza sicuro. Si passa poi per Dragomer , e per Log pri Brezovici , e dopo aver oltrepassato la scuola, subito dopo una lieve curva verso destra, bisogna prendere lo svincolo per Bevke. Poi si gira a sinistra attraversando il cavalcavia sopra l'autostrada per dirigersi intrepidamente verso Bevke.

La Palude di Lubiana (il Barje)
Per arrivare da Dolgi most a Bevke si deve pedalare per dieci chilometri. , Serpeggiando tra le case e i giardini si attraversa prima la parte nuova del paesino per poi proseguire attraverso la parte vecchia, dove troviamo una chiesa e una trattoria, ma di acqua ne avete ancora, vero? Dopo una leggera discesa sino al termine di Bevke ci si ritrova a Blatna Brezovica. , , Si tratta di un grazioso villaggio le cui case sono adornate da fiori, per questo l'aggettivo fangosa non le si addice proprio. Forse una volta fu davvero così ... Il villaggio fu abitato sin dalla preistoria, qui gli archeologi hanno infatti ritrovato un mestolo risalente al periodo palafitticolo, che adesso è custodito dal Museo Nazionale della Slovenia a Lubiana. Per un momento possiamo proseguire con la marcia più bassa – giusto per discendere tranquillamente fino al punto successivo, Sinja Gorica, , che si trova ai piedi di un colle isolato. Il paesino è costituito dalla parte vecchia che è appoggiata al colle e dove si trova una chiesa, e dalla parte nuova, adiacente alla strada principale. Sulla rotonda bisogna prima girare a sinistra, attraversare l'autostrada, e poi girare di nuovo a sinistra presso il segnale di stop e proseguire verso il centro di Vrhnika.

Vrhnika (Nauportus)
La città natale del più importante scrittore sloveno Ivan Cankar, le sorgenti del fiume Ljubljanica presso Močilnik, , , , gli scavi archeologici ¬¬¬– l'antica Vrhnika, un punto d'incontro per numerosi tragitti e un punto di partenza per molte escursioni – vi si può trovare di tutto e di più, perciò è consigliabile esplorare Vrhnika e i suoi dintorni in un'altra occasione, quando si ha più tempo. I primi documenti scritti che testimoniano l'esistenza del luogo risalgono al secondo secolo a.C., quando Vrhnika fu chiamata con il nome latino di Nauportus (porto) e fu dominata dalla tribù celtica dei Taurisci.
Il percorso continua lungo il Barje verso Verd , e sino a Bistra. Stranamente non vi appaiono segnali di rilievo per questo percorso, perciò non fa male un consiglio per quelli che non conoscono il posto: proseguite a lato della strada regionale Lubiana–Vrhnika–Logatec, superate la stazione di servizio e i semafori fino al municipio, dopodiché girate a sinistra all'incrocio semaforizzato per poi attraversare il fiume Ljubljanica e ritrovarvi a Verd. Nella zona dove la strada prosegue perpendicolarmente sotto il cavalcavia autostradale si consiglia ai ciclisti di essere estremamente prudenti poiché la carreggiata è assai stretta e durante i giorni lavorativi è percorsa da camion ed altri automezzi, pertanto il flusso di vetture è molto poco visibile.

Sosta a Bistra e ...
La certosa di Bistra fu fondata già nel 1255. , Il monastero ha vissuto una storia turbolenta ed ha acquisito la sua forma presente solo dopo il 1826, quando è stato acquistato dal mercante ed industriale Franc Galle, che possiedeva numerosi altri castelli. Nel 1945 la certosa fu nazionalizzata e nel 1951 divenne sede del Museo Tecnico della Slovenia. La sezione più visitata è quella del trasporto, che comprende automobili d'epoca rare, ad esempio il primo tram di Lubiana del 1901 (prodotto dalla Siemens-Halske). Nella sezione dedicata al legno si possono ammirare le più antiche seghe ad acqua europee, mentre nella sezione dedicata alla caccia sono esibiti trofei di caccia di cervi autoctoni dei boschi del Monte nevoso (in sloveno Snežnik) datati cento e più anni. È possibile visitare anche la collezione dedicata alla pesca, il mulino e la sezione dedicata al bosco. Presso la sorgente del torrente Bistra è possibile vedere la vecchia sega veneziana, l'impianto per la produzione del piallaccio e la vecchia forgia idraulica con martello meccanico. Accanto all'edificio si estende un parco con uno stagno da cui parte un sentiero didattico forestale davanti al quale vi è una famosa trattoria. Per una visita veloce del museo si impiega almeno un'ora, quindi si consiglia di rimandarla a un'altra occasione, poiché nonostante i dintorni del museo offrono varie possibilità di sosta, la stanchezza non si è ancora fatta sentire. D'altronde siete appena al ventiduesimo chilometro.

... passando per Borovnica
Proseguendo per una strada movimentata e prevalentemente ombreggiata con vista stupenda sulla palude del Barje ci si ritrova ben presto a Borovnica. Prima del bivio, guardando a destra, verso lo spazio tra le case, si può notare un piccolo viadotto ferroviario chiamato Dolinski most, che è sopravissuto alla seconda guerra mondiale. Al bivio che segue poco dopo la stazione di servizio bisogna girare a sinistra verso Podpeč, che è il prossimo punto di arrivo. Se avete voglia di visitare un altro punto interessante o di fare uno spuntino, girate a destra seguendo il cartello che indica verso Pekel. Dopo aver attraversato il paesino di Ohonica il tratto verso la trattoria Pekel è accompagnato da un paesaggio meraviglioso. La strada asfaltata attraversa in parte il bosco e in parte un bel paesaggio verde tra alte colline. . Pekel è un punto escursionistico famoso – si tratta di un canyon che è attraversato dal torrente Borovniščica, che discende per le rocce a forma di cascate. All'inizio del canyon vi è una statua in legno raffigurante il diavolo ed una famosa trattoria, dietro la quale si trova il sentiero che conduce alle cascate (in totale vi sono cinque cascate), dove si possono ammirare anche fiori rari e protetti che crescono nell'ambiente umido vicino l'acqua piovigginosa, tra i quali la Primula carniolica. Tra la terza e la quarta cascata si trova anche un'interessante protuberanza rocciosa isolata sulla quale ci si può arrampicare. A causa della sua forma particolare è stata chiamata Il dente del diavolo (in sloveno Hudičev zob). Il periodo più adatto per visitare le cascate è alcuni giorni dopo la pioggia, quando di acqua c'è ne ancora molta, ma il sentiero non è più fangoso. Il luogo è il punto di partenza per diverse escursioni, tuttavia se non si hanno le scarpe adatte, si sconsiglia di superare la seconda cascata – proseguire il sentiero è infatti assai difficile. Tornando indietro si ha la possibilità di immortalare l'unico pilastro rimasto del viadotto sul quale un tempo correva la linea ferroviaria Vienna–Trieste. Un tempo il viadotto fu la più grande struttura valicante artificiale al mondo. Durante la seconda guerra mondiale il viadotto è stato abbattuto, è però ancora presente nello stemma del comune di Borovnica. , Ah sì, si sconsiglia di cercare mirtilli, poiché non se ne trovano molti, seppure a Borovnica ha luogo ogni anno la festa dei mirtilli. Gli abitanti amano scherzare dicendo che di mirtilli se ne trovano molti di più nella Palude, soprattutto quelli coltivati, provenienti dagli Stati Uniti.

Pieni di energia verso Podpeč
Dunque (se non vi siete recati a Pekel) a Borovnica bisogna girare a sinistra al primo bivio e attraversare alcuni piccoli e graziosi paesini sparsi lungo il tragitto per arrivare allo svincolo che porta a Kamnik sotto il Krim e continuare avanti fino a Rakitna. Non si può sbagliare strada se ci si affida al proprio senso dell'orientamento, per tutto il percorso si deve avere alla propria sinistra aree paludose di vario tipo – coltivazioni, prati allagati e qualche colle isolato. Tra i luoghi più interessanti vi è Goričica sotto il Krim dove si trova la parte più grande e maggiormente conservata della cosiddetta palude alta, chiamata Goriški mah, che è conosciuta per la sua flora tipica. Allo svincolo si deve prendere la strada che attraversa Preserje e Podpeč e continuare fino al centro del luogo che si trova dinanzi al ponte che attraversa il fiume Ljubljanica, dove bisogna girare a destra nell'incrocio e seguire l'indicazione per Ig. Di fronte a voi si ergerà il colle panoramico Šentan (484 m), ai piedi del quale si trova la famosa cava di "marmo nero" di Podpeč. Oggi la cava è chiusa ed è un monumento naturale protetto dove per secoli si è tagliato il famoso calcare nero con conchiglie fossilizzate. Lo tagliavano già gli antichi Romani che lo usavano per la decorazione degli edifici più importanti. Per facilitare il trasporto dei pesanti blocchi rocciosi fino a Lubiana (al tempo chiamata Emona) hanno addirittura deviato il corso del fiume, facendolo scorrere più vicino a Podpeč. Anche il famoso architetto sloveno Jože Plečnik è stato affascinato da questa pietra ornamentale e la usò per il colonnato della Biblioteca Nazionale e Universitaria di Lubiana (Narodna in univerzitetna knjižnica – NUK). Qui il tipico contrasto tra le conchiglie chiare sullo sfondo scuro è particolarmente pittoresco. Tra Goričnica sotto il Krim e Podpeč vi sono tre chiese situate su piccoli colli: la chiesa di Sant'Anna del XV secolo che si trova sul colle Šentan , la chiesa dell'Addolorata del 1728, situata sul colle Žalostna gora e la chiesa di San Giuseppe sopra Preserje, costruita nel 1658.

Una rinfrescata nel lago
Nelle vicinanze si trova il villaggio Jezero (lago) da cui non dista molto il lago di Podpeč che è un ottimo punto per concedersi una sosta e fare uno spuntino. Dopotutto siete già a meta della gita e l'offerta gastronomica dell'area non è da poco. Il lago di Podpeč , è un interessante lago carsico che è alimentato da ben sette sorgenti, ciononostante non ha alcun deflusso superficiale. Come è possibile? Solo in un modo – che il lago ha un deflusso sotterraneo. E, in effetti, l'acqua del lago torna in superficie soltanto a 300 m di distanza, nel villaggio dove si trova la sorgente. Il lago ha una forma interessante, quasi completamente rotonda ed è privo della costa tipica del laghi. La riva infatti discende lentamente e uniformemente verso l'acqua, il cui livello è quasi sempre lo stesso. Il lago di Podpeč è inoltre uno dei laghi naturali più profondi della Slovenia.

Attraversare Tomišelj con cautela per non perdersi
La strada che porta dal lago verso Tomišelj viene percorsa sotto una piacevole ombra. A Tomišelj bisogna prestare attenzione, poiché ci si deve dirigere a sinistra verso Brest, tuttavia non c'è alcun cartello segnaletico. Quindi si deve prendere la strada principale dal cartello che indica l'inizio di Tomišelj fino al bivio dove la strada si ramifica in due sentieri; quello a destra porta verso Strahomer a quello a sinistra verso Brest. Si deve ovviamente prendere la strada verso Brest e dopo alcune centinaia di metri girare a destra. Dopo aver superato la casa dei vigili del fuoco, che di recente ha celebrato il centenario, potrete tirare un sospiro di sollievo poiché sarete certi di essere sulla strada che porta da Brest ad Ig. Ig è il centro abitato più importante della parte meridionale della Palude di Lubiana (Barje). Un monumento artistico importante è la chiesa di San Martino del 1720, costruita sullo stesso sito, dove un tempo si ergeva una chiesa del IX secolo.
Il castello di Ig viene menzionato per la prima volta nel XV secolo. Il vecchio edificio è stato demolito e sullo stesso sito è stato costruito il castello odierno con quattro ali attorno al cortile ad archi. Oggi il castello ospita un riformatorio e penitenziario. Ad Ig sono state ritrovate le prime palafitte. Nei dintorni gli archeologi hanno ritrovato tre grandi aree di villaggi su palafitte. Per quanto riguarda il tragitto, si consiglia ancora di guidare affidandosi al proprio senso dell'orientamento, quindi non andando a sinistra verso Lubiana, ma proseguendo diritto e superando il punto di partenza per Kurešček per poi girare a sinistra verso Škofljica su una strada nuova asfaltata. .

Škofljica, Lavrica, Rudnik, Trnovo e termine della gita
Dopo più di 50 chilometri dall'inizio della gita si raggiunge Škofljica, , , un centro abitato di provincia situato all'estremità sudorientale della Palude di Lubiana, all'incrocio di importanti percorsi stradali. Prima della grande guerra qui veniva preparata la torba che veniva tagliata sui colli isolati Grmez e Babna gorica. La torba veniva usata come combustibile. Da Škofljica si prosegue verso Lubiana sulla vecchia strada che porta verso la Bassa Carniola (in sloveno Dolenjska), sulla quale c'è abbastanza spazio anche per i ciclisti, attraversando Lavrica , e Rudnik. Al semaforo subito dopo l'autostrada bisogna girare a sinistra del centro commerciale per attraversare la rotonda e proseguire diritto verso la strada Jurčkova cesta. La strada è lunga e pianeggiante. Al secondo semaforo si deve attraversare la strada Ižanska cesta ed a Livada anche il fiume Ljubljanica e il torrente Mali graben per arrivare a Trnovo. All'incrocio bisogna girare a sinistra e prendere la strada Opekarska cesta fino al primo semaforo. Si deve proseguire nella stessa direzione ed attraversare di nuovo il torrente Mali graben per arrivare al semaforo successivo, al quale si arriva da destra, dopo una lieve salita. Il percorso continua sull'altro lato della strada, che porta a Mestni log per la via Cesta dveh cesarjev, ma in due parti. Infatti bisogna prima attraversare l'autostrada, dirigersi verso la Fiera dell'auto usata all'aperto, poi girare a destra all'incrocio e fare l'ultimo sprint verso il padiglione, dopodiché si prosegue sull'asfalto fino alla fine della zona artigianale, da cui si deve girare a destra sulla via Lipahova ulica fino all'incrocio sulla strada Tržaška cesta. Si deve semplicemente attraversare la strada per ritrovarsi nel parcheggio da dove la gita è iniziata.

Bevke
Il villaggio di Bevke è situato nel comune di Vrhnika e dista circa due chilometri dal villaggio di Drenov Grič. Si trova nella Palude di Lubiana, vicino al colle isolato Kostanjevica, dove si trova la riserva naturale Mali plac. Si può raggiungere Bevke percorrendo tre strade: partendo da Log pri Brezovici, da Drenov Grič o da Blatna Brezovica.

Blatna Brezovica
Blatna Brezovica è un paesino del comune di Vrhnika, situato tra Sinja Gorica e Bevke. All'estremità del villaggio si trova la chiesa di San Jacopo. Nelle vicinanze scorre il fiume Ljubljanica. Nel paesino vi è anche il sito archeologico Za strugo, risalente alla prima età del bronzo, dove nel canale per il drenaggio è stata ritrovata una canoa.

Sinja Gorica
Sinja Gorica è un paesino del comune di Vrhnika. Nel centro del paesino è ubicata la chiesa di San Giobbe (l'unica in Slovenia che è dedicata a questo santo). Nei dintorni del luogo vi sono importanti zone umide ed aree dove crescono piante protette (ad esempio la Fritillaria meleagris). La maggior parte del paesino fa parte della rete europea per la conservazione e la protezione degli habitat e delle specie Natura 2000.

Vrhnika , , , , ,
Secondo la leggenda Vrhnika sarebbe stata costruita dagli Argonauti che sotto la guida di Giasone hanno attraversato i fiumi Sava e Ljubljanica per arrivare infine al Mar Nero. Arrivati alla sorgente del fiume Ljubljanica hanno dovuto smontare la nave e portarla sulla terra ferma fino al Mar Adriatico. La nave degli Argonauti è raffigurata nello stemma del comune.
I primi documenti scritti che parlano della città risalgono al 1300. La città è situata in un punto strategico, vicino alla strada che porta all'Adriatico. Nel secondo secolo a.C. gli antichi romani hanno costruito l'insediamento e il porto fluviale di Nauportus. Sulla salita sotto il colle Tičnica vi è la casa natale del più grande scrittore sloveno Ivan Cankar, dove oggi si trova il museo dedicatogli. Uno dei monumenti naturali più importanti di Vrhnika è Močilnik con le sorgenti del fiume Ljubljanica.

Bistra , , , , ,
Il Museo Tecnico della Slovenia si trova nell'ex certosa di Bistra. Le collezioni permanenti esibite sono dedicate al bosco, al legno, alla caccia, alla pesca, ai prodotti tessili, al trasporto e al elettromeccanica. Fanno parte del museo anche un mulino e una forgia idraulica, un impianto per la produzione di piallaccio, un parco con stagno ed un sentiero didattico forestale. È particolarmente interessante anche la collezione di auto d'epoca che appartenevano al presidente della Jugoslavia Josip Broz Tito.

Borovnica
Borovnica è situata nella parte sudest della Palude di Lubiana, nel punto dove l'ampia valle del torrente Borovniščica incomincia a trasformarsi in palude. Un tempo sopra Borovnica si ergeva il più grande viadotto artificiale d'Europa che fu abbattuto durante la seconda guerra mondiale. Le macerie di uno dei pilastri del viadotto sono visibili ancora oggi. L'area che si protrae oltre il centro abitato incomincia ad assumere connotati carsici. Borovnica è il punto di partenza per escursioni verso Rakitna e il canyon selvaggio di Pekel.

Il canyon di Pekel vicino a Borovnica ,
Il canyon fu chiamato Pekel (letteralmente inferno) a causa del paesaggio selvaggio e cupo, formato dal torrente Borovniščica. In alcuni tratti il sentiero che è marcato si snoda su scalette metalliche, pertanto non è adatto a tutti. Nella forra scavata nell'ardesia ci sono cinque cascate grandi e delle rapide.

Goričica sotto il Krim
A Goričica sotto il Krim si trova la più grande area uniforme di palude alta in Slovenia, chiamata Goriški mah. Su di essa cresce una flora tipica.

Podpeč, Jezero , , , ,
Podpeč è un paesino adiacente la strada, che è conosciuto soprattutto per la cava di marmo di Podpeč. La pietra fu usata già dagli antichi Romani, che hanno addirittura deviato il corso del fiume Ljubljanica, facendolo scorrere più vicino a Podpeč, da dove la pietra veniva portata su barche ad Emona (l'antica Lubiana). Il marmo di Podpeč fu un materiale molto amato dal famoso architetto sloveno Jože Plečnik. Podpeč fu anche un importante porto fino al XIX secolo, quando fu costruita la ferrovia che attraversa la Palude di Lubiana.
Jezero è un paesino famoso per il suo tipico lago carsico di forma rotonda, che con i suoi 47 metri di profondità è il lago naturale più profondo della Slovenia e un monumento naturale.

La chiesa di Sant'Anna, costruita nel XV secolo sul colle Šentan, che si erge sopra i paesini di Jezero e Podpeč (a 448 metri sopra il livello del mare). La chiesa è un famoso punto escursionistico da dove si ha una meravigliosa vista sulla Palude di Lubiana, su parte della Conca di Lubiana e sulle Alpi.

La chiesa dell'Addolorata, costruita nel 1728 sul colle Žalostna gora è circondata da mura con cappelle raffiguranti la via crucis. L'interno è sontuosamente arredato in stile barocco e contiene gli affreschi dei pittori Janez Wolf e Janez Šubic.
La chiesa di San Giuseppe sopra Preserje fu costruita nel 1658 ed è situata col colle Mlečnik. Un tempo fu un luogo di pellegrinaggio.
Ig ,
Ig è il centro abitato più grande e il centro comunale della parte meridionale della Palude di Lubiana. Nel centro del paese si trova la grande sorgente carsica del torrente Ižica. Nel 1827 fu costruita una strada lunga 10 chilometri che collega Lubiana a Ig, passando attraverso la Palude. Tra i primi scavi archeologici nella Palude di Lubiana sono state scoperte tre grandi aree di villaggi su palafitte. Gli edifici più interessanti di Ig sono la chiesa di San Martino, che fu costruita attorno al 1720 ed è un importante monumento artistico ed il castello, menzionata per la prima volta nel XV secolo. Nel 1696 il castello originale è stato demolito e sullo stesso sito ne è stato costruito uno nuovo con quattro ali intorno al cortile ad archi. Oggi ospita un riformatorio e penitenziario.

Škofljica ,
Škofljica è un centro abitato situato all'estremo margine sudest della Palude di Lubiana che si trova in un punto d'incrocio di strade importanti. Prima della grande guerra fu un luogo di preparazione della torba, che veniva tagliata sui colli isolati Grmez e Babna gorica. La torba veniva usata come combustibile.

Il padiglione imperiale
Il padiglione imperiale si trova sulla via Cesta dveh cesarjev nella parte di Lubiana chiamata Mestni log. Il padiglione è stato costruito nel 1821 in onore del Congresso di Lubiana.

La natura
La Palude di Lubiana ricopre l'estremità meridionale della vasta Conca di Lubiana. La Palude si è formata a causa di uno sprofondamento tettonico che periodicamente si trasformava in lago. Circa 4000 anni fa il lago si è prosciugato dando vita a una pianura paludosa che è oggi un parco naturale protetto con numerosi monumenti naturali.

Osteria e pizzeria Viški hram, in via Tržaška cesta

Osteria Gorjanc, Brezovica
La trattoria è in attività dal 1813; dopo la seconda guerra mondiale fu chiusa fino al 1967.

Osteria Pri Kopaču, Brezovica
Trattoria con piatti tradizionali tipici.

Osteria e pizzeria Ponvica, Brezovica
Ambiente piacevole nel cuore della natura.

Osteria e spaghetteria Flamingo, Vrhnika

Osteria Bistra situata vicino al museo ed offre una vasta selezione di piatti tipici sloveni.

Osteria Pekel situata all'estremità dello stretto Pekel vicino a Borovnica. Famosa per le sue trote fresche, che sono allevate nel vicino torrente.

Osteria Pri Koširju, Kamnik pod Krimom

Pizzeria Jezero

Osteriac, Ig

Osteria Strah

Osteria Livada

A Podpeč la popolazione locale conosce la leggenda del drago. Secondo la leggenda l'acqua si trova nelle viscere della terra ed è abitata da un drago terrificante chiamato lintvern, la cui testa si trova sotto la chiesa di Sant'Anna, mentre la coda si estende fin sotto il monte Krim. Quando il drago agita la coda, la Palude di Lubiana viene inondata.

Il percorso si svolge interamente su strade asfaltate, che sono però a tratti assai trafficate, perciò è necessario guidare sul bordo della carreggiata ed essere prudenti.