Ritrovo a Krašce
Il paese di Krašce giace vicino a Moravče sopra la valle del Rača. Il suo nome deriva dal paesaggio carsico, in Slovenia ogni luogo porta con sé una testimonianza del passato nella quale si condensano le esperienze della gente che per secoli ha vissuto in simbiosi con la natura e l'ambiente, e solo così ha potuto sopravvivere. Ma sono rari i luoghi e i paesi che vogliono trasmettere questo messaggio anche alle generazioni future. Il percorso ha inizio presso la stazione dei vigili del fuoco a Krašce e prosegue verso sud in direzione di Spodnji Tuštanj, dove ci aspetta una tabella informativa . Potremo parcheggiare il nostro cavallo d'acciaio di fronte alla caserma dei vigili del fuoco o presso la vicina trattoria Frfrau .
Ad occhi aperti
Dopo pochi metri svoltiamo a destra nel paese seguendo la via centrale . Il tracciato è relativamente ben segnalato da indicazioni stadali. Una ruota da mulino ci indicherà la direzione lungo la via . La casa Javorn'kova hiša è una delle più vecchie case di pietra a Krašce . Il vecchio portale di pietra della fattoria è oggi abbellito da una porta d'ingresso di legno massiccio . Anche la facciata posteriore della casa è interessante . Accanto al essiccatoio che si trova sul retro della casa, il sentiero che scorre lungo il recinto inizia la sua discesa verso Rača .
Proti Mecetovem mlinu
Solo alcune rovine sono rimaste a ricordarci il mulino Mecetov mlin, un tempo possente edificio . Anticamente il mulino era proprietà dei signori di Tuštanj. Si sono conservati l'edificio centrale , la gora e il lavatoio, mentre l'essiccatoio ha subito un restauro . I numerosi essiccatoi che possiamo vedere nei dintorni ci fanno capire che in questa regione erano di casa carpentieri molto abili, detti localmente "cimpermani". La carpenteria è anzi una fra le attività artigianali più antiche della Slovenia. Dietro all'essiccatoio lungo il Rača vi è una rupe dalla parete inclinata e l'entrata nella grotta della Majcetova jama . La grotta si è originata come conseguenza di una frattura tettonica ben visibile sul soffitto. L'ingresso è spazioso ma si restringe presto e confluisce in gallerie che s'incuneano in profondità nel sottosuolo. Saliamo sulla riva ripida del Rača.
Paesaggio carsico ondulato
Di fronte al crocifisso vi è un piccolo inghiottitoio carsico . Un tempo i crocifissi venivano apposti come ex – voto, memoria o monito per avvenimenti che si desiderava non si verificassero più. Sul prato possiamo scorgere un avvallamento di origine carsica, cosparso di massi. . Attraversiamo il paesaggio in cui s'intrecciano mosaici di boschi e prati , fino ad arrivare a una grande radura in mezzo al bosco. L'attraversiamo nel mezzo e ci dirigiamo a destra fino alla postazione di caccia . A questo punto proseguiamo nel bosco fino alla staccionata di legno vicino al mulino Mohorjev mlin. Ritorneremo alla staccionata nel tratto occidentale del nostro percorso.
Su e giù per la gola del Rača
Il mulino Mohorjev mlin ha conservato tutti i macchinari originali . Nei pressi del mulino attraversiamo il torrente Rača e risaliamo lungo il pendio ripido della riva . Sulla cima si erge la fattoria Videgarjeva domačija che custodisce una collezione di antichità , , , un modello della segheria, del mulino e molti altri oggetti interessanti. Se gli abitanti sono in casa, saranno felici di farci vedere la loro collezione. Varchiamo una porta di legno e riscendiamo verso il Rača. Il terreno ripido lungo le rive ha frenato la crescita del bosco di ontani e frassini. Gli intrecci di si distendono fino al letto del fiume . Un tempo i bastoncini di carpino venivano tagliati per legarli nelle caratteristiche butare. Il mulino Vehovčev mlin è il punto più a ovest del nostro tragitto. Attraversiamo il ponte , risaliamo il fianco del colle per poi scendere ancora verso il Mohorjev mlin.
Andiamo a sciacquare i panni
Presso la sorgente carsica vi è un grande ramaiolo grazie al quale i viandanti possono placare la sete .La fonte non si prosciuga mai e l'acqua che ne sgorga ha una temperatura costante. Nel mezzo della valle potremo vedere anche una grande ruota lignea . Ancora conservato anche il lavatoio con i piani inclinati . In tempi non lontani le donne si recavano al lavatoio per sciacquare la "žehta", ossia i panni che avevano insaponato e lavato in casa. Passando accanto al mulino Mohorjev mlin ritorniamo alla staccionata di legno . Poco prima del ponte svoltiamo a destra e imbocchiamo la via sul pendio .
Verso S. Andrea
Dietro ad una possente casa nuova si trova il mulino Kižev mlin, oggi in disuso . Le ruote del mulino non ci sono più, ma l'interno con tutti i macchinari è ancora integro. Il nostro viaggio prosegue lungo uno sterrato nella valle Suha dolina al di sotto della ripida fiancata del colle sul quale si erge la chiesa di S. Andrea. La valle è stata anticamente modellata dal corso del fiume. Lungo il margine sinistro della piccola valle scorre periodicamente un ruscello che sorge nella Vodna jama sotto alla chiesa di S. Andrea e si getta nel Rača presso il mulino Kižev mlin. A sinistra si diparte un sentiero ripido lungo il pendio che ci conduce fino alla chiesa di S Andrea . Per visitare la chiesa con gli antichi affreschi , occorre rivolgersi alla vicina famiglia Kosmač che ne custodisce le chiavi. Percorriamo la Suha dolina , e ci avviciniamo alle prime case di Krašce .
Di nuovo a Krašce
Nel paese si sono conservate due vecchie case contadine . Su una di esse l'architrave della porta d'ingresso segna l'anno 1897 . Poco più avanti, passata la vecchia fattoria, ci accolgono un tiglio gigantesco e i vecchi frutteti, detti frutteti a fusto alto o da pascolo . In questo genere di frutteto le chiome degli alberi erano molto alte, di modo che il bestiame potesse pascolare al di sotto. Il frutteto serviva perciò anche da pascolo e da prato.
In questo nostro breve tragitto abbiamo ascoltato i sussurri della natura, abbiamo osservato, odorato, tastato ed anche assaggiato. Soffermatevi a pensare - quante cose ci sarebbero sfuggite, se non ce le avessero fatto notare? Per questo motivo ricordiamoci sempre di esplorare i nostri luoghi familiari coinvolgendo tutti e cinque i sensi...