ROSAMUNDA DI TURJAK
Lunghezza
48,0
Lunghezza 48,0 km
Durata del percorso
04:00
Durata del percorso 04:00
Največja strmina vzpona[%]
7
Livello massimo della salita: 7 %
Livello massimo della discesa: 9 %
Livello medio della salita: 5 %
Livello della salita oltre 5%: 6,70 km
Altezza minima del percorso: 594 m
Altezza massima del percorso: 292 m
Differenza d'altitudine: 934 m
Poraba kalorij
8139
Consumo di energia per gli uomini: 8139 kJ (1944 kcal)
Consumo di energia per le donne: 6632 kJ (1584 kcal)
Difficoltà
Difficoltà: Difficile
Tipologia del terreno ciclabile
Tipologia del terreno ciclabile: Misto
Tipo di bici: Bici da trekking
Breve descrizione

Un percorso romantico e movimentato per cavalieri esperti in bicicletta dai margini del Barje di Ljubljana al terreno collinare della Dolenjska che ha una ricca storia e dove vivono storie che fanno fremere la fantasia. Inizia ai margini del frastuono di macchine a Rudnik a Ljubljana, da Škofljica sale verso Turjak, scende fino a Grosuplje passando per la famosa Županova jama (Grotta del Sindaco) e per l'accampamento contro i turchi, scorre placidamente attraverso Grosuplje e Šmarje - Sap e sale poi ripidamente sino al castello di Lisičje da cui attraverso una strada forestale scende a Selo e ancora una volta, per l'ultima volta, sale a Orle. Da lì si va solo in giù verso il punto di partenza.
Il tracciato si snoda per lo più su strade asfaltate, i tratti tra Veliki e Mali Ločnik e tra Lisičje e Sela si snodano su strade forestali, il tratto tra Velike Lipljene e Ponova vas e tra Sela e la sella vicino a Orle sullo sterrato. Il percorso richiede al ciclista il senso dell'orientamento in entrambi i tratti boschivi, molta prudenza sulle strade principali a causa del traffico caotico.

Percorso

(Končno) Postajališče LPP št. 3 na Rudniku - Škofljica – Pijava Gorica – Vrh nad Želimljami – Veliki Ločnik – Mali Ločnik – Turjak – Velike Lipljene – Županova jama – Ponova vas – Grosuplje – Šmarje-Sap – Škofljica – Lanišče - Orle - (Končno) Postajališče LPP št. 3 na Rudniku

Rosamunda di Turjak era una signorina vanitosa e presuntuosa che aveva imposto un difficile compito al suo futuro sposo, alla fine per la sua superbia era rimasta con un palmo di naso. Con questo percorso ha posto anche a noi delle sfide: riuscite voi ad affrontare questa strada che ha complessivamente quasi mille metri di dislivello? Sapete trovare la strada giusta sulle strade forestali senza indicazioni? Riuscite ad immaginarvi la vita su queste strade nella preistoria, all'epoca dei cavalieri e delle lotte contro i turchi, al tempo dell'impero romano e non ultimo delle battaglie conclusive per la liberazione di Ljubljana alla fine della Seconda guerra mondiale? Tutto questo ci aspetta su questa strada. Per premio chiaramente non vi spetta qualche signorina del castello o un cavaliere aitante, la soddisfazione di aver effettuato il percorso e alcune nuove conoscenze e avventure saranno certamente un premio abbastanza buono. E anche questo: all'arrivo non rimarrete sicuramente con un palmo di naso!

Rosamunda, una signorina del castello di Turjak, era convinta di essere la ragazza più bella dei dintorni e oltre. Tra la moltitudine dei pretendenti aveva scelto il coraggioso e famoso Ostrovrhar, ai festeggiamenti per il fidanzamento con lui aveva però sentito da un cantore che in Bosnia Lejla dagli occhi neri era forse ancora più bella di lei. La vanità e la presunzione non davano pace a Rosamunda che costrinse il suo fidanzato ad andare in Bosnia in lotta contro i Turchi, a dimostrarle la sua forza e salvare dalla schiavitù i loro prigionieri cristiani e a portarle questa bellezza in quanto sicuramente non poteva essere più bella di lei. Ostrovrhar, esperto guerriero, portò a compimento il compito ma con un piccolo errore: sconfisse veramente i Turchi e salvò i cristiani dalla schiavitù ma preferì Lejla dagli occhi neri alla vanitosa Rosamunda e quindi andò con lei incontro ad una nuova vita e a nuove avventure e lasciò Rosamunda cui non rimase altro che andare a piangere per il proprio destino in convento. La storia per le generazioni future fu poi scritta sotto forma di romanza spagnola dal grande France Prešeren, questa storia ci può spingere a casa a leggere la poesia e oltre a questa, forse, anche qualcun'altra.

Come punto di partenza scegliamo il capolinea dell'autobus urbano tre a Rudnik dove possiamo parcheggiare l'auto ovvero possiamo arrivare sino a lì in bicicletta lungo la Dolenjska cesta che è allo stesso tempo la strada principale Ljubljana–Kočevje e sarà la nostra accompagnatrice per un buon tratto iniziale del percorso. Dovete guidare con molta prudenza perché la strada è molto trafficata.

Škofljica
Lungo la Dolenjska cesta ci avviamo verso Škofljica passando per Lavrica e agli incroci principali andiamo sempre in direzione di Kočevje , cioè guidiamo dritto ovvero leggermente a destra. Alla destra degli incroci possiamo vedere quello che resta del vecchio nucleo storico di Škofljica – la fattoria Španček che ai tempi dei vetturini era contemporaneamente una trattoria, un luogo di fiera e una base per i vetturini. Nella trattoria si occupavano dei cavalli, li legavano sotto il famoso fienile Robežnik. Gli orgogliosi abitanti del luogo dicono che sia forse il fienile più lungo in Europa. A causa dell'allargamento della strada principale il proprietario lo ha spostato ad alcuni metri dalla strada per conservarlo per le generazioni future in quanto il suo significato è molto importante per l'identità del luogo. Alla fine di Škofljica attraversiamo la linea ferroviaria e di lì a poco cominciamo a salire passando per Gumnišča e andando nella valle sotto Pijava Gorica.

Salita
Al distributore di benzina inizia la nostra salita odierna più lunga in cui saliremo di circa 300 metri sino a Turjak. Il primo abitato sulla nostra strada è Pijava Gorica che secondo una delle spiegazioni avrebbe preso il nome dalla parola latina pius che vuol dire umile, gentile. Umile e gentile sarebbe l'abitato grazie alla posizione geografica su un colle sovrastante il Barje – quindi Prijazna Gorica (colle gentile). Evidentemente anche Lejla dagli occhi neri era più umile e gentile della Rosamunda di Turjak se Ostrovrhar si era così tanto appassionato a lei. Dalla chiesa a Pijava Gorica ha inizio il sentiero di Pijava e Barje, un sentiero pedonale circolare da Pijava Gorica al Barje , corredato di cartelli che descrivono i siti culturali, storici e naturali interessanti di tale area. La strada si congiunge poi alla strada proveniente da Pijava Gorica in direzione di Želimlje che si snoda lungo i margini della valle Želimlje.

Fortificazioni
La strada che è stata parecchio ampliata nel 2012 , si alza dolcemente verso Turjak passando per un'area in cui vi sono importanti aree di ritrovamento del periodo della Preistoria, dell'Età del ferro e del bronzo che testimoniano della colonizzazione dei nostri luoghi già nell'antichità. Già il nome "fortificazione", che significa un insediamento fortificato su un'altura ci dice in che modo vivevano i nostri antenati e quali luoghi cercavano per vivere e anche per il riposo da morti. La cresta che va da Škofljica verso il monte di sv. Ahac e divide la valle di Grosuplje dalla valle di Želimlje ovvero dal Barje di Ljubljana, ci racconta storie dell'antico passato. Anche Fran Saleški Finžgar, che era parroco a Želimlje all'inizio del secolo scorso, ha saputo ascoltarle in quanto proprio questi luoghi gli hanno ispirato la scrittura del romanzo storico Pod svobodnim soncem (Sotto il sole libero). In ricordo di tale romanzo nei dintorni di Škofljica è stato allestito il sentiero di Svarun che in ricordo dell'anziano Svarun, praslavo, ci porta nei luoghi che hanno segnato la storia di Finžgar: da Škofljica attraverso l'entroterra montuoso sino a Vrh nad Želimljami, lungo la valle del Želimeljščica e ritornando a Škofljica.

Pedaliamo quindi lungo Smrjen e Gradišče sopra Pijava Gorica, dopo Gradišče al segnavia per Vrh nad Želimljami svoltiamo a sinistra sulla strada locale sino a Vrh. Dopo 250 metri la strada comincia a salire a destra e verso su. Dopo poco raggiungiamo Vrh nad Želimljami e saliamo fino alla Caserma dei pompieri. L'intera area è un sito archeologico di un vecchio insediamento con un rilievo panoramico su cui si trova adesso la chiesa di s. Pietro. Vicino alla chiesa c'è una fortificazione antica, risalente all'Età del Ferro con le terrazze e gli argini di difesa visibili, strategicamente situata sopra il Barje di Ljubljana , la valle di Grosuplje, con una vista che si spinge sino alle Alpi Giulie e alle Alpi di Kamnik e della Savinja. Se abbiamo tempo per visitare la fortificazione vicino alla chiesa , vicino alla Caserma dei pompieri giriamo a sinistra e alla fine del paese a destra. Il nostro percorso ciclistico ci porta invece dalla Caserma dei pompieri a destra in giù e poi al primo bivio a sinistra verso su, sulla parte orientale del paese. Al successivo bivio più grande ci indirizziamo sulla destra in direzione di Veliki Ločnik, il segnavia migliore a dire il vero per noi è Gora (Monte), il monte più alto a forma di cono che si trova dirimpetto a noi e che abbiamo potuto osservare tutto il tempo che abbiamo attraversato Vrh.

Monte (Sv. Ahac)
Il Monte a forma di cono , chiamato anche Sv. Ahac per la chiesa in cima, era un importante insediamento anche nell'antico passato, al tempo degli attacchi turchi era un monte di guardia ovvero di segnale, direttamente collegato con il castello Turjak e i suoi difensori. Anche Rosamunda durante l'attesa di un fidanzato adeguato avrà più volte guardato sognante verso il Monte, simbolo dei cavalieri coraggiosi e dei guerrieri contro i Turchi. Intorno alla chiesa di sv. Ahac si trova una fortificazione preistorica, tuttora è visibile anche l'argine della fortificazione ben conservato. Passeremo a sinistra del Monte, sul lato nord tra Veliki e Mali Ločnik. Da Vrh saliamo quindi a Veliki Ločnik ; arriviamo fino alla fine del paese dove la strada si trasforma in un sentiero sterrato che porta attraverso il bosco. Di lì a poco arriviamo ad una biforcazione su cui svoltiamo a destra (prendendo a sinistra arriveremmo a Grosuplje). Anche il sentiero sterrato termina a breve e dinanzi a noi c'è una strada forestale . Teniamo per tutto il tempo la destra e rimaniamo più o meno alla stessa altezza in quanto dobbiamo circondare un quarto circa del monte. Nel farlo attraversiamo una piccola valle scavata da un piccolo torrente (che siamo sulla strada giusta lo vediamo dalle indicazioni per l'acquedotto e dal pozzetto in cemento lungo la strada) e di lì a poco alla fine del bosco si presenta una radura , in cui sullo sterrato svoltiamo a destra e andiamo verso su, ci aspettano anche i segnavia per Sv. Ahac e Mali Ločnik . Lungo il sentiero che procede adesso lungo il torrente, arriviamo alle prime case e vicino al campo di pallacanestro ci indirizziamo a sinistra sulla strada asfaltata e saliamo in paese. Vicino alla cappella ovvero al segnale religioso svoltiamo a sinistra e verso giù , se abbiamo tempo possiamo però svoltare a destra e verso su e avviarci verso la cima di Sv. Ahac. A Mali Ločnik, dove vediamo per la prima volta il castello di Turjak , scendiamo ripidamente giù lungo una strada a serpentine sino alla strada principale Ljubljana–Kočevje dove prendiamo a sinistra verso Turjak. Dopo 200 metri di curve attraversiamo il torrente di Bajdinc che quasi non notiamo, possiamo però un po' più avanti fermarci sulla destra e scendere lungo le case fino al ruscello. Il Bajdinc nasce sotto il monte Sv. Ahac, proprio lì dove siamo saliti dal bosco sino alle case a Mali Ločnik. Sul corso inferiore il torrente ha formato le bellissime cascate del Bajdinc, sino allo sbocco nel Želimeljščica sono in totale quattro. Per vedere le cascate, a causa del terreno ripido e scivoloso, è necessario avere una buona calzatura e prudenza. Sino al Bajdinc sarà certamente scesa più volte anche Rosamunda, il borbottio dei ruscelli ancora oggi mette in moto la fantasia e l'ispirazione.

Turjak
Dopo alcune centinaia di metri arriviamo a Turjak; il castello si trova a circa 700 m a destra della strada principale e il pagamento per la nostra fatica è la vista delle sue possenti mura. Ha preso il nome da un bovino selvatico possente e aggressivo – l'uro (tur) che è anche raffigurato sullo stemma del castello. Il castello di Turjak era uno dei più importanti castelli della Carniola, la sua massima potenza e splendore coincidono con il periodo della Riforma, delle guerre dei Turchi e delle rivolte contadine. I signori di Turjak, gli Auersperg, che erano di fede protestante, sostenevano Trubar e Dalmatin nel loro impegno per la diffusione del Portestantesimo e nella presa di posizione per la lingua slovena, nel XVI secolo, come difensori oraggiosi della fede e della patria, combatterono battaglie lunghe decenni contro i Turchi in una vasta area della monarchia austriaca di un tempo. Dinanzi al castello, come spettatore muto degli eventi, c'è un possente tiglio centenario che Prešeren nella sua poesia sulla bella Rosamunda, una signorina di Turjak, aveva cambiato in una quercia – così facendo aveva preso in giro i proprietari Auersperg in quanto non voleva attribuire loro il simbolo della slovenità – il tiglio. [S19b]. Vicino al castello sono ancora oggi visibili i resti del viale dove un tempo organizzavano delle gare equestri, le signorine del castello, tra queste forse anche Rosamunda, passeggiavano all'ombra dei suoi alberi. 500 anni fa Ostrovrhar, lo sposo non destinato di Rosamunda, per farle un piacere un po' iù avanti del castello girò a destra verso est e la Croazia ovvero la Bosnia per andare in battaglia contro i turchi, noi invece da Turjak prenderemo la strada verso nord in direzione di Grosuplje (ovvero dalla strada principale gireremo a sinistra se non siamo scesi fino al castello). La strada continua ancora a salire leggermente e raggiunge la seconda parte del paese di Turjak che è il punto più alto della nostra gita e poi scende in direzione di Grosuplje. Ancora prima però passiamo vicino al paese di Škocjan dove c'è la chiesa di s. Canziano. La chiesa si trova nel posto di un'antica cappella che era stata eretta dai primi Turjak; in essa era stato battezzato e come prete protestante aveva esercitato il suo ministero Jurij Dalmatin. Il percorso ci porta poi attraverso Velike Lipljene dove alla fine del paese svoltiamo a destra verso la Županova jama (Grotta del Sindaco) .

Županova jama (Grotta del Sindaco) e Tabor sopra Cerovo
La strada attraverso il bosco è in sterrato ma è tenuta in efficienza e di lì a poco scendiamo sino alla Županova jama sul lato destro della strada. La grotta carsica è costituita da diverse sale con stalagmiti possenti che sono tra loro collegate con un sistema di cunicoli. Nel 1926 fu scoperta da Josip Perme, Sindaco del vicino paese di Št. Jurij presso Grosuplje e già allora la organizzò per le visite turistiche. La grotta Ledenica attraverso la quale si entra nella grotta , era già stata descritta da Valvasor come la bellezza del mondo carsico della Dolenjska, gli abitanti locali la conoscevano soprattutto come una grotta in cui si rifugiavano i loro antenati nel periodo degli assalti turchi. Non lontano da lì si trova anche un accampamento fortificato contro i turchi.

Dopo 700 metri arriviamo all'accampamento ristrutturato sopra Cerovo . L'accampamento nel periodo degli assalti turchi serviva da difesa per la popolazione contadina, un ulteriore aiuto era dato loro dai difensori di Turjak in quanto i signori di Turjak erano noti difensori della fede e della patria e per tutto il tempo curavano la sicurezza di una vasta zona. Tabor rientra comunque tra le fortificazioni minori anche se è interamente conservato e ristrutturato e come tale uno straordinario testimone dei tempi passati. All'interno delle mura c'è una chiesa che è stata eretta al posto dell'insediamento preistorico e successivamente dell'accampamento romano.

Sotto l'accampamento, proprio lungo la strada, c'è la piccola dolina carsica di Puščava e al suo interno una cavità carsica naturale con un altare e la statua di Sant'Antonio Eremita, protettore dei contadini e del bestiame. Il Santo è apprezzato soprattutto dalle ragazze che gli chiedono un aiuto per avere dei buoni ragazzi e mariti. Lasciate così un mazzo all'altare e suonate anche la piccola campanella. Anche Rosamunda l'aveva fatto o così sicura della sua bellezza e della sua fama se l'era dimenticato?

Dai cavalieri e dai Turchi ai Romani e ai signori del castello
Dall'accampamento scendiamo intanto verso Ponova vas in cui termina lo sterrato e svoltiamo a destra verso Grosuplje. A Grosuplje attraversiamo la linea ferroviaria, svoltiamo a sinistra verso il centro della città e nei pressi dell'edificio comunale in vetro svoltiamo sulla strada principale in direzione di Šmarje – Sap ovvero dell'autostrada. Su questa strada possiamo guardare le statue moderne ovvero le sculture che stanno già diventando il segno distintivo di Grosuplje [S24 a]. Prima dello svincolo autostradale svoltiamo a sinistra verso Cikava e Šmarje – Sap dove una volta, al tempo dell'Impero romano correva la strada tra il Nord Italia e la pianura pannonica (Aquileia-Ljubljana.Sisak- Sremska Mitrovica) [S24b]. Questa strada ha avuto bene o male un carattere transitorio per questi luoghi, tuttavia possiamo considerarla il predecessore dell'autostrada Ljubljana-Zagabria-Belgrado. A Šmarje – Sap è stato organizzato il Sentiero del patrimonio culturale di Šmarje – Sap di cui fa parte anche l'antica strada romana. Da Šmarje – Sap saliamo poi verso Mali vrh e scendiamo di nuovo verso Škofljica.

Di lì a poco, dopo aver attraversato la linea ferroviaria nei pressi della cappella a Škofljica , svoltiamo a destra verso Lanišče. La strada si alza rapidamente attraversando Lanišče e più avanti sino a Lisičje dove c'è un bellissimo castello a sinistra della strada. Il castello è stato costruito nel XVI secolo, intorno ad esso era stato sistemato anche un giardino floreale, botanico e un frutteto che era il più grande della Carniola, dal castello si godeva anche di una bellissima veduta . Ha cambiato spesso proprietari, tuttavia nonostante questo è stato abitato sino alla Seconda guerra mondiale, successivamente è andato man mano decadendo. Nel 2010 sono stati effettuati i lavori di restauro più urgenti e adesso si possono svolgere intorno al castello vari eventi turistici. Il meraviglioso giardino di un tempo è testimoniato oggi solo da due possenti tigli sul lato settentrionale del castello.

Non è per niente signorile la discesa dal castello in direzione di Selo in quanto all'inizio della discesa non c'è una strada ben sistemata. Non ci resta nient'altro da fare che prendere la bici in spalla e attraversare il prato proprio vicino alla recinzione dell'autostrada in direzione di Ljubljana e arrivare sino ad un boschetto dove a poche decine di metri dalla recinzione troviamo una stradina stretta in diagonale che svolta a sinistra e lungo la valle del torrente ci riporta indietro alla radura vicino all'autostrada, tuttavia una trentina di metri più in basso. Lì lungo il sentiero che rasenta la recinzione dell'autostrada arriviamo sino alla strada asfaltata e al sottopasso dell'autostrada dove svoltiamo a destra sotto l'autostrada . Dall'altro lato dell'autostrada la strada asfaltata termina e proseguiamo il viaggio lungo la strada sterrata verso Orle.

Orle
Ancora a valle subito dopo aver attraversato l'autostrada scorgiamo il piccolo vivaio di Močile che il proprietario ha ben sistemato e in cui i pescatori gettano le lenze. Se avrete fortuna (o sfortuna, per qualcuno) potrete vedere nel vivaio un veicolo con pneumatici ad aria che scivola sulla superficie dell'acqua. Sì, in Slovenia abbiamo anche fanatici del genere. A sinistra del vivaio c'è uno spazio per un altro hobby adrenalinico – la guida con le automobili telecomandate e una pista di prova. La strada sale poi passando per le cave abbandonate sulla sella tra Orle e Podmolnik sino alla strada asfaltata dove svoltiamo a sinistra vero Orle. La strada sterrata che, passando per le cave, porta alla sella è sabbiosa e ripida perciò bisogna fare parecchia attenzione durante la guida.

Dalla sella continuiamo ad andare in salita sulla strada asfaltata per Orle. Prima delle prime case del paese c'è sulla sinistra un monumento a ricordo delle lotte conclusive per la liberazione di Ljubljana alla fine della Seconda guerra mondiale . Vicino alla prima casa sulla sinistra forse ci saluterà il cerbiatto addomesticato Nika . La strada sale poi progressivamente tra le case , ogni tanto si apre una veduta verso il Barje , ad una biforcazione maggiore presso ad un muro di cemento ci indirizziamo a destra e poi saliamo ancora un po' fino al punto più alto a Orle. Da qui in poi comincia la discesa lungo una strada forestale che serpeggia fino a Rudnik ovvero fino alla Dolenjska cesta dove svoltiamo a sinistra e arriviamo al punto di partenza..

Pensiero conclusivo
Rosamunda di Turjak pensava di essere la ragazza più bella del suo tempo e si è però trovata un'altra ragazza, ancora più bella. La strada che abbiamo or ora percorso, è la più bella? O ce n'è forse qualcun'altra più bella di questa? Ne troveremo una più bella? Certamente. Ma deve scaldarci il pensiero che su un percorso lungo quasi 50 chilometri abbiamo viaggiato nel pensiero dalla preistoria ai giorni nostri vedendo e sapendo molto di nuovo. Di questo ne vale la pena, o no?

Pri Špančku a Škofljica
La fattoria pri Špančku è l'ultimo residuo del vecchio centro storico di Škofljica. La fattoria e trattoria era il centro delle vita in paese all'epoca dei vetturini e serviva come base, trattoria e area per le fiere.

Monte – Sv. Ahac ,
Il monte sopra Ločnik con la chiesa di sv. Ahac domina un'ampia area tra il Barje e il territorio collinare della Dolenjska ed è un apprezzato punto di ritrovo. La chiesa di sv. Ahac era originariamente dedicata alla Madonna, dopo la vittoria di Andrej Turjak sui Turchi presso Sisak che ha posto fine al pericolo centenario degli assalti turchi, è stata ampliata e come ringraziamento per la vittoria è stata dedicata a sv. Ahac che ha l'onomastico il giorno della vittoria nella battaglia (22 giugno 1593). Nella chiesa è stato custodito il talare realizzato con la stola in velluto confiscata al comandante turco sconfitto, Hasan Pasha. La particolarità della chiesa è la statua della Madonna che tiene il piede sulla testa di un combattente turco.

Le cascate del Bajdinc
Il torrente Bajdinc nasce dal Gora presso Mali Ločnik e dopo aver attraversato la strada principale si spinge ripidamente in una gola verso la valle del Želimeljščica. A causa del grosso dislivello si sono formate quattro cascate, l'acqua vicino al muschio che cresce sulla parete, rallenta ed espelle carbonato di calcio che si deposita sotto forma di scoria con i buchi e si consolida. Dinanzi ai nostri occhi si forma così il tufo, una roccia che fa diventare sempre più alte le cascate. Vicino al torrente c'erano una volta dei mulini, oggi rimane solo il sentiero che in alcuni punti è ripido e sdrucciolevole.

Castello di Turjak ,
Il castello ha una storia movimentata. Viene menzionato per la prima volta nel 1220 anche se avrebbe avuto origine già nel X o XI secolo. Sul castello hanno regnato sin dall'inizio gli Auersperg che sono diventati in breve tempo una delle famiglie più influenti della Carniola di un tempo. Sostenevano i protestanti; Jurij Dalmatin traduceva la Bibbia a Turjak in sloveno, i signori di Turjak avevano invece consentito a Primož Trubar di studiare. Erano combattenti coraggiosi contro i Turchi, Andrej Turjak era addirittura il comandante dell'esercito che sconfisse i Turchi nella battaglia presso Sisak nel 1593. In ricordo di tale vittoria venne piantato dinanzi al castello il famoso tiglio e fu chiamata la chiesa sul vicino Monte sopra Ločnik in onore del Santo Ahac. Sino all'epoca della signoria degli Auersperg il castello di Turjak non fu mai conquistato, solo durante la Seconda guerra mondiale con la distruzione della parte più debole delle mura il castello fu conquistato in una battaglia tra partigiani e "domobranci" e successivamente purtroppo danneggiato. Oggi è parzialmente ristrutturato, al riguardo ci sono tanti fatti storici e storie interessanti che, per così dire, la visita del castello è obbligatoria.

Grotta Županova jama
La Županova jama (Grotta del Sindaco) è composta da otto sale di cui sette possono essere visitate. L'ingresso alla grotta passa attraverso Ledenica dove venivano nascosti durante gli assalti turchi le donne, gli anziani e i bambini, gli uomini nel frattempo custodivano il bestiame e il cibo nel vicino Accampamento fortificato con l'aiuto dei difensori di Turjak. Nella grotta è stato predisposto un sentiero turistico circolare lungo 610 metri con 500 scalini. Il meraviglioso mondo sotterraneo è stato scavato dal torrente Podlomščica di un tempo che invece adesso scorre più in basso attraverso una valle ampia alle pendici del monte Tabor. Nella grotta Županova jama troviamo quasi tutti i fenomeni carsici noti: stalagmiti e stalattiti di tutte le forme e colori, abissi, pozzi, cunicoli, pozzanghere di acqua cristallina, d'inverno nella grotta Ledenica si trovano anche stalagmiti e stalattiti di ghiaccio. Molto interessante è anche la fauna che si è adattata alla vita sotto terra.

L'accampamento sopra Cerovo ,
L'accampamento contro i turchi sul colle panoramico fu costruito alla fine del XV secolo, già in epoca preistorica c'era però qui un insediamento. Le mura attorno alla chiesa di San Nicola furono costruite dai contadini che vivevano nei dintorni per difendersi dagli attacchi dei turchi. Tabor Cerovo è uno dei rari accampamenti conservatisi ai giorni nostri. Per le sue dimensioni rientra tra gli insediamenti piccoli. Le mura su due altezze con diverse feritoie e tre torrioni costituiscono uno straordinario esemplare di architettura contadina. I torrioni sono disposti in modo tale da avere il controllo su tutta l'area circostante. Ai piedi di Tabor c'è una dolina carsica con la cappella di Sant'Antonio Eremita.

Castello Lisičje
Il castello originario che era stato costruito a metà del XVI secolo si chiamava all'inizio Gayerav, il che significa "la radura del falco", gli abitanti del luogo lo chiamarono però Lisičje per le volpi dei boschi vicini. Intorno al castello c'era un grande giardino e parco che Janez Vajkard Valvasor aveva descritto come un luogo in »cui Flora mette la sua grazia e la sua corona su questo luogo di gioia e allegria cosparso dei fiori più rari«. Il lusso dei fiori e della frutta aveva fatto una forte impressione anche sul principe Janez Vajkard Auersperg, importante ministro alla corte austriaca che trascorse gli ultimi anni di vita nel castello. La proprietà del castello passò poi di mano in mano, alla fine della Seconda guerra mondiale era stato più o meno saccheggiato, poi era andato decadendo perché trascurato. Adesso è parzialmente ristrutturato.

Trattoria pri Špančku, Škofljica, Dolenjska cesta 474
Una trattoria classica con un piacevole ambiente familiare e un'interessante storia.

Trattoria Čot, Pijava Gorica, Kočevska cesta 140
Una trattoria con cucina tradizionale slovena. È rinomata per i krapfen, potete sempre trovare carne di maiale da poco macellata con vari contorni, sono famosi per gli struccoli alla ricotta e per i tortelloni di Pijava.

Pizzeria Ona, Škofljica, Šmarska cesta 54 a
Una pizzeria classica, cucinano anche la maggior parte degli altri piatti.

Fattoria Pri Mihelnu, Škofljica, Orle 25
In fattoria servono straordinaria carne di maiale da poco macellata e salumi, piatti unici e altri piatti fatti in casa.

Pod svobodnim soncem
Il romanzo storico di Fran Saleški Finžgar narra delle battaglie degli sloveni pagani contro i conquistatori e dell'abilità e del coraggio dei nostri antenati. L'eroe principale Iztok, combattente coraggioso, sa che per la sopravvivenza del suo popolo è importante la conoscenza dell'arte della guerra e quindi per una serie di circostanze si ritrova a Bisanzio, progredisce rapidamente, a causa dell'amore per una bella cortigiana litiga con l'imperatrice Teodora, finisce in cella e dopo molti contrasti alla fine riesce a portare il suo popolo alla vittoria definitiva e lui riesce a sposarsi felicemente con la sposa promessa.

Tur-jak
Nel periodo in cui i cavalieri briganti, gli antenati dei conti di Turjak, si insediarono nei nostri luoghi, negli sterminati boschi intorno al loro castello scorazzavano i tori selvatici o gli uri e attaccavano i muratori che costruivano il castello. Un antenato dei conti di Turjak decise allora di sterminare le bestie selvatiche e fastidiose. Col tempo ci riuscì, rimase però solo un uro e il signore di Turjak giurò che avrebbe trovato anche quest'ultimo uro e l'avrebbe ucciso. Si recò nel bosco esteso nelle vicinanze del suo castello e veramente ebbe la fortuna già il primo giorno di caccia di catturare la bestia selvatica. Catturò il giovane uro ma durante la caccia si perse nel bosco. A titolo di ringraziamento per essersi salvato dal bosco fece erigere una cappella a Škocjan. Il signore del castello fece raffigurare l'uro nel suo stemma familiare e con il suo nome chiamò il castello e il paese circostante Tur-jak, il che significherebbe tur-potente.

Herbert Turjaški
Herbert era un soldato abile e grazie allo straordinario coraggio nelle lotte contro i Turchi, al carattere deciso e alla sensibilità straordinaria per il comando ma anche grazie alla sua posizione di rilievo, divenne presto il vicecomandante della Frontiera militare, dopo fu invece nominato comandante provinciale della Carniola e grande sostenitore del protestantesimo in Slovenia. Cadde nella battaglia presso Donja Budačka in Croazia. I Turchi portarono la sua testa alla corte del sultano a Istanbul da dove i Turjak, dopo aver pagato un riscatto, la riportarono al castello di Turjak. Con il prezzo del riscatto fu costruita a Banja Luka la moschea Ferhadija.

Sentiero "Čemšeniška grajska pot"
Tradizionale passeggiata il primo sabato di ottobre.

Passeggiata lungo il sentiero di Pijava e Barje
Il I maggio si svolge tutti gli anni la passeggiata lungo il sentiero di Pijava e Barje, l'incontro delle biciclette avviene invece il primo sabato di settembre.

Passeggiata lungo il sentiero di Svarun
La passeggiata lungo il sentiero di Svarun si svolge tutti gli anni a giugno.

Sentiero di Prešeren
La passeggiata lungo il sentiero di Prešeren è organizzata tutti gli anni per la festa della cultura, l'8 febbraio. A Kopanje c'è il programma culturale con la messa.

Maratona ciclistica dei tre comuni
Ogni prima domenica di giugno viene organizzata una maratona con inizio e arrivo a Grosuplje e che attraversa i comuni di Grosuplje, Ivančna Gorica e Dobrepolje offrendo diversi tragitti per tutte le categorie di ciclisti. Nell'ambito della maratona si svolge anche la Passeggiata sulla Magdalenska gora.

Sentiero del patrimonio culturale di Šmarje - Sap
Ogni anno a settembre organizzano una passeggiata lungo il Sentiero del patrimonio culturale di Šmarje - Sap.

Sentiero "Čemšeniška grajska pot"
Su un sentiero circolare movimentato, lungo 12 chilometri, sull'entroterra montuoso di Lavrica, si sovrappongono il passato e il presente. Il sentiero porta da Lavrica, attraverso il bosco, sino a Lisičje dove c'è un bellissimo palazzo e poi superando i tratti autostradali e attraverso il bosco sale sul Molnik, prosegue per Orle e ritornando attraverso il bosco arriva di nuovo a Lavrica.

Il sentiero di Pijava e Barje
Un sentiero pedonale da Pijava Gorica al Barje e ritorno. Lungo la strada incontriamo dei monumenti culturali, una ricca flora e fauna, caratteristiche delle aree umide del Barje. Il sentiero è corredato da cartelli che descrivono i siti culturali, storici e naturali interessanti.

Il sentiero di Svarun
Un sentiero pedonale che ci porta sui luoghi che Fran Saleški Finžgar ha inserito nel suo romanzo storico Pod svobodnim soncem (Sotto il sole libero). Il percorso inizia nel centro di Škofljica presso il fienile Ruskov vicino alla scuola elementare e si snoda poi sul terreno collinare sino a Vrh nad Želimlje dove scende fino a Želimlje nella valle del Želimeljščica lungo la quale ritorna poi al suo punto di partenza. L'intero sentiero è lungo 23 chilometri.

Sentiero turistico di Turjak
Il sentiero circolare, lungo 15 chilometri, è adatto per tutte le generazioni. Inizia a Turjak dinanzi alla Casa della comunità locale e oltrepassa il bosco Smrečje, attraversa la strada regionale Kočevje–Ljubljana, prosegue passando per il paese di Laporje sino al paese di Gradež. Da lì il sentiero va avanti sulla Sloka Gora sino al castello, poi di lì avanti nella valle di Mali Ločnik, da lì va nuovamente in su sul Monte con la chiesa di sv. Ahac. Poi scende attraverso il paese di Mali Ločnik sino alla stazione degli autobus, attraversa di nuovo la strada regionale e prosegue nel bosco sino alle cascate del Bajdinc, passando per lo stagno del castello sino ai cunicoli della miniera e poi sino alle tombe dei Turjak in cimitero. Lungo il sentiero del conte ci porta fino al castello vecchio e sino al castello di Turjak e termina al punto di partenza.

Sentiero di Prešeren
Duecento anni fa il giovane France camminava a piedi da Vrba per andare dal suo prozio in visita a Kopanj e in sua memoria è stato realizzato un sentiero da Grosuplje, attraverso Spodnja Slivnica, Predole e Velika Račna fino a Kopanj. Il sentiero si snoda in parte su strade asfaltate e in parte sullo sterrato ma anche su strade forestali e di campagna.

Sentiero del patrimonio culturale di Šmarje - Sap
Un sentiero circolare di dieci chilometri lungo i siti culturali di Šmarje - Sap.