LAZE - JANČE
Lunghezza
14,5
Lunghezza 14,5 km
Durata del percorso
05:30
Durata del percorso 05:30
Največja strmina vzpona[%]
18
Livello massimo della salita: 18 %
Livello massimo della discesa: 18 %
Livello medio della salita: 11 %
Livello della salita oltre 5%: 4,10 km
Altezza minima del percorso: 263 m
Altezza massima del percorso: 792 m
Differenza d'altitudine: 699 m
Poraba kalorij
5388
Consumo di energia per gli uomini: 5388 kJ (1287 kcal)
Consumo di energia per le donne: 4421 kJ (1056 kcal)
Difficoltà
Difficoltà: Difficile
Tipologia del terreno ciclabile
Tipologia del terreno ciclabile: Misto
Primerna obutev: Calzatura da montagna
Breve descrizione

Il sentiero che porta dalla valle del fiume Sava a Janče attraversa in prevalenza un bosco ed è leggermente più impegnativo, ma è anche un vero e proprio balsamo per il corpo e la mente. Si può percorrere il sentiero in tutte le stagioni tranne in inverno, durante il quale diventra veramente difficile da superare. Visto che il tracciato comprende alcune salite e discese ripide, si consiglia una calzatura da trekking molto buona e l'uso di bastoncini.

Percorso

Laze – Jernač – Janče – Seten brdo – Konjski graben – Gostinca – Laze

Attraverso Laze
Il punto di partenza è la stazione ferroviaria di Laze , . Presso il parcheggio si trova un cartello informativo con i dati generali riguardanti il percorso . Il viaggio inizia sulla strada asfaltata verso il valico ferroviario. Prima del valico, si volta a sinistra sul percorso circolare e marcato di Rudolf Badjura {marchio B. K. P.} per Laze verso Janče . Salendo progressivamente sopra il paese di Laze, si volta a destra sulla strada sterrata. Dopo 150 metri il percorso volta a destra e ci si trova dinanzi all'interessante cappella . Accanto al ruscello c'è una panchina, dove si possono compiere gli ultimi preparativi prima di iniziare una dura salita. Passando il ponticello semicircolare in ferro, si attraversa il ruscello , dopo il quale il percorso è letteralmente in verticale. Voltandosi indietro si può di tanto in tanto osservare la pianura del Sava, Dol pri Ljubljani e gli altri paesi nelle vicinanze.

Scorciatoia per il cielo
Poco dopo il terreno si fa sempre più ripido , e sentiamo le ginocchia molto vicine al viso. Si deve fare attenzione a non scivolare. Si sale per il percorso marcato. Quanto sono ripidi i monti della regione Zasavska? . La strada ci porta poi accanto all'entrata del cortile, dove sulla ruota di legno è appeso il saluto ai vandrovci (viaggiatori) . Poco più in alto si gira a destra su una carraia che è meno ripida . Velocemente si sale di 200 metri, dove anche l'aria è diversa. Sulla destra si intravede la linea di alta tensione. Tutto d'un tratto si presenta davanti una fattoria. Ci giriamo attorno sul lato sinistro e si continua il percorso su una strada sterrata più larga. Ecco che ci si trova sul Jernač e sul Lipavčev grič a 550 metri sopra il mare. Da questo punto la salita non è così difficile ed il percorso si può godere a pieno.

Doppie vedute
Si continua con il percorso sulla strada sterrata che procede per la maggior parte sul crinale. Ogni tanto si può godere alla sinistra la vista sui Monti di Posavje , e alla destra il bacino di Lubiana, con il sole si possono intravedere anche le Alpi di Kamnik e della Savinja. Durante il percorso si vedono molte fattorie, dove si possono fare quattro chiacchiere con la gente locale. La strada va ogni tanto anche in giù, però ogni discesa viene normalmente seguita da una breve salita. Nel frattempo si può fare una sosta e rinfrescarsi un po'. Ad un incrocio inizia la strada asfaltata, ma il percorso va avanti per la strada sterrata . A 740 metri, essa si congiunge con la Strada della frutta tra Javor e Janče , dove si trova anche lo svincolo per la fattoria Topolovčar , la quale dista da noi circa 500 metri. Si continua per Janče e poco prima del paese, all'incrocio, si volta sulla strada asfaltata per poi passare la chiesa e il cimitero, e alla destra si trova il rifugio alpino , e un meritato spuntino.

Janče
A Janče (794 m) si apre un panorama meraviglioso sulle Alpi e sui monti della Slovenia, , . Qua il sentiero si incrocia con molti altri, nonché con il sentiero regionale di Besnica. Dal rifugio alpino si scende fino alla strada principale e sull'incrocio triangolare si volta a sinistra sul sentiero marcato in direzione di Gostinca .

Giù fino a Seten brdo ed al torrente Konjski graben
Appena fuori dal paese si passa il campo sportivo. Continuiamo a scendere sul lato destro. Il sentiero alpino continua qui lungo il canale. Dopo 300 metri si arriva allo sterrato e si prosegue lungo il crinale . Circa un chilometro fuori dal bosco di castagni si arriva al colle Seten brdo, alto 615 metri . Qua il sentiero non è più marcato. Lo sterrato vira bruscamente a destra, noi continuiamo invece sul percorso non compattato lungo il crinale. Passati 50 metri il terreno inizia con una ripida discesa. Ancora per circa mezzo chilometro e poi una strada a sinistra porta a valle, però il sentiero continua con un'altra discesa molto ripida lungo lo stretto crinale, su un versante fittamente coperto di Erica hyemalis e mirtilli . Si scende nella valle oscura del torrente Konjski graben in cui scorrono molti altri torrenti minori . Il percorso continua rasentando ed alcune volte pure attraversando il torrente. Nei mesi di pioggia il sentiero può essere a tratti fangoso.

La valle di Gostinca
La strada del bosco viene poi sostituita dello sterrato che oltrepassa molte radure a sinistra, dove i punti di sosta ci invitano a rinfrescarsi un po'. Scendendo a piedi si vede alla propria destra una strada che porta sul monte Kramarjev hrib, ma si continua accanto al torrente per raggiungere il tipico fienile sloveno che troviamo sulla nostra sinistra. Il fienile è organizzato con tavoli e panchine per fare dei picnic in natura ed è ben mantenuto, nelle sue vicinanze c'è anche un piccolo parco giochi per bambini. Si prosegue con il sentiero scendendo per il torrente.

La strada principale accanto al fiume Sava
Si prende il sottopassaggio di Gostinca per attraversare la ferrovia e si continua sulla strada principale a destra che porta al punto di partenza. La strada non è molto trafficata, ma siccome non si cammina sul marciapiede, bisogna comunque essere molto attenti. A sinistra si vede benissimo il fiume Sava con la sua pianura piena di campi e prati. Proseguendo sulla strada asfaltata si arriva alla stazione ferroviaria di Laze da dove si era partiti.

Laze
Il paese si trova ai piedi delle Prealpi Slovene orientali, dette anche i Monti di Posavje, ed è tradizionalmente legato al fiume Sava e alla ferrovia. Fino a metà Ottocento la vita del paese fu dettata dai battellieri e traghettatori del posto che poi lasciarono il posto alla ferrovia del Sud. Una cappella molto interessante per i turisti si erge all'estremità di Laze .

Janče
Nel cuore del paese si trova la Chiesa di San Nicolò che fu menzionata per la prima volta nel 1526. Il cimitero locale, dove si trova sempre qualcosa di interessante, è situato proprio accanto alla chiesa. Da Janče (794 m), che rappresenta pressappoco il centro della Slovenia ed è il paese più elevato nei dintorni, si apre un panorama mozzafiato sui monti sloveni, dal Triglav , i monti delle Caravanche, le Alpi di Kamnik , fino a Pohorje, Snežnik ed i monti Gorjanci.

La natura
La maggior parte del percorso si snoda lungo i boschi della zona. In questi luoghi crescono prevalentemente piante e alberi che prediligono i terreni acidi. La pianta Erica hyemalis dà un'impronta viola molto interessante e piacevole al sentiero. In autunno si possono raccogliere le castagne, d'estate i più pazienti possono cercare mirtilli ma anche funghi di varie specie. Mi raccomando, respirate profondamente, il che non sarà difficile viste le salite ripide del sentiero.

Fattoria Topolovčar (0,5 km)
La fattoria offre fragole, ciliegie, miele, grappa, liquori, aceto, mosto, funghi e castagne di casa.

Rifugio alpino a Janče
Il rifugio alpino offre ai propri ospiti bevande e spuntini, durante i mesi più freddi i viaggiatori possono asciugare i propri capi e riscaldarsi un po' davanti al forno a legna. Inoltre, il rifugio ha uno spazio giochi all'aperto per i più piccoli ed offre 25 posti letto.

Come si visse una volta con il fiume Sava?
Perchè fu popolato il Nord dei Monti di Posavje? Non ci sono molti giorni di sole, però c'è sempre abbastanza acqua, e si sa che l'acqua assicura l'esistenza agli organismi ... Ed inoltre, sui fiumi scorreva il trasporto sia delle merci che dei passeggeri. Numerosi scali e magazzini appena fuori dal paese furono messi a disposizione dei battellieri e dei traghettatori locali. Un tempo Laze era l'unico paese di questa parte della valle che si trovava sul versante destro del fiume Sava ed un traghetto serviva da collegamento con gli altri paesi della valle. Il meandro del fiume Sava era a quel tempo più vicino a Laze dove c'era un costante viavai di gente. La vita degli abitanti del posto si svolgeva accanto ed assieme al fiume. Però nel 1848 fu costruita la strada nera – il tratto Sud della ferrovia. I traghettatori e i battellieri, ignari di tutto, pian piano persero i propri passeggeri e la merce. Tutto d'un tratto, tutto iniziava a cambiare. Il Sava scorreva ancora ma i paesi lungo il fiume lentamente smisero di vivere anche se i traghettatori e i battellieri insistettero per ancora cent'anni. Della tradizione di quel periodo rimane ben poco. La gente tutt'oggi vive sul versante destro del fiume Sava ma la vita della valle scorre in modo silenzioso e con una certa quiete angosciosa ...

Durante le manifestazioni tradizionali, come la Sagra delle fragole e la Domenica delle castagne, il rifugio alpino a Janče accoglie numerosi ospiti. Per ulteriori informazioni contattare Srečko Birk (+ 386 41 503 964) o Lili Maren (+ 386 41 233 823) – Associazione turistica Besnica-Janče.

La Domenica delle castagne (le prime tre Domeniche di Ottobre)
La manifestazione offre specialità caserecce, castagne arrostite, un bichiere di succo di mela fresco, dolci, mostra dei partecipanti al corso di pittura Ex-tempore, presentazione della produzione della grappa nonché delle altre pratiche agricole. Non manca neanche l'intrattenimento e una ricca offerta gastronomica. I più piccoli si possono svagare al Parco delle fragole e cimentarsi anche nella caccia al tesoro.

La Domenica delle fragole (le prime due Domeniche di Giugno)
Gli ospiti possono comprare fragole, dolci alle fragole, grappa e liquori fatti in casa, nonché dare un'occhiata alla mostra dei piatti locali tipici. Durante la manifestazione non manca neanche l'intrattenimento e la presentazione di associazioni turistiche sia slovene sia internazionali che sono attive nei programmi di sviluppo della campagna. I più piccoli si possono svagare al Parco delle fragole.

Durante il percorso vi sono due tratti impegnativi. Il primo è una salita ripida sul sentiero alpino di circa 800 metri verso Laze e fino alla carraia, il secondo invece si tratta di una discesa di circa un chilometro da Seten brdo a Konjski graben. La parte finale del percorso da Gostinca a Laze si fa su una strada asfaltata non molto trafficata. Come sempre però si deve fare attenzione a camminare sul lato sinistro della strada.