La chiesa di S. Floriano ,
La chiesetta in stile gotico di S. Floriano fu costruita a metà del XIV secolo. Si sono conservati la croce, il lampadario e la statua di S. Floriano in arenaria risalente al XV secolo.
La prima ricostruzione in stile barocco della chiesa risale probabilmente al 1649. Sul ponte davanti alla chiesa si trova una pietra che reca incisa questa data. Le riedificazioni barocche si svolsero tra gli anni 1725 e 1733. Nell'occasione furono realizzati tre nuovi altari: il centrale di S. Floriano, quello di S. Urbano a sinistra e di S. Leonardo destra. Fu costruita inoltre la cappella di S. Francesco Saverio.
La prima chiesa gotica era orientata in direzione opposta rispetto all'odierna. L'entrata si trovava sotto il campanile, l'altare in direzione dell'entrata odierna. Della vecchia chiesa gotica si è conservato solo il campanile e il presbiterio. Con le ricostruzioni barocche tutto l'edificio è stato riposizionato di 180 gradi. L'aspetto più simile a quello della chiesa originaria si è conservato nel punto dove si trova la statua di S. Floriano sull'altare principale. Durante il terremoto del 1895 la chiesa fu parecchio danneggiata, e fino al 1900 acquistò già un aspetto neoromanico. Nel XIX secolo vi fu costruita anche la sacrestia e più tardi il coro. Si presume che il corredo della chiesa sia opera di Plečnik e risale al 1958 circa. Ne fa parte l'acquasantiera ottagonale in pietra, una nicchia che racchiude un vecchio plastico, un lampadario e la croce sulla parete nord della navata.
Il Parco sportivo Trzin
Parco ricreativo ben tenuto con campi sportivi e da gioco.
Il Centro di Ivan Hribar con la fontana
Il centro rappresenta il cuore delle informazioni, della cultura e del turismo di Trzin. Deve il suo nome al noto cittadino di Trzin, dr. Ivan Hribar, che fu Sindaco di Lubiana negli anni dal 1896 al 1910. Nel centro si può ammirare anche un ritratto scultoreo di questo noto sloveno, mentre davanti al centro si può ammirare la fontana Primavera.
La cava abbandonata con l'altoforno
La cava di una volta veniva talvolta usata da auditorium, oggi invece si trova in stato di abbandono.
Il monumento dedicato al Fronte popolare di liberazione nei pressi della scuola elementare
Il monumento fu eretto in memoria ai combattenti caduti e alle vittime della violenza fascista durante la Seconda Guerra mondiale.
Il monumento all'indipendenza sopra il ponte
Durante la guerra per l'indipendenza della Slovenia nel 1991 a Trzin ci fu uno tra gli scontri più terribili tra la difesa territoriale slovena e l'unità corazzata dell'armata jugoslava. Alla memoria di questo evento è dedicato il monumento all'indipendenza che si trova sul ponte.
Il pozzo
Uno dei pozzi rimasti tra i tanti che ce n'erano a Trzin.
La stanza commemorativa di Tine Orel presso l'associazione PD Onger
Qui potete trovare la stanza commemorativa del professore, preside scolastico, alpinista e redattore Tine Orel. La visita può essere effettuata previo accordo con il presidente dell'associazione PD Onger.
Rašica
Il paese si trova a 430 m sopra il livello del mare sul versante soleggiato dell'omonimo monte sul margine settentrionale di Ljubljansko polje. Il luogo è menzionato per la prima volta nel 1260, mentre la chiesa S. Croce nel 1526. La chiesa originaria in stile gotico fu riedificata fino ad assumere un aspetto barocco nel XVII e XVIII secolo. Durante la seconda guerra mondiale fu incendiata dai Tedeschi insieme al villaggio. Finita la guerra fu restaurata.
Dobeno
Dobeno è un abitato composto da tre nuclei di fattorie distaccate: Zgornje Dobeno, Srednje Dobeno e Spodnje Dobeno. Si tratta di un amato punto escursionistico, a un passo da Lubiana, in un ambiente quieto e verde, da dove si possono ammirare bellissime vedute e assaporare l'ottima offerta gastronomica.
La chiesa dei Santi Primo e Feliciano a Loka
La chiesa al centro della pianura sulla sponda destra del fiume Pšata è ben ristrutturata e dichiarata patrimonio culturale. Qui si organizzano concerti di musica corale e da camera.
Il castello Jablje
Le fonti ci informano che il castello ai piedi del monte Rašica è menzionato fin dal XIV secolo, e che la sua edificazione si deve ai castellani Lamberg, ai quali seguirono diversi proprietari. I ricchi arredi interni con i dipinti, le tappezzerie e le pitture murarie sono andati dispersi dopo la seconda guerra mondiale, quando il castello fu adibito alle funzioni più varie. Il castello è stato restaurato.
La natura
Lungo il percorso la natura cambia il suo carattere diverse volte. Dall'ambiente urbano si passa ai boschi, che verso le parti alte (sotto Rašica e Doben) lasciano spazio a dei pascoli stupendi, mentre dall'altra parte, dopo la discesa, è la volta della pianura Mengeško polje che si estende completamente lavorata e ricoperta di varie colture, fino alle zone abitative solcate da bellissimi sentieri ben tenuti.