La chiesa di S. Stefano a Sora
Molte altre chiese si sono avvicendate sul luogo in cui sorge quella attuale. La chiesa odierna risale al 1884. Nel XVII secolo in questa chiesa officiò il primo poeta sloveno Valentin Vodnik, al principio del XX secolo invece lo scrittore Fran Saleški Finžgar, a cui è stata dedicata una stanza commemorativa.
Le rovine della miniera di piombo e mercurio Knapovže
Nella valle del fiume Ločnica si possono ancora vedere i resti di un'antica miniera di piombo e mercurio, attiva fin dal XVI secolo. In ricordo della miniera i cittadini chiamano il luogo Knapovže. La concorrenza del mercurio carinziano ha condotto alla chiusura della miniera, ma lungo la salita al Katarina si possono ancora vedere gli ingressi alle gallerie.
Topol o Katarina, Brezovica o Sv. Jakob?
Topol è più conosciuto tra i villeggianti rispetto a Katarina (così chiamata per via della chiesa di S. Caterina) e comprende più frazioni sparse lungo i versanti dei monti Jeterbenk, Rog e Jakob.
Il nome Jakob ha una genesi simile a quello di Katarina. L'altura un tempo si chiamava Brezovica, come il paese sottostante, ma grazie alla chiesa di S. Giacomo il nome di Jakob si è diffuso tra i villeggianti.
Il parco regionale delle Dolomiti di Polhov Gradec
La natura è stata generosa con questi luoghi, dotandola di boschi in cui crescono sia conifere sia latifoglie. Lungo le scarpate e i pendii più dolci vicino ai paesi, e naturalmente nelle vallate, vi sono molti prati rigogliosi che hanno mantenuto una grande biodiversità grazie allo sfruttamento agricolo non troppo intenso.
Molto particolari le aguzze cime di dolomite che hanno dato il nome alla catena montuosa. Accanto alla dolomite le cime sono composte anche da rocce calcaree, varie rocce impermeabili e una piccola parte di rocce vulcaniche. Con superfici maggiori il calcare affiora tra Toško čelo e Topol nella piana di Ravnik, si possono notare qui anche fenomeni di origine carsica. Tra le cime che si stagliano con pareti rocciose ripide si distinguono la Grmada, con la sua altezza di 898 metri, e il monte di S. Lorenzo.
La chiesa di S. Caterina a Topol
La chiesa fu eretta agli inizi del XVII secolo, e la sua costruzione è un esempio importante di architettura slovena del primo Barocco. Molto interessante il presbiterio: i dipinti, l'altare maggiore e l'immagine di S. Caterina sono opera di Ivan e Helena Vujnik e risalgono agli anni 1919 – 1920, la croce sopra l'altare si deve a France Kralj.
Il castello Jeterbenk
Sul colle di Jeterbenk (storpiatura dal tedesco Hertenberg), sorgeva un tempo il castello dei cavalieri di Hertenberg, ministeriali degli Spanheim, duchi di Carinzia. I ministeriali erano membri della piccola nobiltà e svolgevano compiti di ambito militare ed amministrativo per conto di un nobile di rango più alto. Gli Spanheim erano la famiglia nobiliare che aveva sede al castello di Lubiana, per primi adottarono come arme lo stemma con la pantera nera rampante su campo bianco. In tempi recenti è stata avanzata anche la proposta di adottarlo come simbolo della Repubblica di Slovenia. Gli Spanheim rimasero senza eredi e i loro possedimenti (inclusa la Carniola) furono incamerati dal re boemo Ottocar II, il quale acquisì anche lo stemma con la pantera. Il suo dominio fu tuttavia di breve durata: fu infatti ucciso in Moravia in una battaglia con gli Asburgo, la giurisdizione su questa regione della Slovenia passò ai conti di Gorizia e vi rimase fino al 1335, quando pervenne in mano agli Asburgo.
Il castello Jeterbenk è menzionato dalle fonti perla prima volta nell'anno 1252 e per l'ultima volta nel 1444, quando era già stato abbandonato. Il primo edificio a foggia di torrione sul colle fu soppiantato nel XIV secolo da un edificio più moderno accanto alla chiesa di S. Margherita a Žlebe (dall'altro lato del colle che si staglia davanti a noi) che tuttavia fu presto abbandonato, e forse anche demolito intenzionalmente. Gli Hertenberg erano cavalieri ma anche saccheggiatori ed è possibile che abbiano avuto la peggio in una spedizione punitiva diretta contro loro dagli Asburgo. Accanto all'edificio nominato poco fa gli Hertenberg innalzarono anche la torre Nebovz (Nebojse). La torre viene ricordata nella tradizione popolare, ma il luogo esatto in cui sorgeva non è ancora stato identificato. Nemmeno il tesoro che la leggenda vuole i cavalieri abbiano nascosto sotto al castello è mai stato ritrovato.
Il ponte di Napoleone
Si tratta di un ponte di pietra ben conservato che attraversa il torrente Mavelščica sotto a Seničica, dove la strada svolta verso l'hotel Medno. Il ponte fu costruito nell'anno 1666, come riferisce la data incisa, e costituiva all'epoca una tappa obbligata nel tragitto tra Lubiana e l'Alta Carniola. Il celebre generale corso non ha nulla a che vedere con il ponte, che fu costruito ben più di un secolo prima, ma assunse questo nome quando vi passò l'esercito napoleonico.