L’AIRONE BIANCO
Lunghezza
32,8
Lunghezza 32,8 km
Durata del percorso
02:00
Durata del percorso 02:00
Največja strmina vzpona[%]
6
Livello massimo della salita: 6 %
Livello massimo della discesa: 3 %
Livello medio della salita: 1 %
Livello della salita oltre 5%: 0,10 km
Altezza minima del percorso: 310 m
Altezza massima del percorso: 287 m
Differenza d'altitudine: 110 m
Poraba kalorij
4070
Consumo di energia per gli uomini: 4070 kJ (972 kcal)
Consumo di energia per le donne: 3316 kJ (792 kcal)
Difficoltà
Difficoltà: Media
Tipologia del terreno ciclabile
Tipologia del terreno ciclabile: Asfalto
Tipo di bici: Bici da città
Breve descrizione

Il pittoresco sentiero che attraversa il Barje di Lubiana offre meravigliosi scenari sui paesaggi e sui monti nei dintorni. Il percorso si snoda interamente su strade asfaltate e per la maggior parte pianeggianti – solo per i paesi ai piedi del Krim si trova qualche breve salita o discesa. Il tracciato corre sotto l'ombra degli alberi ed è piacevolmente animato. Il tracciato è più impegnativo per la sua lunghezza ma lungo il percorso si fanno molte soste per vedere i siti d'interesse o per rinfrescarsi un po' sulle rive del lago. L'ultima parte del sentiero tra Škofljica e Lubiana si svolge su una via trafficata, chiamata Dolenjska cesta.

Percorso

Ljubljana-Rudnik – Črna vas – Lipe – Podpeč – Jezero – Podkraj – Tomišelj – Vrbljene - Staje – Ig – Škofljica – Lavrica – Ljubljana-Rudnik

Dalla città per i vialetti, le strade ed i campi
Si inizia il percorso di fronte al Centro cooperativo di Barje , all'incrocio tra Peruzzijeva ulica ed Ižanska cesta nel quartiere di Rudnik. Davanti vi è un parcheggio per lasciare la propria macchina. Se si arriva con l'autobus urbano scendiamo 50 metri prima del parcheggio, su Ižanska cesta. Prima di mettersi in sella si può visitare l'Associazione per il Barje di Lubiana o l'Associazione turistica di Barje per ottenere maggiori informazioni sui siti d'interesse nel parco e le manifestazioni in zona. Entrambe le Associazioni si trovano nel Centro cooperativo di Barje.
Con tutte le informazioni necessarie in tasca si può iniziare con la gita. All'incrocio si attraversa Ižanska cesta e si pedala per la lunga strada asfaltata che sembra non avere fine, in direzione di Podpeč. La strada non ha piste ciclabili sistemate e su entrambe le parti vi sono canali di prosciugamento , perciò bisogna pedalare con cautela. Subito dopo l'incrocio c'è il cartello stradale per Črna vas, paese conosciuto per la celebre Chiesa di San Michele, capolavoro dell'architetto Jože Plečnik . La chiesa si può vedere dopo circa 500 metri sulla propria destra.
Si prosegue verso Podpeč. Lungo il tragitto si intravedono molte vecchie fattorie , numerosi pascoli con recinti per cavalli , prati con canali di prosciugamento, nonché strade di campo e sterrati, che portano verso i versanti del fiume Ljubljanica . Gli sloveni chiamano tali strade štradoni. Sopra ai prati, le strade e le sponde del fiume si può già vedere alla propria sinistra il monte Krim con il trasmettitore televisivo.

La cava di Podpeč
Percorsi più di otto chilometri su questa lunghissima strada pianeggiate, questa si immerge nel paese ai piedi dei monti. Per tutti quelli che non conoscono la zona risulterà strano vedere due cartelli stradali, entrambi che indicano un nome diverso per il paese: Jezero e Podpeč. Tuttavia i cartelli sono esatti, visto che Jezero è la parte del paese fino alla strada principale, cioè quella orientale, mentre il cuore del paese, quindi la parte occidentale, porta il nome di Podpeč. Sul monte sopra Podpeč domina la Chiesa di Sant'Anna, invece ad un passo dal versante del monte si può già intravedere la Cava di Podpeč . Se si ha tempo si può visitare la chiesa, posto che offre incantevoli viste sul Barje di Lubiana da Vrhnika fino a Škofljica ed il Bacino di Lubiana con le Alpi di Kamnik e della Savinja sullo sfondo . Quella di Podpeč è tra le cave di calcare più note in Slovenia (è qui che si scava il calcare di colore grigio scuro con gusci di fossili di conchiglia) in cui però oggi non si scava più. La cava è stata proclamata monumento naturale, mentre le rocce possono essere scavate solo per poi utilizzarle durante i lavori di restaurazione e riedificazione di edifici.
A Podpeč, all'incrocio con la strada principale, che dal paese porta a Brezovica, si volge a sinistra e poi nuovamente a sinistra all'incrocio sotto la cava per procedere verso il paese di Jezero ovvero per Ig . L'incrocio è ampio e bisogna prestare attenzione al traffico con precedenza proveniente da destra!

Il lago carsico ed i paesi ai piedi del monte Krim ai margini del Barje di Lubiana
Da Podpeč si continua passando diverse case e dopo oltre un chilometro di viaggio, quando a sinistra si apre la piacevole veduta della Chiesa di San Lorenzo , ecco che ci si trova nel cuore di Jezero. Di fronte vi è il capolinea dell'autobus urbano, e volendo fare una sosta si può girare a destra per raggiungere il Lago di Podpeč . Il lago di origini carsiche è tra i più profondi in Slovenia. Con il sole si possono fare quattro passi intorno al lago o anche solo riposarsi sulle rive da cui si vedono le montagne circostanti. Per rinfrescarsi ancora di più si può addirittura fare il bagno nelle acque del lago. La balneazione è a proprio rischio e pericolo. Accanto alla riva si trova anche un punto di ristoro.
Da Jezero si continua la gita verso Ig. Questo tratto del sentiero si snoda su una strada asfaltata più stretta che attraversa i paesi ai piedi del monti di Krim, sul margine meridionale del Barje di Lubiana. La strada è pressoché pianeggiante, ma le poche discese e salite la rendono più vivace della lunga strada che attraversa la palude. Fino a Podkraj, il sentiero corre sotto l'ombra degli alberi del bosco , eppure a tratti si apre davanti anche il panorama spettacolare sulla campagna e i monti isolati della palude . A Podkraj si passa vicino alla Chiesa di San Giovanni Battista .
Il paese successivo lungo il tragitto è Tomišelj. A questo punto la strada principale verso Brest, sulla quale si procede, si incurva fortemente a sinistra. Si volge proprio a sinistra , ma non si raggiunge il paese di Brest, bensì all'incrocio successivo accanto alla cappella si gira a destra e si continua verso la parte vecchia del paese di Tomišelj. Si attraversa il paese per la strada principale che passa accanto alla Chiesa della Vergine Maria del Rosario e si va diritti verso Vrbljene.

Dai margini si ritorna verso il Barje attraversando Iški vršaj e l'Iška che non c'è
Tra Tomišelj e Vrbljene si attraversa il ponte sul fiume Iška, che avevamo oltrepassato già a Črna vas, dove durante i mesi estivi si vede solo il letto secco del fiume . Nel fiume l'acqua non scarseggia solo per via della siccità ma anche a causa della tipica superficie carsica, per cui il fiume a volte scompare nei sotterranei. A destra del ponte si trova il monumento ai partigiani caduti in guerra . Continuando verso Vrbljene e dando un'occhiata verso Sud si apre uno scenario mozzafiato sulla campagna tra Vrbljene ed il monte Pungrt. Si tratta di Iški vršaj, la pianura fluviale dell'Iška, dove il fiume ha depositato materiale granuloso . All'incrocio di Vrbljene , paese con uno dei centri storico-urbani più preservati del Barje , si volge a sinistra in direzione di Ig e si attraversa Iški vršaj. Visto che la pianura e molto vasta, si può facilmente ammirare da tutte le parti la campagna e le montagne adiacenti , . A Staje si arriva all'incrocio con la strada con diritto di precedenza tra Ig ed Iška vas . Si continua ancora verso Ig, che si raggiunge dopo circa 400 metri.

Da Ig per una scorciatoia a Škofljica
La strada che attraversa Ig è piuttosto stretta e trafficata, viene percorsa da molti trattori e camion, perciò bisogna andare cauti ! Nel cuore del paese, alla rotonda stradale, si volta a destra sulla strada non preferenziale verso Škofljica. Questa parte di Ig è più tranquilla e quindi ci si può rilassare un pochino. Se non si vogliono più vedere altri monumenti storico-culturali, si può pedalare direttamente per Škofljica, se invece si vogliono ancora ammirare i siti d'interesse – ecco che si possono visitare gli stagni nella valle Draga . Avendo un pizzico di fortuna si possono vedere gli aironi bianchi , . Per raggiungere gli stagni bisogna prendere la strada Pot v Drago, che dopo circa 800 metri dalla rotonda di Ig si biforca a destra .
In entrambi i casi si continua fino alla fine del paese di Ig dove la strada si divide in due, ma comunque sia si procede per la strada preferenziale stando sempre sulla sinistra . La strada fino a Škofljice è pianeggiante e molto simile a quella nel primo tratto della gita . Da sempre questa strada era la scorciatoia che prendevano quelli che venivano da Novo Mesto e Grosuplje per raggiungere Ig. La si percorre fino all'incrocio con la strada principale Lubiana–Škofljica–Kočevje, dove si gira a sinistra verso Lubiana . Specialmente durante le ore di punta l'incrocio più diventare veramente pericoloso, visto anche il fatto che non ha strisce pedonali e che da destra non è ben visibile. Pertanto, durante l'attraversamento, ci si mantiene sulla sinistra della strada da dove siamo arrivati.

Da Škofljica si ritorna a Peruzzijeva ulica
I successivi 350 metri della strada principale fino al primo incrocio di Škofljica sono senza piste ciclabili, tuttavia, per maggiore sicurezza, si può pedalare sullo stretto sterrato che vi corre accanto. Prima di continuare per Lubiana si può visitare, seppure un pochino distante, la Chiesa dei Santi Cirillo e Metodio , sennò ai primi due incroci si procede sempre diritti in direzione di Lubiana. Al primo incrocio si arriva per la prima volta sulla pista ciclabile , . Ma non esultare troppo presto – il tratto di piste è lungo solo 300 metri, dopo di che si ritorna a pedalare in mezzo agli altri veicoli. Fino a Lubiana, attraverso Škofljica e Lavrica, si percorre la »vecchia strada della Bassa Carniola«, o in sloveno Dolenjska cesta, che prima dell'apertura del tratto dell'autostrada che porta in questa regione era la strada principale per arrivare a Kočevje e/o Novo Mesto. Le corsie della strada sono molto larghe, perciò si può pedalare in tranquillità anche se non vi sono piste ciclabili .
Dopo oltre quattro chilometri in sella alla bicicletta si arriva a Lubiana. A questo punto Dolenjska cesta volge sotto l'autostrada e dopo un po' si può già vedere il grande incrocio dove si gira a sinistra verso il centro commerciale e la zona industriale di Rudnik .
Si attraversano i binari ferroviari e dopo all'incrocio si volta a sinistra . Si passa accanto allo stabilimento Viator ed all'incrocio presso Bauhaus si gira ancora a sinistra per scappare dal traffico frenetico del centro commerciale. Si segue la strada che si incurva a destra per passare Rutar fino a raggiungere il successivo incrocio dove si volta a sinistra. Si procede diritti verso l'incrocio con Peruzzijeva ulica (sono d'aiuto anche i cartelli stradali per l'autostrada direzione Novo mesto) e si sta alla propria sinistra per attraversare l'autostrada . A questo punto bisogna soltanto superare la discesa e pedalare per gli ultimi 800 metri fino ad arrivare al punto di partenza di questo percorso.

Črna vas e la Chiesa di San Michele
Črna vas è il paese più antico del Barje di Lubiana. L'area fu prosciugata nel XVIII e all'inizio del XIX secolo. Oggigiorno l'architettura del villaggio è stata in gran parte trasformata per via dei nuovi edifici moderni, cancellando così l'antico e caratteristico paese con fattorie lungo la strada.
La Chiesa di San Michele fu costruita tra il 1937 ed il 1939 su iniziativa di Fran Saleški Finžgar, al tempo parroco di Trnovo, e del catechista Karel Matkovič, nipote di Jože Plečnik. In origine fu progettata una chiesa provvisoria, il che si può vedere anche dal metodo di costruzione: solo il supporto è in pietra, tutto il resto invece è di legno. Siccome la superficie della zona è molto paludosa, la chiesa si erge su 347 elementi di costruzione, mentre alla navata centrale al primo piano si accede con una scalinata a forma di ponte. Molto particolare è anche il campanile di tipo aperto. Visite guidate solo su prenotazione (+386 1 427 22 18 oppure +386 41 665 186).

Štradoni
Gli Štradoni sono strade sterrate che corrono per i campi, costruite già dai primi colonizzatori e che servivano agli abitanti per raggiungere i propri terreni di coltivazione. Con fascine in legno prima posero le fondamenta, le cosparsero poi di terra e rafforzarono il tutto con sabbia. Le strade presero il nome dei primi proprietari e, si sa, è una variante slovena della parola strada.

Sveta Ana ,
Il monte è alto 484 mestri e vigila sui paesi Jezero e Podpeč. Si tratta di una nota meta per escursionisti, da dove si può ammirare il magnifico panorama sul Barje di Lubiana, una parte del Bacino di Lubiana e sulle Alpi. In cima al monte si erge la Chiesa di Sant'Anna e ci si può salire a piedi da Podpeč per un ripido sentiero nei boschi (il percorso dura circa 25 minuti), oppure da Preserje (che da Podpeč dista circa 20 minuti in bicicletta) su uno sterrato meno ripido.

La Cava di Podpeč
I Romani furono i primi a scavare pietre naturali nell'area di Podpeč, usando poi il materiale per la costruzione dell'antica Emona. Per trasportare le massicce pietre fino a Lubiana, i Romani addirittura deviarono il letto del fiume Ljubljanica. I tagliapietre del tempo utilizzarono il calcare di Podpeč per scolpire lapidi, altari, pietre confinarie ed altre opere, i blocchi di pietra più piccoli invece servirono per la costruzione di parti più delicate di un edificio. Gli scavi, in conseguenza del crollo dell'Impero Romano, si fermarono per molto tempo. Le pietre naturali divennero di nuovo apprezzate alla fine del secolo XIX., tuttavia vi era più domanda per il calcare di Lesno Brdo. Gli scavi furono sempre più numerosi nel secolo successivo. Gli edifici più famosi realizzati con le pietre scavate a Podpeč sono la Biblioteca nazionale ed universitaria (1936–1941), il Grattacielo di Lubiana (1933), il palazzo del Parlamento (1959), il palazzo della Corte Costituzionale (1925–1927) e lo Stadio centrale a Bežigrad (1925–1935). I scavi nella Cava di Podpeč finirono già nel 1973. Nel 1991 la Cava fu dichiarata monumento naturale.

Il Lago di Podpeč
Il lago prende il nome dal vicino paese ed è di origini carsiche. Il lago in cui affluiscono le acque di superficie, è di forma circolare con un diametro di circa 130 metri. La particolarità del lago è lo scolo a forma di lavandino, per il quale porta un burrone molto stretto, finora esplorato fino a 51 metri di profondità. Da qua l'acqua scorre nel torrente Hruški potok (distante 300 metri), affluente destro del Ljubljanica. L'ecosistema del lago è ricco di vegetazione nonché animali, e con la sua pianura paludosa è protetto come monumento naturale della Slovenia. Sul versante Nord del lago si può fare anche il bagno.

Il fiume Iška ed Iški vršaj , ,
Il fiume Iška è l'affluente destro del Ljubljanica che a sua volta ha formato la Gola di Iška ed Iški vršaj. Nel corso alto e centrale il fiume è dirompente e forma così la gola, mentre tra la parte centrale e quella bassa forma la pianura fluviale dell'Iška. Nella parte bassa il fiume diventa più tranquillo, sinuoso, ed è nella maggior parte regolato. A tratti tra la Gola e Črna vas il fiume scompare nel deposito granuloso fino a raggiungere poi il fondo del proprio letto. Il fiume può scomparire anche per periodi più lunghi, come nel 1974, quando non vi fu alcun fiume per 115 giorni, o nel 1949, l'anno in cui scomparve per ben 335 giorni. Il fiume scomparve per l'ultima volta tra Iška vas e Strahomer durante le inondazioni del 2010.

Pungart ed il castello di Ig
Il castello si trova sul rilievo di Pungart sopra Ig e fu menzionato per la prima volta nel 1369. Nel XVIII seolo il castello ospitò un oratorio privato, invece nel secolo XIX. fu obiettivo di numerosi sommosse contadine. Durante la Seconda guerra mondiale il castello fu bruciato, dopo la guerra il complesso venne utilizzato come carcere femminile. Oggi il castello è chiuso al pubblico.

Gli stagni della valle Draga
I sei stagni si svilupparono nel XIX secolo quando in quest'area veniva scavata l'argilla e venivano allevate diverse specie di pesci. Gli stagni sono particolarmente belli in primavera e durante i mesi estivi quando le ninfee fioriscono il tutto il loro splendore. Oltre alle ninfee bianche, ben visibili dai versanti, nello stagno vive anche la pianta carnivora molto rara, chiamata Utricularia minor, specie a rischio. A giugno e luglio, quando è anche più visibile, la pianta presenta sopra la superficie dell'acqua piccoli fiori di colore giallo. Nei pressi degli stagni si possono vedere anche molti uccelli, per cui la vegetazione attorno all'acqua è un vero e proprio paradiso. Sono numerose le anatre (le folaghe ed i germani reali), ma a volte appaiono anche i grandi aironi bianchi. Gli stagni sono abitati anche dall'unica specie di tartaruga indigena della Slovenia, la testuggine palustre europea, anch'essa a rischio. Lungo gli stagni si snoda il sentiero forestale.

Il piccolo e il grande airone bianco ,
Il piccolo airone bianco si nota per la corporatura molto snella ed il colore bianco. Si muove elegantemente e durante il periodo di corteggiamento le penne diventano più evidenti. A volte lo si può vedere accanto al bestiame, visto che si nutre di insetti, presenti sugli animali. Il piccolo airone è silenzioso ma nelle colonie di nidificazione gracida e produce vari suoni gorgogliando e se qualcosa lo impaurisce, emette un allarme molto acuto.
Il grande airone bianco è alto e si muove accanto alle acque stagnanti. Lo si nota per il caratteristico becco giallo e nero, il colore del quale indica se l'airone sta o meno nidifiando. Anche il grande airone bianco è silenzioso e emette solo suoni molto corti ed acuti lungo la colonia.

Associazione per il Barje di Lubiana, Ižanska cesta 305
L'ufficio informazioni è aperto il martedì dalle 16.00 alle 19.00 ed il sabato dalle 9.00 alle 13.00.

Associazione turistica Barje, Ižanska cesta 305

 

Il percorso è interamente asfaltato. Lungo il sentiero vi sono molti escursionisti in bicicletta, quindi gli altri conducenti dei mezzi di trasporto guidano con cautela. Tuttavia è bene essere attenti sui seguenti tratti:
- l'incrocio tra Peruzzijeva ulica ed Ižanska cesta;
- la strada tra Črna vas e Podpeč è pianeggiante e permette velocità elevate. Inoltre non ha piste ciclabili e da entrambe le parti della strada vi sono canali molto profondi;
- la strada tra Ig e Škofljica e l'incrocio con la strada principale Lubiana–Kočevje;
- il breve tratto tra l'incrocio con la strada principale Lubiana–Kočevje e Škofljica.